Stefano ANDREANI

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Dottore commercialista specializzato in procedure concorsuali e associazioni sportive, compreso il relativo contenzioso tributario.
Consulente della Scuola dello Sport presso il CONI della Toscana.
Autore di numerosi articoli in materia di associazioni e società sportive, docente in corsi, seminari e giornate di studio organizzate fra altri da CONI, Federazioni ed Enti di promozione sportiva, Fondazione nazionale dei commercialisti, Ordini locali dei commercialisti.
È componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
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FAQ sulla Riforma: i rimborsi
Riportiamo di seguito alcuni quesiti giunti in redazione relativi ai rimborsi. Le domande sono state raggruppate in un unico articolo ed è stata data risposta sotto forma di FAQ
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Credito di imposta commissioni POS B2C ex art. 22, 1° comma, d.l. 124/2019
Una società sportiva dilettantistica, che incassa con moneta elettronica i compensi per le attività sportive, potrebbe beneficiare del credito di imposta di oggetto qualora i ricavi/compensi non superino i 400.000 €. La medesima società decommercializza i corrispettivi ai sensi dell'art. 148 TUIR e ha optato per il regime forfetario L. 398/1991. Si chiede se per la verifica della spettanza del credito (e quindi per la corretta quantificazione dei ricavi e compensi) vadano considerati tutti i ricavi e compensi oppure solo quelli considerati commerciali e sui quali viene applicato il coefficiente di redditività del 3% in seno al regime forfetario. Il dubbio sorge in quanto in un vostro articolo del maggio scorso è stato precisato che in RS107 vanno indicati tutti i ricavi (anche quelli decommercializzati). Ovvio che se in RS 107 si indicano tutti i ricavi e quello è il parametro per la verifica della soglia dei 400.00 allora il credito di imposta di cui si discorre non spetta. Se invece il parametro di riferimento sono solo i ricavi commerciali (e quindi il dato annotato in RS107 non rileva al fine della verifica) allora il credito in oggetto spetta. Grazie per la collaborazione
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Riapplicazione del regime 398/91 con esercizio non solare
Una s.s.d. svolge la propria attività sportiva applicando come periodo d'imposta l'esercizio "sportivo" 01/07 - 30/06. Fino a qualche anno fa applicava il regime di cui alla legge 398/91, poi, a causa del superamento dei limiti di legge, è passata in regime ordinario. Ora, l'ultimo esercizio sociale dell'ente (01/07/2022 - 30/06/2023) si è chiuso con proventi di natura commerciale inferiori a € 400.000. A partire dal 01/07/2023, nuovo esercizio sociale, la s.s.d. può tornare ad applicare il regime 398 sia ai fini IRES (pochi dubbi in merito) che ai fini IVA? In caso di risposta affermativa, si vengono a creare ai fini IVA due periodi "tributari" all'interno del medesimo anno d'imposta alla stregua dell'ipotesi di fuoriuscita dal regime? Come va eventualmente compilata la Dichiarazione IVA avendo due gestioni diverse all'interno dello stesso anno solare? Viceversa, qual è il comportamento corretto da adottare ai fini IVA? Grazie
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La Circolare del Notariato sulla riforma dello sport
Il Consiglio Nazionale del Notariato ha emanato un documento di studio sgli adeguamenti statutari richiesti ai sodalizi sportivi dalla riforma: una precisa analisi della norma, alcuni spunti interessanti e un paio di ipotesi coraggiose (forse troppo…)
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Lavoro sportivo e attività di personal trainer a privati
Si chiede se istruttore sportivo con partita IVA possa godere delle nuove agevolazioni della riforma dello sport anche per l'attività di personal trainer svolta direttamente nei confronti dei clienti. Grazie
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Co.co.co.”transitori” e successiva apertura P.IVA forfettaria: operazione rischiosa!
Molti sodalizi stanno proponendo ai collaboratori contratti di co.co.co. fino al 31 dicembre 2023 con ipotesi di apertura della partita IVA in regime forfetario dal 1 gennaio 2024: attenzione ai co.co.co. “transitori”, perché sono possibili solo in casi molto particolari e nella stragrande maggioranza dei casi impediscono la successiva apertura della posizione IVA nel regime forfetario
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Obbligo iscrizione INAIL per le co.co.co. sportive
In un articolo del Sole 24 ore del 28/09/2023 viene commentata la Nuova guida del dipartimento dello sport in materia di adempimenti del lavoro sportivo attraverso il RAS. In tale articolo viene specificato che per i co.co.co. sportivi non è possibile utilizzare il RAS per l'iscrizione all'Inail, ma occorre passare dal sito Inail. Ma se i co.co.co. sportivi sono esenti da assicurazione Inail perché occorre effettuare l'iscrizione sul sito Inail? Mi sfugge qualche cosa?
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L’esenzione IVA per l’attività sportiva (art. 36 bis d.l. 75/2023): fa così paura?
Ne stanno parlando tutti, ma se i timori che leggiamo fossero un po' eccessivi? Volentieri pubblichiamo una voce fuori dal coro, con tecnicismi ridotti al minimo, pensata per i dirigenti che di paure ne hanno già abbastanza...
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Indicazione nello statuto delle attività secondarie e strumentali
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 9 del d.lgs 36/2021, le attività secondarie e strumentali devono essere analiticamente indicate negli Statuti, oppure si possono usare anche descrizioni generiche ? Grazie
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Spese di promozione su canali social e trattamento IVA
Una a.s.d. in regime di legge 398 sostiene spese per la promozione dei propri eventi tramite canali social (Facebook e Instagram); riceve Fattura da Meta Ireland Limited (IRLANDA) senza IVA, con indicazione di liquidare l'IVA autonomamente. Di qui una serie di dubbi: l'a.s.d. è tenuta a inviare elettronicamente l'autofattura? L'IVA da autofattura che emerge deve essere versata interamente visto che le associazioni in regime di L. 398 non detraggono l'IVA? Con che codice tributo e periodicità deve essere versata l'IVA da autofattura? Quest'IVA e operazioni vanno annotate anche sui registri di cui al d.m. 11/02/1997? Grazie
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