Maurizio MOTTOLA

0 POSTS
0 COMMENTS
Dottore commercialista e revisore legale in Taranto dal 2008.
Professionista esperto in materia fiscale relativa allo sport dilettantistico.
CTU e perito tecnico presso il Tribunale di Taranto, gestore delle crisi da sovraindebitamento e difensore tecnico dinanzi alle Commissioni Tributarie.
Collaboratore di diverse riviste on line di aggiornamento professionale in materia fiscale sportiva.
Relatore in diversi eventi formativi dedicati al settore sportivo dilettantistico.
Collabora con la rivista online Fiscosport.
Riceve presso lo studio sito a Taranto in Via Polesine 10/a, mail: maurizio.mottola@odcecta.it, mobile: 329 5812182.
articolo consultabile liberamente
Riforma dello Sport: perché non si parla di compensi per il CD?
Relativamente alla Riforma dello Sport di cui tanto si parla in queste settimane, è stato chiesto alla Redazione come mai nessuno prenda in considerazione rimborsi o compensi per i componenti dei Consigli Direttivi, che svolgono un "lavoro" continuo, delicato e molto importante all'interno delle Associazioni che amministrano. Oltretutto questo è un motivo per cui i giovani non entrano volentieri a far parte dei Consigli Direttivi, e le classi dirigenti sono sempre più "vecchie".
articolo consultabile liberamente
Opzione legge 398/91 e contestazioni in merito alla tempistica della comunicazione
Una a.s.d. di pallavolo riconosciuta dal CONI, con anno contabile non coincidente all’anno solare (01.07./30.06), ne corso dell’annata 2017/218 comunica all'Agenzia delle Entrate di avvalersi del regime di cui alla legge 398/91, e lo fa mediante l’invio della dichiarazione annuale dei redditi e dichiarazione annuale IVA casella quadro VO. La trasmissione della dichiarazione avviene a fine novembre mentre la comunicazione alla SIAE nei primi di dicembre 2017. In fase di verifica la SIAE contesta il periodo di partenza del regime 398/91: dal 01 ottobre anziché dal 01.07.2017. Si chiede gentilmente se questa interpretazione sia corretta.
articolo riservato agli abbonati
Disconoscimento della qualifica di ente non commerciale
È stato disconosciuta la qualifica di ente non commerciale a una bocciofila con successiva riconduzione della stessa a una s.n.c., in quanto tale associazione, negli anni e a causa di mala gestione non ha ottemperato agli adeguamenti statutari introdotti dall'art 90 l. 289, non ha mai presentato il modello EAS, e non possiede iscrizione al C.O.N.I. in quanto presso tale società non viene effettivamente praticata alcuna attività sportiva, riducendola invero alla sola conduzione del bar sociale affidata tra l'altro a soggetto terzo previo affitto; il tutto ovviamente senza mai ottemperare ad alcun adempimento. Anche le quote sociali venivano quindi equiparate a incassi di natura commerciale oltre agli affitti percepiti e le quote parte degli incassi dei biliardi e del gioco delle carte versate mensilmente dal gestore del bar. Si chiede pertanto se risulta corretto imputare a ricavi commerciali anche le tessere sociali e se effettivamente sia corretta la riconduzione a s.n.c. dell'associazione.
Atteso che l'accertamento riguarda gli anni dal 2016 al 2020, e considerato il piccolo volume d'affari generato dall'associazione (20.000 euro annuali) si richiede se in qualche modo si potrebbe applicare il regime forfettario (ex minimi) riservato ai piccoli contribuenti.
articolo consultabile liberamente
Quali sono in sintesi le differenze tra s.s.d. a r.l. e s.r.l. sportiva commerciale? – Risposta al Quesito dell’Utente n. 20337
Si chiede cortesemente di sapere quali potrebbero essere i pro e i contro nel costituire una SRL sportiva commerciale (non dilettantistica) rispetto alla costituzione di una Società Sportiva Dilettantistica a Responsabilità Limitata.
articolo consultabile liberamente
Codice destinatario nella fattura elettronica – Risposta al Quesito dell’Utente n. 23909
Una a.s.d. con relativo codice destinatario SDI non ha attivato il cassetto fiscale. Si chiede se sia comunque regolare se una ditta o un fornitore emette una fattura di pagamento utilizzando il codice generico 0000000 e non quello dell'associazione, ed eventualmente se si possa chiedere di "annullarla" ed emetterla con il codice destinatario corretto.
articolo consultabile liberamente
Bar associazione sportiva: quando può essere strettamente connesso alle attività istituzionali – Risposta al Quesito dell’Utente n. 21618
In seguito a diverse verifiche da parte di Agenzia delle Entrate subite da circoli ed associazioni sportive per quanto riguarda l’attività di somministrazione di alimenti e bevande si chiede di fare un po’ di chiarezza per quanto riguarda gli aspetti fiscali di tali entrate.
articolo consultabile liberamente
Adempimenti a seguito di trasformazione da a.s.d. in s.s.d. – Risposta al Quesito dell’Utente n. 23158
Una a.s.d. in regime 398 ha provveduto alla trasformazione in s.s.d., sempre in 398: si chiede se sia necessario ripetere sia alla Siae che all'Agenzia delle Entrate l'opzione già precedentemente comunicata come a.s.d., e se la nuova s.s.d. debba presentare il modello EAS per comunicare la variazione della forma giuridica e del presidente.
