Barbara AGOSTINIS
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Avvocato esperto in diritto dello sport e dottore di ricerca in diritto civile.
Svolge attività professionale anche in sede giurisdizionale nell’ambito del diritto sportivo.
È stata titolare dell’insegnamento di Diritto dello Sport e di insegnamenti affini presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. È componente del Collegio di Garanzia dello Sport istituito presso il CONI (V sezione), è giudice del Tribunale disciplinare della I.A.A.F., nonché referente della Scuola dello Sport CONI Marche per l’area giuridica.
È autrice di molteplici pubblicazioni (testi e articoli) in materia di diritto dello sport e diritto civile; relatrice a numerosi Convegni, anche di rilevanza internazionale, e corsi di perfezionamento universitari in diritto e giustizia, nonché diritto e fiscalità dello sport.
Oltre a far parte del Comitato di Redazione Fiscosport, è socia dell’Associazione Italiana Avvocati dello Sport (responsabile del Coordinamento Regione Marche).
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La “dimostrazione” del ruolo di volontario
Dalla lettura degli articoli che trattano la figura del volontario - dove è chiaro che vi debba essere un'assicurazione contro terzi, obbligatoria - non risulta però chiaro come si possa dimostrare che una persona riveste quel ruolo. In altre parole sappiamo che non deve essere iscritta in un registro volontari, e che non prende compensi: ma va fatta una qualche dichiarazione o comunicazione?
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Doppia mansione nella asd/ssd: il caso del collaboratore sportivo e amministrativo gestionale
Il caso in cui il presidente/legale rappresentante (o uno qualsiasi dei componenti il consiglio direttivo) sia anche un tecnico/istruttore (con l'avvento della riforma: lavoratore sportivo) dell'associazione stessa è un aspetto molto ricorrente nelle piccole realtà. Oggi, con la nuova normativa, c'è incompatibilità fra le due mansioni? Il lavoratore sportivo che è anche dirigente potrà essere remunerato?
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Chiarimenti in tema di associati non tesserati
Si chiede cortesemente un chiarimento relativo alla risposta a firma dell'avv. Barbara Agostinis in tema di associati non tesserati: non è chiaro infatti che dapprima si usino termini riferiti al tesseramento come "requisito insostituibile per svolgere attività sportiva" o "presupposto imprescindibile per la pratica di attività sportiva" e che poi però si aggiunga "in particolare per la partecipazione alle competizioni sportive" oppure "certamente potrà praticare sport ma senza partecipare alle competizioni". Il nostro quesito è: un associato non tesserato può praticare sport nella palestra gestita dalla a.s.d. di cui è socio, senza partecipare alle competizioni, ovviamente? L'obiezione possibile - quella assicurativa - nel nostro caso è superata dal fatto che forniamo una copertura per l'infortunio a tutti gli associati. Il certificato medico deve essere portato per legge. In definitiva: perché dovrebbe essere necessario il tesseramento?
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Compensi e rimborsi chilometrici
Si chiede se sia con l’attuale normativa (art. 67 lett. m del T.U.I.R.) che con la prossima dal 1° luglio p.v., un allenatore possa svolgere sia attività di collaboratore/co.co.co. con relativo rimborso forfettario per l’attività di allenamento di una squadra, e attività di volontariato anche per un tempo inferiore a quello dell’allenamento, (p.es. attività didattica al settore giovanile) e conseguentemente ricevere un “rimborso chilometrico" dal comune di residenza alla comune sede dell'a.s.d. solo per questa attività.
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Associati non tesserati
Nel prepararci all'entrata in vigore della riforma abbiamo questo dubbio: nella nostra a.s.d. il 100 % dei praticanti è associato ma solo il 10% è anche tesserato alla nostra federazione di riferimento (gli atleti che partecipano alle gare e i ragazzi dei corsi di avviamento allo sport). Leggendo il decreto e gli articoli di commento apparsi su Fiscosport, sembrerebbe che la figura del tesserato diventi centrale perché è colui che può praticare legittimamente lo sport. Ma perciò l'associato puro non può più praticare lo sport che pratica la a.s.d. a cui si è associato... proprio con il fine di praticarlo? Grazie
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Gestione di palestra e riforma dello sport
Una a.s.d. alla fine del 2019 ha iniziato l'attività di palestra. Ora con la nuova riforma dello sport, che sembra entrerà a regime nel 07/2023 o addirittura il prossimo anno, come ci si deve comportare per l'anno in corso (cambiare statuto, iscrizione al Ras, ecc.)? Gli attuali collaboratori sportivi (istruttori) potranno ancora essere considerati come collaboratori sportivi e agi stessi riconoscere i "redditi diversi" ex art. 67 1° comma lett. m T.U.I.R.? Grazie
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L’inquadramento degli istruttori sportivi con compensi sotto i 10mila euro
Alla luce delle recenti riforme, come andranno inquadrati dalle a.s.d. gli istruttori sportivi che percepiscono compensi sotto i 10.000 euro?
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Riforma dello sport e modifica statuti: ancora chiarimenti
Nello statuto di una a.s.d. che si occupa prevalentemente di danza sportiva manca il riferimento alla didattica, sebbene vi sia l'indicazione di attività di "formazione, corsi propedeutici e di educazione nelle arti performative". Alla luce del recente articolo dell'avv. Barbara Agostinis in tema di riforma dello sport e necessità di adeguare gli statuti delle a.s.d., si chiede se la citazione sopra virgolettata possa essere intesa come attività didattica o se invece sia consigliabile modificare lo statuto ed esplicitare "attività didattica". Grazie
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Rinnovo quote sociali e tesseramenti: i diritti degli ex soci
Una a.s.d. senza partita IVA, con possibilità in statuto di gestire diversamente la quota associativa dalla quota di tesseramento, chiede come gestire un socio che per anni ha pagato la quota associativa, e recentemente ha richiesto solamente il tesseramento, senza rinnovare la quota sociale: deve essere considerato ancora socio, oppure semplice tesserato? Inoltre come ex socio deve essere convocato in assemblea ordinaria? Non avendo rinnovato la quota sociale come deve essere gestito nel libro soci?
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Riforma dello sport e modifica degli statuti
Nel controllare e modificare gli statuti sorge qualche dubbio per quanto riguarda l’obbligo di modifica per rispettare i requisiti della riforma dello sport. Di seguito i punti sui quali ci sono stati richiesti conferme o chiarimenti
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