Biancamaria STIVANELLO

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Avvocato cassazionista con studio in Padova dal 1994.
Si occupa di diritto e fiscalità dello sport dilettantistico e del Terzo Settore, prestando attività di consulenza e assistenza, in sede stragiudiziale e giudiziale.
Svolge attività di formazione per quadri e dirigenti di associazioni e società sportive dilettantistiche e di enti non profit nell’ambito degli Enti di Promozione Sportiva, degli Enti di Promozione Sociale e di alcuni progetti ed eventi della Scuola dello Sport del CONI.
Pubblicista e Direttore di PQM notiziario della Camera Civile degli Avvocati di Padova “Alberto Trabucchi”.
Dal 2019 socio e componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
articolo consultabile liberamente
La modifica dello statuto di una a.s.d.: quale forma?
Nello statuto di una a.s.d. non sono indicate alcune clausole individuate nell'art. 148 c. 3 del T.U.I.R. e va dunque modificato: si tratterà di inserire parti mancanti come ad esempio il "divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione"... Affinché l'a.s.d. possa dirsi in regola, si chiede se, una volta tenutasi l'assemblea straordinaria, sia sufficiente il solo verbale da allegare allo statuto o se si debba invece registrarlo all'agenzia delle entrate. Grazie
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Compensi a volontari e lavoratori di una APS
Una associazione culturale APS operante come ente del terzo settore svolge dei corsi didattici di musica e canto, rivolti ai propri soci. Alcuni insegnanti sono membri del consiglio direttivo, altri sono soci ordinari, quasi tutti sono dipendenti pubblici. Si chiede come inquadrare tale figure per eventuali compensi, rimborsi spese/chilometrici. Ad oggi hanno prestato le lezioni come volontari a titolo gratuito o con collaborazioni occasionali fino a 5.000,00 € versando ritenuta d'acconto. Viste le nuove norme per il terzo settore sui volontari ci si chiede come inquadrare tale figure. Grazie della vostra disponibilità, buon lavoro
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Accertamento INAIL: sportivi professionisti o dilettanti
Una a.s.d. partecipante al campionato nazionale di basket di Lega due (campionato passato al dilettantismo dalla stagione 2014/2015) ha ricevuto una ispezione da parte degli Ispettori INAIL e dell'Ispettorato del lavoro che pare vogliano contestare alla società la mancata iscrizione all'INAIL e il mancato pagamento dei contributi degli atleti e dei quadri tecnici (sembra anche con susseguenti obblighi INPS/ENPALS). Questa contestazione viene basata sulla legge 23/3/81 n. 91 sul professionismo, che per la pallacanestro in effetti ricomprende anche la categoria "A2 maschile", e tuttavia questa ha fatto parte degli sport professionistici solo fino alla annata 2012/2013, anno della riforma per il passaggio al dilettantismo. La questione è stata fatta presente agli ispettori, per i quali invece la legge del 1981 è chiara. Cosa ne pensate? Grazie
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Le collaborazioni sportive: quali novità per i sodalizi sportivi?
Pubblichiamo le slide proiettate durante la relazione dell'avv. Biancamaria Stivanello in occasione del Convegno: «La gestione della ‘nuova’ società sportiva», organizzato in collaborazione con il CONI Point di Firenze il 9 aprile 2022
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Proroga delle concessioni per gli impianti sportivi: il TAR Veneto fa chiarezza
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (sentenza n. 447 del 17.3.2022) interviene sul regime della proroga delle concessioni di impianti sportivi previsto dalla legislazione emergenziale con una pronuncia interessante e indubbiamente di stretta attualità, che offre lo spunto per analizzare il perimetro di applicazione delle disposizioni speciali, più e meno recenti
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Cariche incompatibili nelle a.s.d e s.s.d.: un aspetto da non sottovalutare
Tra le tante disposizioni che disciplinano il settore sportivo dilettantistico, la meno analizzata è forse quella sul regime delle incompatibilità degli amministratori. La previsione si è spesso considerata di natura formale e priva di sanzione, ma una recente sentenza della Corte di Cassazione penale (Cass. n. 46189/21) - che dalla violazione di tale divieto ha fatto discendere la perdita delle agevolazioni fiscali - offre lo spunto per alcune ulteriori considerazioni
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L’adeguamento degli statuti delle a.s.d. alla luce delle riforme dello Sport e del Terzo settore
Una recente richiesta di chiarimento da parte di un nostro lettore, che chiede se le a.s.d. siano obbligate ad adeguare lo statuto alla nuova Riforma dello Sport entro il 31 maggio 2022, ci offre lo spunto per tornare a fare chiarezza su alcuni aspetti delle due importanti riforme che stanno cambiando (e ancora cambieranno) il panorama del mondo degli enti del terzo settore e dello sport dilettantistico
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La Cassazione frena sui compensi sportivi e “anticipa” la riforma – Parte seconda
Proseguiamo l’analisi delle numerose pronunce, di notevole impatto per l’inquadramento dei collaboratori sportivi, depositate dalla Corte di Cassazione alla fine del mese di dicembre 2021 e nel mese di gennaio 2022. In questa seconda parte esaminiamo le argomentazioni svolte dalla Suprema corte a sostegno delle nuove decisioni in commento.
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La Cassazione frena sui compensi sportivi e “anticipa” la riforma – Parte prima
Nell’ultima stagione sportiva prima dell’avvento della riforma sul lavoro sportivo – la cui applicazione decorre dal 1 gennaio 2023 – la Corte di Cassazione, con una serie di decisioni depositate alla fine di dicembre 2021 e nel mese di gennaio (l’ultima due giorni fa), interviene a definire l’ambito di applicazione della norma sui compensi sportivi e, anticipando di fatto i principi contenuti nella novella legislativa, precisa che l’agevolazione si riferisce soltanto alle prestazioni non lavorative.
In questa prima parte ci occupiamo in particolare del contesto normativo e dell’evoluzione giurisprudenziale di riferimento
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I futuri “orfani” della legge 398/91
Nel celebrare il trentennale della legge 398 non poteva mancare un passaggio dedicato a quei soggetti diversi dalle a.s.d. che hanno beneficiato anch’essi per tanto tempo del regime tributario di favore ma che si apprestano a doverlo abbandonare per effetto della riforma del terzo settore. Sono quei soggetti che potremmo definire “esodati” o “orfani” della legge 398 e per i quali lo speciale regime - dopo anni di onorato e lungo servizio - ha una data di scadenza ormai segnata
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L’ACE ordinaria e la “super ACE” per le s.s.d.
A proposito dell'Aiuto alla Crescita Economica (c.d. ACE) di cui si è scritto su Fiscosport qualche anno fa, si chiede se vi siano stati aggiornamenti e soprattutto se alle società sportive dilettantistiche trovi applicazione anche la c.d. "super ACE". Grazie