Autodichiarazione “Aiuti COVID-19” e bonus a.s.d.
Dopo aver letto l'articolo sull'autodichiarazione relativa agli aiuti Covid è rimasto il seguente dubbio: le a.s.d. che hanno ricevuto esclusivamente aiuti dal Dipartimento Sport (Bonus forfettario e Bonus Locazioni) devono presentare l'autodichiarazione Aiuti di stato? Grazie
Locare uno spazio della palestra all’osteopata
Una società sportiva dilettantistica vorrebbe affittare a un osteopata - con partita IVA - uno spazio all'interno della propria palestra. Si chiede se sia fattibile, grazie
Ancora dubbi sull’obbligo di fatturazione elettronica
Una s.s.d. in regime l. 398/91 svolge una marginale attività commerciale per attività connesse alle attività istituzionali (es. ginnastica posturale per non tesserati); questi corrispettivi vengono registrati e viene versata l'IVA al 50%. Come deve comportarsi rispetto all'imminente introduzione della fatturazione elettronica anche per le a.s.d. e s.s.d in 398/91? In particolare si chiede se l'obbligo di fatturazione si riferisca alle sole sponsorizzazioni e pubblicità; se valga il limite dei 25mila euro sotto i quali si è esonerati; e se in questo limite s'intendano compresi solo i proventi commerciali o anche i corrispettivi art. 148 T.U.I.R. e quote sociali. Grazie per il vostro aiuto
Dichiarazione di esonero da fattura elettronica
Un'associazione di danza con solo codice fiscale saltuariamente partecipa a eventi di intrattenimento a feste, sagre, ecc. In occasione di uno di questi eventi è stata chiesta la fattura elettronica ma - essendone esonerata - emette solo una ricevuta. Tuttavia, poiché viene richiesta anche una dichiarazione di esonero da fattura, si chiede quale sia l'esatta dicitura e la legge di riferimento.
La figura dell’assistente bagnanti e il laureato in scienze motorie
Una a.s.d. gestisce una piscina coperta e svolge sia attività istituzionale, sia attività commerciale in regime di 398, ed è affiliata a un ente di promozione sportiva ed a diverse federazioni sportive nazionali, nonché, per il caso in questione, alla Federazione Italiana Nuoto. L’associazione si avvale, oltre che di alcuni dipendenti, anche di istruttori con contratti rientranti tra i redditi diversi (art. 67 co.1 lett.m), nonché di personale di segreteria con la stessa tipologia contrattuale di questi ultimi. L’attività natatoria è riservata ad atleti agonisti tesserati sia all’EPS sia alla FIN, e a persone non agoniste, tesserate al solo ente di promozione sportiva.
Le domande che si pongono sono le seguenti:
La figura dell’assistente bagnanti, per l’anno in corso, può rientrare tra i redditi diversi? E successivamente alla riforma, come bisogna inquadrarlo?
L’istruttore sportivo, laureato in scienze motorie, può considerarsi lavoratore sportivo con contratto rientrante tra i redditi diversi oppure è un professionista del settore e va gestito con la partita IVA?
Grazie e buon lavoro
Compensi sportivi e custode della palestra
Alla luce di una recente presa di posizione dell'Agenzia delle Entrate pare che il particolare regime previsto per i compensi sportivi non potrebbe trovare applicazione nel caso del custode di una palestra gestita da una a.s.d. Si chiede conferma di questa linea interpretativa. Grazie
I tempi di rinnovo delle cariche sociali
Ogni quanti anni l'associazione deve rinnovare le proprie cariche sociali?
Autodichiarazione degli aiuti di Stato per Covid-19
È stato da poco previsto un nuovo obbligo dichiarativo con scadenza al 30/06/2022 * per dichiarare al fisco i contributi a fondo perduto ricevuti. Questo obbligo ricade anche sulle a.s.d. che hanno ricevuto contributi a fondo perduto dal Dipartimento Sport (bonus locazioni e bonus forfettario)?
Questa dichiarazione deve essere presentata anche dalle a.s.d. con partita IVA che hanno ricevuto aiuti dall'agenzia delle entrate?
Differenza tra socio e tesserato in una a.s.d.
Una a.s.d. prevede di rendere automaticamente soci coloro che si tesserano. Si chiede se sia procedura corretta
Enti in regime “legge 398” e split payment
Un'a.s.d. con partita IVA e in regime 398, emette fatture a un ente della Pubblica Amministrazione che provvede anche alla liquidazione dell'IVA. Questa procedura fa perdere la possibilità di versare l'IVA al 50% come prevede la normativa agevolativa. È possibile recuperare queste somme? Grazie