Contributi per eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazionale
Possono essere finanziate fino al 30% le spese sostenute per eventi sportivi di rilevanza sia internazionale che nazionale: lo dispone un Avviso pubblicato sul sito del Dipartimento per lo Sport
Socio unico e amministratore di s.s.d.: compatibilità con il ruolo di istruttore
Un soggetto può essere socio unico e amministratore unico di una s.s.d. e percepire compensi con propria partita IVA individuale dalla stessa s.s.d. come istruttore? E lo stesso soggetto può essere contemporaneamente legale rappresentante e/o componente del consiglio di amministrazione di più s.s.d. diverse? Grazie in anticipo per l'attenzione
Le Regioni dimenticano gli ETS
Per gli Enti del Terzo Settore nessuna agevolazione sulle aliquote IRAP, rimaste ferme al regime Onlus
Comitato periferico di EPS: disciplina fiscale e lavoro sportivo
Il comitato regionale e i comitati provinciali di un ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni hanno tutti un codice fiscale autonomo attribuito dall'agenzia delle entrate e in taluni casi, anche la partita iva, svolgendo anche attività commerciali usufruendo del regime previsto dalla legge 398/91. Hanno inoltre autonomia finanziaria utilizzando conti correnti bancari direttamente intestati al comitato periferico. Per quanto riguarda lo statuto adottano lo statuto dell'ente nazionale che risulta essere anche ente di promozione sociale. Fino ad oggi hanno sempre applicato l'art. 67 comma 1 lettera m del T.U.I.R. per il pagamento di collaboratori sportivi (arbitri, giudici di gara, ecc.) e personale amministrativo gestionale. Si chiede come inquadrare tali enti, ovvero, se rientranti nella riforma del terzo settore con assoggettamento al trattamento tributario previsto oppure applicare la disciplina prevista dalla riforma dello sport, quindi continuare ad usufruire della legge 398/91 e applicare le novità in materia di lavoro sportivo. Grazie
Inquadramento della figura del manutentore nell’ottica del “lavoro sportivo”
Quattro anni fa, il 30 maggio 2019, sulle pagine di Fiscosport veniva pubblicata la risposta a un quesito relativo all'inquadramento dei manutentori campi da tennis *. Alla luce delle norme del decreto che riforma il "lavoro sportivo", cosa è cambiato da allora, e come potrà/dovrà essere inquadrato il manutentore dei campi da tennis nelle piccole realtà sportive dilettantistiche?
Allenatore di pallavolo con partita IVA
Una persona fisica svolge nel tempo libero l'attività di allenatore di pallavolo per due squadre di diversa categoria ma facenti parte della medesima a.s.d. Per tale attività in questi anni ha percepito compensi ex art. 67 lett. m per un importo indicativamente di € 7.000 annui. La persona è altresì titolare di una partita IVA in regime forfetario con la quale svolge l'attività di ingegnere. Ora, alla luce della riforma del lavoro sportivo e a decorrere dal 1 luglio 2023, tale soggetto sta valutando l'opportunità di svolgere l'attività di allenatore tramite la propria partita IVA di libero professionista. Detto ciò, la cosa, come sembra, è fattibile? Se sì, come devono essere gestiti i due tipi di ricavo ai fine della compilazione del modello Redditi affinché vengano tenute separate le due attività e le esenzioni previdenziali previste dalla riforma dello sport?
Approvato il nuovo modello di dichiarazione IMU per gli ENC
Sul sito del Dipartimento delle Finanze del MEF è stato pubblicato il d.m. 4 maggio 2023: nuovo modello di dichiarazione IMU per gli enti non commerciali, istruzioni di compilazione, e specifiche tecniche per la trasmissione telematica sono dunque online
Le principali criticità operative della Riforma dello sport
In altro contributo abbiamo voluto mettere il punto sul rischio - perché a nostro avviso di rischio si tratta - di un ulteriore rinvio dell'entrata in vigore della Riforma. Il che non significa che l'impianto normativo attuale sia perfetto e men che meno esente da critiche... Nell'articolo che segue speriamo di offrire un contributo di chiarezza all'interno dell'acceso dibattito in merito alla riforma evidenziando le principali criticità operative in relazione alle quali si rendono necessari provvedimenti chiarificatori in tempi brevissimi
La riforma dello sport: a che punto siamo?
A 72 giorni dall’entrata in vigore della riforma, gli operatori sportivi sono ancora alla ricerca di indicazioni certe che li possano guidare nella programmazione dell’attività per la prossima stagione sportiva. E nel contempo si profila il rischio di un ulteriore rinvio
I contributi sui compensi sportivi: a cosa servono?
Abbiamo pubblicato svariati approfondimenti indirizzati ai sodalizi sportivi e ai loro consulenti, ma i collaboratori hanno compreso la portata della riforma? A loro, e ai sodalizi che con loro discuteranno i prossimi contratti, è destinata questa breve – speriamo utile - sintesi