IRPEF e contributi in caso di lavoratore con P.I. forfettaria e co.co.co. sportivo
Un istruttore che ha lavorato con partita IVA in regime forfettario, con l'inizio della nuova stagione ha chiuso la partita IVA e viene inquadrato come co.co.co sportiva, sempre presso la stessa associazione sportiva. Lo stesso istruttore, da ottobre è tesserato e socio anche presso il nostro circolo, e abbiamo predisposto anche noi un contratto di lavoro sportivo co.co.co di piccola entità. Chiediamo se i compensi ricevuti come forfettario si sommano ai compensi come co.co.co. sportiva per il raggiungimento delle soglie dei 5.000 /15.000 €. Se sì, superando la soglia dei 5.000 ed eventualmente dei 15.000, come si procede per il pagamento dei contributi e dell’IRPEF per le due ASD? Grazie per la risposta
Se la a.s.d. riceve fatture cartacee da forfettari
Nonostante l'obbligo di emissione di fattura elettronica da parte di forfettari, nel 2024 la nostra associazione in 398/91 riceve fatture cartacee da un fornitore in periodo antecedente a settembre. Come è possibile regolarizzare l'irregolarità? L'associazione deve emettere autofattura denuncia senza IVA ai sensi della legge 190/2014? Oppure come deve comportarsi per regolarizzare in assenza di riscontro da parte del fornitore inadempiente? Grazie e cordiali saluti
Soci di associazione e tesserati non soci
Una ASD composta da 3 soci, affiliata a una Federazione Nazionale, può tesserare come dirigenti dei soggetti non soci? Grazie
Accertamento fiscale e contestazione della mancata presentazione Mod. EAS
Buongiorno, vorremmo una vostra opinione in merito ad un accertamento fiscale ricevuto da una a.s.d. relativamente all'anno fiscale 2018. Oltre alle altre varie contestazioni - sulle quali siamo nelle condizioni di controbattere - viene contestata anche la mancata presentazione del modello EAS previsto dall'art.30 DL 185/2008.
Tale omissione può essere causa definitiva e non sanabile per il decadimento da tutte le agevolazioni previste in termini tributari di non imponibilità delle quote associative, dei corrispettivi e dei contributi?
Non può trovare alcuna applicazione il principio del favor rei in conseguenza all'eliminazione dell'obbligo con il recente D.Lgs. 120/2023, con il quale gli enti sportivi dilettantistici iscritti nel RAS non sono più tenuti alla trasmissione del modello EAS?
Infine un opinione sui mancati riflessi giurisprudenziali della sentenza della commissione tributaria regionale Molise Campobasso, sezione II, n. 292/2020 secondo la quale l'articolo 30 della legge 185/2008 dispone che, per fruire dei benefici fiscali, l'ente deve comunicare i dati e le notizie rilevanti ai fini del controllo ma non sancisce, espressamente, la perdita dei benefici in caso di mancato invio del modello Eas.
Ringraziandovi per la professionalità ci auguriamo di ricevere una vs opinione nel merito
Corretta gestione fiscale per eventi di una ASD in regime 398
Una a.s.d. in regime fiscale 398 chiede quale sia la corretta disciplina fiscale per il classico "torneo della salamella" che si rivolge a soci e tesserati, nel luogo dove si pratica attività sportiva, ma che potrebbe coinvolgere anche esterni. In particolare: trattandosi (anche) di ristorazione e non solo di somministrazione alimenti, si è in presenza di attività commerciale? Se sì, va inserita nel registro IVA minori con IVA agevolata e diventa anche rilevante ai fini IRES/IRAP? Oppure va trattata come IVA ordinaria? Grazie mille
S.s.d. a r.l. e Modello Redditi SC
Si chiede se una s.s.d. a r.l. che svolge solo attività istituzionale abbia l'obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi Mod. SC 2024 a zero
Collaboratore sportivo di a.s.d. e qualifica di socio
In una a.s.d. i collaboratori sportivi (maestri e istruttori tennis) sono regolarmente tesserati come atleti presso la Federazione di Riferimento: si chiede se sia d'obbligo che siano anche Soci dell'a.s.d. e di conseguenza paghino la quota sociale (visto che ci svolgono attività lavorativa). Grazie
Presenza degli addetti all’utilizzo del DAE
Sono il vice presidente di una ASD affiliata alla FITP che gestisce un impianto sportivo comunale (nello specifico campi da Tennis e da Padel) aperto tutto il giorno. Durante l'arco della giornata vengono svolte: 1. attività direttamente organizzate dall'Associazione (lezioni, scuola tennis per bambini e ragazzi, corsi collettivi per adulti, tornei sociali ecc. 2. attività "private" ovvero ore di tennis/padel organizzate direttamente da giocatori (tesserati e non) che prenotano i campi e giocano per divertimento. La nostra Associazione ha acquistato già da diversi anni un DAE e a oggi ha formato tutti gli istruttori sportivi e il personale di segreteria. La mia domanda è la seguente: la presenza di un addetto per legge deve essere garantita anche per il "gioco privato"? In assenza di attività organizzata dall'ASD (non ci sono istruttori ne segretari ma solo il personale del bar che effettua per conto dell'ASD la prenotazione e la riscossione dei pagamenti dei campi dati in affitto) deve essere sempre presente un addetto? Anche durante il gioco libero senza istruttori? Grazie
Atto costitutivo e statuto di nuova associazione
Chiedo se sia necessario autentica al comune dello statuto e atto costitutivo in scrittura privata o se possa essere autenticato direttamente dall'Agenzia delle entrate al momento della richiesta di registrazione dell'atto stesso. Chiedo anche se si è esonerati dalle imposte di bollo e registro, visto che trattasi di una a.s.d.
Compenso per co.co.co. sportivo e amministratore di s.s.d.
L'amministratore unico di una SSD che detiene il 60% delle quote della società può ricevere un compenso in qualità di amministratore della società e, contemporaneamente, un compenso in qualità di cococo sportivo per l'attività sportiva che svolge all'interno della società stessa? Oppure è opportuno valutare di corrispondere solo o l'una o l'altra tipologia di compenso?Come effettuare tale valutazione per ridurre al minimo rischi per la persona e la SSD?