Barbara AGOSTINIS

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Avvocato esperto in diritto dello sport e dottore di ricerca in diritto civile.
Svolge attività professionale anche in sede giurisdizionale nell’ambito del diritto sportivo.
È stata titolare dell’insegnamento di Diritto dello Sport e di insegnamenti affini presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. È componente del Collegio di Garanzia dello Sport istituito presso il CONI (V sezione), è giudice del Tribunale disciplinare della I.A.A.F., nonché referente della Scuola dello Sport CONI Marche per l’area giuridica.
È autrice di molteplici pubblicazioni (testi e articoli) in materia di diritto dello sport e diritto civile; relatrice a numerosi Convegni, anche di rilevanza internazionale, e corsi di perfezionamento universitari in diritto e giustizia, nonché diritto e fiscalità dello sport.
Oltre a far parte del Comitato di Redazione Fiscosport, è socia dell’Associazione Italiana Avvocati dello Sport (responsabile del Coordinamento Regione Marche).
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FAQ sulla Riforma: gli statuti
Riportiamo di seguito alcuni quesiti giunti in redazione relativi all'adeguamento degli statuti da attuare entro il prossimo 31 dicembre. Le domande sono state raggruppate in un unico articolo ed è stata data risposta sotto forma di FAQ
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L’obbligo di dotarsi del defibrillatore per gli enti sportivi: alcuni chiarimenti
Il lungo iter legislativo di emanazione della riforma dello sport (iniziato con la legge delega n. 86/2019 e proseguito con l’emanazione dei cinque decreti attuativi), ha focalizzato l’attenzione degli interpreti e degli operatori del mondo sportivo su tale argomento, rischiando di fare “trascurare” altre questioni, peraltro molto importanti. Tra queste c'è l’obbligo di dotarsi del defibrillatore posto a carico dei sodalizi sportivi, teso a garantire la sopravvivenza del maggior numero di persone colpite da arresto cardiocircolatorio improvviso, attraverso un soccorso tempestivo
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Iscrizione al RAS di tesserati e volontari
Una a.s.d. di pallavolo chiede se le atlete del minivolley, under 12, e tutti gli altri soggetti che comunque non hanno un rimborso e non sono volontari, vadano registrati e tesserati sia nel portale della Federvolley che nel RAS, o se invece nel RAS vada iscritto solo chi percepisce un compenso, quindi oltre allenatori ecc. anche tesserati che prendono un rimborso spese, per esempio per recupero spese spostamenti. Si chiede inoltre se i volontari, oltre a indicarne il nome in un “registro volontari” (doc Excel) vadano inseriti anche da altre parti, vale a dire portale RAS o portale Federvolley
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Co.co.co. con pluralità di committenti
Premesso che il limite di 24 ore serve a individuare una presunzione di correttezza dell'inquadramento contrattuale, si chiede se sia comunque possibile stipulare contratti di collaborazione con diversi committenti e se il limite delle 24 ore sia riferito a un solo committente o sia invece da intendersi come somma di diversi contratti di co.co.co. Grazie
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La “dimostrazione” del ruolo di volontario
Dalla lettura degli articoli che trattano la figura del volontario - dove è chiaro che vi debba essere un'assicurazione contro terzi, obbligatoria - non risulta però chiaro come si possa dimostrare che una persona riveste quel ruolo. In altre parole sappiamo che non deve essere iscritta in un registro volontari, e che non prende compensi: ma va fatta una qualche dichiarazione o comunicazione?
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Doppia mansione nella asd/ssd: il caso del collaboratore sportivo e amministrativo gestionale
Il caso in cui il presidente/legale rappresentante (o uno qualsiasi dei componenti il consiglio direttivo) sia anche un tecnico/istruttore (con l'avvento della riforma: lavoratore sportivo) dell'associazione stessa è un aspetto molto ricorrente nelle piccole realtà. Oggi, con la nuova normativa, c'è incompatibilità fra le due mansioni? Il lavoratore sportivo che è anche dirigente potrà essere remunerato?
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Chiarimenti in tema di associati non tesserati
Si chiede cortesemente un chiarimento relativo alla risposta a firma dell'avv. Barbara Agostinis in tema di associati non tesserati: non è chiaro infatti che dapprima si usino termini riferiti al tesseramento come "requisito insostituibile per svolgere attività sportiva" o "presupposto imprescindibile per la pratica di attività sportiva" e che poi però si aggiunga "in particolare per la partecipazione alle competizioni sportive" oppure "certamente potrà praticare sport ma senza partecipare alle competizioni". Il nostro quesito è: un associato non tesserato può praticare sport nella palestra gestita dalla a.s.d. di cui è socio, senza partecipare alle competizioni, ovviamente? L'obiezione possibile - quella assicurativa - nel nostro caso è superata dal fatto che forniamo una copertura per l'infortunio a tutti gli associati. Il certificato medico deve essere portato per legge. In definitiva: perché dovrebbe essere necessario il tesseramento?
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Compensi e rimborsi chilometrici
Si chiede se sia con l’attuale normativa (art. 67 lett. m del T.U.I.R.) che con la prossima dal 1° luglio p.v., un allenatore possa svolgere sia attività di collaboratore/co.co.co. con relativo rimborso forfettario per l’attività di allenamento di una squadra, e attività di volontariato anche per un tempo inferiore a quello dell’allenamento, (p.es. attività didattica al settore giovanile) e conseguentemente ricevere un “rimborso chilometrico" dal comune di residenza alla comune sede dell'a.s.d. solo per questa attività.
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Associati non tesserati
Nel prepararci all'entrata in vigore della riforma abbiamo questo dubbio: nella nostra a.s.d. il 100 % dei praticanti è associato ma solo il 10% è anche tesserato alla nostra federazione di riferimento (gli atleti che partecipano alle gare e i ragazzi dei corsi di avviamento allo sport). Leggendo il decreto e gli articoli di commento apparsi su Fiscosport, sembrerebbe che la figura del tesserato diventi centrale perché è colui che può praticare legittimamente lo sport. Ma perciò l'associato puro non può più praticare lo sport che pratica la a.s.d. a cui si è associato... proprio con il fine di praticarlo? Grazie
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Gestione di palestra e riforma dello sport
Una a.s.d. alla fine del 2019 ha iniziato l'attività di palestra. Ora con la nuova riforma dello sport, che sembra entrerà a regime nel 07/2023 o addirittura il prossimo anno, come ci si deve comportare per l'anno in corso (cambiare statuto, iscrizione al Ras, ecc.)? Gli attuali collaboratori sportivi (istruttori) potranno ancora essere considerati come collaboratori sportivi e agi stessi riconoscere i "redditi diversi" ex art. 67 1° comma lett. m T.U.I.R.? Grazie
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