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Cessione del diritto di partecipazione al campionato

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Un'associazione sportiva dilettantistica ha deciso di cedere i diritti per disputare il campionato serie C attraverso emissione di fattura e ricevendo un compenso da tale cessione. Si richiede se tale operazione ai fini IVA rientri nel regime 398/91 oppure se l'IVA vada versata integralmente

Detrazione spese nella dichiarazione dei redditi per attività sportive praticate dai minori

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Nella dichiarazione precompilata 2023 messa a disposizione dall'Agenzia delle Entrate non sono precaricate le spese sostenute per la pratica sportiva svolta dai minori, che quindi dovranno essere inserite autonomamente dal contribuente. Vediamo di seguito i dettagli

Riforma dello sport: il “correttivo” che verrà

La riforma dello sport è attesa ai blocchi di partenza per il 1° luglio 2023: la data sembra ormai confermata, anche se il nuovo impianto normativo verrà ulteriormente messo a punto nelle settimane e nei mesi successivi

Istruttori riconosciuti dal CONI

Alla luce della riforma dello sport del 1° luglio, coloro che sono abilitati mediante corso riconosciuto dal CONI (e con possesso del tesserino) potranno lavorare nelle palestre, e con quali mansioni? Grazie

La cessione degli atleti genera plusvalenze

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Una recente sentenza della Corte di Cassazione affronta il problema della qualificazione ai fini IRAP della cessione dei contratti degli atleti professionisti. Una questione tecnica e relativa a realtà lontane dallo sport dilettantistico, ma siccome l’argomento plusvalenze è da tanto agli onori della cronaca, ci è sembrato interessante esaminare un approccio squisitamente tributario alla questione. Nella conclusione, poi, uno sguardo a cosa accade, invece, nel settore dilettantistico.

La dichiarazione IVA per le s.s.d. in “regime 398”

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È corretto affermare che una s.s.d. a r.l. che ha optato per la 398 non è obbligata a presentare né la dichiarazione IVA né le liquidazione periodiche IVA? E una s.s.d. che ha adottato la contabilità separata per tenere distinte le diverse attività esercitate ai sensi dell'art. 36 d.p.r. 633/72, ai fini della compilazione della dichiarazione IVA deve compilare un modulo per l'attività istituzionale in regime di legge 398, che altrimenti sarebbe esonerata, e un modulo per accogliere la sola l'attività commerciale?

Compensi e rimborsi chilometrici

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Si chiede se sia con l’attuale normativa (art. 67 lett. m del T.U.I.R.) che con la prossima dal 1° luglio p.v., un allenatore possa svolgere sia attività di collaboratore/co.co.co. con relativo rimborso forfettario per l’attività di allenamento di una squadra, e attività di volontariato anche per un tempo inferiore a quello dell’allenamento, (p.es. attività didattica al settore giovanile) e conseguentemente ricevere un “rimborso chilometrico" dal comune di residenza alla comune sede dell'a.s.d. solo per questa attività.

Compensi per componente C.d.A. e trainer in Partita IVA

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Tre dubbi legati alla corresponsione di compensi nell'ambito di una s.s.d. a r.l.: 1) un soggetto che è socio e anche componente del Consiglio di Amministrazione può percepire compensi sia a titolo di membro del C.d.A. (soggetto alle regole di tassazione ordinarie) sia come trainer regolarmente fatturati alla stessa SSD? 2) Il fatto di essere socio della s.s.d. con numero ristretto di soci (n. 4) può essere una causa ostativa all'applicazione del regime forfettario vista la regola generale riferita a tale regime fiscale che riguarda i soci di società a ristretta base partecipativa? 3) E infine il soggetto in esame nel corso di precedenti periodi di imposta aveva svolto l'attività di istruttore in a.s.d. nelle forme di cui all'art. 67 del T.U.I.R.: ora può usufruire dell'aliquota del 5% oppure deve applicare l'aliquota del 15%? Grazie per il cortese riscontro!

Associati non tesserati

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Nel prepararci all'entrata in vigore della riforma abbiamo questo dubbio: nella nostra a.s.d. il 100 % dei praticanti è associato ma solo il 10% è anche tesserato alla nostra federazione di riferimento (gli atleti che partecipano alle gare e i ragazzi dei corsi di avviamento allo sport). Leggendo il decreto e gli articoli di commento apparsi su Fiscosport, sembrerebbe che la figura del tesserato diventi centrale perché è colui che può praticare legittimamente lo sport. Ma perciò l'associato puro non può più praticare lo sport che pratica la a.s.d. a cui si è associato... proprio con il fine di praticarlo? Grazie

Compensi saltuari, premi, rimborsi spese

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Un'a.s.d. sportiva iscritta alla FederPugilistica (FPI) organizza circa 6 eventi di pugilato agonistico dilettantistico all'anno, concedendo agli atleti (pugili regolarmente tesserati) un compenso forfettario occasionale che va da un minimo di 40,00 euro a un massimo di 100,00 euro per l'incontro di pugilato svolto durante l'evento. Queste somme corrisposte al singolo atleta, che comunque non superano 600.00 euro annui, sono da considerarsi premi o rimborso spese forfettarie? Grazie

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