Chiarimenti in tema di associati non tesserati
Si chiede cortesemente un chiarimento relativo alla risposta a firma dell'avv. Barbara Agostinis in tema di associati non tesserati: non è chiaro infatti che dapprima si usino termini riferiti al tesseramento come "requisito insostituibile per svolgere attività sportiva" o "presupposto imprescindibile per la pratica di attività sportiva" e che poi però si aggiunga "in particolare per la partecipazione alle competizioni sportive" oppure "certamente potrà praticare sport ma senza partecipare alle competizioni". Il nostro quesito è: un associato non tesserato può praticare sport nella palestra gestita dalla a.s.d. di cui è socio, senza partecipare alle competizioni, ovviamente? L'obiezione possibile - quella assicurativa - nel nostro caso è superata dal fatto che forniamo una copertura per l'infortunio a tutti gli associati. Il certificato medico deve essere portato per legge. In definitiva: perché dovrebbe essere necessario il tesseramento?
Compensi e rimborsi chilometrici
Si chiede se sia con l’attuale normativa (art. 67 lett. m del T.U.I.R.) che con la prossima dal 1° luglio p.v., un allenatore possa svolgere sia attività di collaboratore/co.co.co. con relativo rimborso forfettario per l’attività di allenamento di una squadra, e attività di volontariato anche per un tempo inferiore a quello dell’allenamento, (p.es. attività didattica al settore giovanile) e conseguentemente ricevere un “rimborso chilometrico" dal comune di residenza alla comune sede dell'a.s.d. solo per questa attività.
Regime forfetario “a singhiozzo” e credito IVA
Un’a.s.d. in regime forfetario l. 398/1991 dal 2008 al 2014, nell'anno 2015 ha invece tenuto la contabilità semplificata e calcolato l'IVA in modo ordinario. Dalla Dichiarazione annuale IVA presentata per l'anno d'imposta 2015 è scaturito un credito IVA. Poi dal 2016 al 2021 la a.s.d. ha di nuovo usufruito del regime forfetario e ha quindi versato l'IVA al 50% senza compensare l'IVA a credito dell'anno 2015 e senza presentare Dichiarazione IVA. Per l'anno d'imposta 2022 la a.s.d. ha tenuto la contabilità semplificata e versato l'IVA nel regime ordinario. Nella dichiarazione IVA da presentare entro il 30/04/2023, possiamo riportare il credito IVA esposto nella Dichiarazione annuale per l'anno d'imposta 2015?
Ricavi decommercializzati e compilazione UNICO SC
Si desidera sapere se i ricavi decommercializzati di una s.s.d. a r.l. (ai sensi dell'art. 148 c. 3 T.U.I.R.) vadano indicati nel rigo RS107 del modello Unico SC oppure se in tale campo debbano essere indicati solo i ricavi commerciali, quindi solo quelli soggetti a IRES e IRAP. Grazie e cordiali saluti.
Associati non tesserati
Nel prepararci all'entrata in vigore della riforma abbiamo questo dubbio: nella nostra a.s.d. il 100 % dei praticanti è associato ma solo il 10% è anche tesserato alla nostra federazione di riferimento (gli atleti che partecipano alle gare e i ragazzi dei corsi di avviamento allo sport). Leggendo il decreto e gli articoli di commento apparsi su Fiscosport, sembrerebbe che la figura del tesserato diventi centrale perché è colui che può praticare legittimamente lo sport. Ma perciò l'associato puro non può più praticare lo sport che pratica la a.s.d. a cui si è associato... proprio con il fine di praticarlo? Grazie
Codice fiscale e P. IVA in caso di trasformazione da a.s.d. a s.s.d.
Vorremmo sapere se cambiano il codice fiscale e la partita IVA in caso di modifica da a.s.d. a s.s.d.
Socio unico e amministratore di s.s.d.: compatibilità con il ruolo di istruttore
Un soggetto può essere socio unico e amministratore unico di una s.s.d. e percepire compensi con propria partita IVA individuale dalla stessa s.s.d. come istruttore? E lo stesso soggetto può essere contemporaneamente legale rappresentante e/o componente del consiglio di amministrazione di più s.s.d. diverse? Grazie in anticipo per l'attenzione
Erogazione compensi sportivi ai membri del Consiglio Direttivo
Vorremmo sapere se fino al 30 giugno 2023 è possibile erogare compensi sportivi (es. come istruttore) a membri del Consiglio Direttivo regolarmente contrattualizzati ex art.37 Legge 342/2000 / art. 67, co. 1, lett. m), T.U.I.R. - Grazie
Allenatore di pallavolo con partita IVA
Una persona fisica svolge nel tempo libero l'attività di allenatore di pallavolo per due squadre di diversa categoria ma facenti parte della medesima a.s.d. Per tale attività in questi anni ha percepito compensi ex art. 67 lett. m per un importo indicativamente di € 7.000 annui. La persona è altresì titolare di una partita IVA in regime forfetario con la quale svolge l'attività di ingegnere. Ora, alla luce della riforma del lavoro sportivo e a decorrere dal 1 luglio 2023, tale soggetto sta valutando l'opportunità di svolgere l'attività di allenatore tramite la propria partita IVA di libero professionista. Detto ciò, la cosa, come sembra, è fattibile? Se sì, come devono essere gestiti i due tipi di ricavo ai fine della compilazione del modello Redditi affinché vengano tenute separate le due attività e le esenzioni previdenziali previste dalla riforma dello sport?
Centri estivi e detrazione delle spese di frequenza
La nostra a.s.d. organizza corsi estivi per ragazzi (i cosiddetti "centri estivi") e i genitori ci stanno chiedendo se le spese sostenute per la frequenza rientrano tra quelle detraibili. Cosa possiamo rispondere? Grazie