articolo consultabile liberamente
Certificazione Compensi e Premi da parte di una ASD – Risposta al Quesito dell’Utente n. 23399
Una a.s.d. ha organizzato manifestazioni ippiche sportive di salto ostacoli nel 2019 e per l'occasione sono stati erogati "compensi" ai membri dello Staff che hanno partecipato alla organizzazione e gestione delle manifestazioni e "premi" ai vincitori delle varie gare. In base alle nuove disposizioni in materia di certificazioni, abbiamo appreso che il vecchio codice 7 è stato sdoppiato in 7 e 8. - il codice 7 utilizzato nel caso di erogazione di altri redditi non soggetti a ritenuta (ad esempio, compensi a contribuenti forfettari); - il codice 8 va utilizzato nel caso di erogazione di altri redditi esenti ovvero somme che non costituiscono reddito (ad esempio, rimborsi spese, compensi a sportivi dilettanti). Inoltre, nella gestione delle certificazioni, in base alle disposizione della FISE Federazione Italiana Sport Equestri, non devono essere considerati i rimborsi per trasferte documentati a ”piè di lista”. Questo vuol dire che nelle nostre certificazioni per compensi e premi che fino allo scorso anno indicavano il codice 7, quest'anno deve essere indicato il codice 8?
articolo consultabile liberamente
Bar associazione sportiva: quando può essere strettamente connesso alle attività istituzionali – Risposta al Quesito dell’Utente n. 21618
In seguito a diverse verifiche da parte di Agenzia delle Entrate subite da circoli ed associazioni sportive per quanto riguarda l’attività di somministrazione di alimenti e bevande avremmo bisogno di fare un po’ di chiarezza per quanto riguarda gli aspetti fiscali di tali entrate. Secondo diverse circolari( anche secondo vostri vecchi quesiti) per le associazioni sportive dilettantistiche che sono considerate anche associazioni di promozione sociale, tramite l'affiliazione ad un Ente di Promozione Sportiva o ad una delle Federazioni Sportive Nazionali che hanno ottenuto il riconoscimento del Ministero dell'Interno, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, lettera e) della Legge n. 287 del 25/08/1991: "non si considerano commerciali, anche se effettuate verso pagamento di corrispettivi specifici, la somministrazione di alimenti e bevande effettuata, presso le sedi in cui viene svolta l'attività istituzionale, da bar ed esercizi similari, sempreché le predette attività siano diretta attuazione degli scopi istituzionali ...". Ma il bar all’interno di un circolo che promuove la musica, oppure all’interno di una associazione di danza può essere considerato “in diretta attuazione degli scopi istituzionali”? di conseguenza per una ASD affiliata a ente di promozione sociale non è necessario aprire partita IVA per somministrare alimenti e bevande ai propri soci? Durante i controlli la maggioranza dei funzionari ha obiettato che l’attività di bar in associazioni sportive che praticano danza o in circoli culturali che propongono musica dal vivo non è da considerarsi “attività in diretta attuazione degli scopi istituzionali” e pertanto richiedono apertura partita IVA e possibilità di tassazione agevolata con opzione legge 398. Nel caso quindi di bar aperti anche a non soci di associazioni sportive che hanno partita IVA e hanno fatto opzione per L.398 come vengono considerati tali corrispettivi? Leggendo la circolare dell’Agenzia n. 18/e del 01/08/2018 ci pare di capire che l’applicazione del regime agevolativo di cui alla legge n. 398 del 1991 è limitato alle prestazioni commerciali connesse alle attività istituzionali svolte da associazioni o società sportive dilettantistiche senza fini di lucro”. Quindi se il bar all’interno di una associazione che fa danza non fosse considerato “attività strettamente connessa a quella istituzionale” andrebbe tassato in maniera ordinaria pur avendo fatto opzione per legge 398? Inoltre, sempre confrontandoci con i funzionari di Agenzia Entrate, abbiamo inteso che è consigliabile ma non obbligatorio certificare gli incassi bar tramite ricevute fiscali o scontrini fiscali anche se da normativa L. 398 tali enti sarebbero esonerati dalla certificazione. Quindi si tratterebbe solamente di dotarsi di registratore di cassa per emissione scontrini solo per formalità, non prevedendo l’obbligo di trasmissione telematica degli stessi (a partire dal 01/01/2020) In Liguria stanno intensificando i controlli e al momento per noi è importante dare informazioni concrete supportate anche da riferimenti normativi ai nostri clienti per poter affrontare queste situazioni.
articolo consultabile liberamente
Gestione di impianti sportivi da parte di a.s.d. – Risposta al Quesito dell’Utente n. 10569
Una a.s.d. iscritta al CONI e alla FIDAL ha preso in gestione gli Impianti sportivi comunali, per il periodo estivo, svolgendo le seguenti attività: corsi di nuoto - corsi di acquagym - corsi di mountain bike - torneo di beach volley, torneo di calcetto - torneo di pallavolo - raduno moto d'epoca - centro estivo comunale - corsi di ginnastica. La maggior parte dei frequentatori degli impianti sono associati alla a.s.d., in quanto nello statuto sono previsti la promozione e l'organizzazione dello sport, sia a livello agonistico, che a livello formativo ed amatoriale ... la gestione di impianti ed attività ricreative, sportive, formative e culturali in favore dei propri soci. Essendo le attività svolte previste dallo Statuto, i relativi Ricavi sono state considerate Istituzionali e quindi non tassabili. L'Agenzia Entrate considera istituzionali solamente i Ricavi derivanti dai corsi di ginnastica, in quanto la ASD è iscritta solo alla FIDAL, mentre considera attività commerciale tutti gli altri incassi, comprese le quote associative relative a tali attività. Chi ha ragione
Ultimi articoli
Obblighi assicurativi per i collaboratori amministrativo-gestionali
Si chiede di chiarire l'obbligo assicurativo verso i collaboratori diversi dagli istruttori tecnici i quali beneficiano di una tutela sanitaria divenuta obbligatoria per effetto delle disposizioni del d.p.c.m. 03/11/2010