Patrizia SIDERI

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Dottore commercialista e revisore legale in Siena, con specializzazione pluriennale nel settore non profit e sportivo dilettantistico, compresa la consulenza direzionale per il controllo di gestione e per il project financing delle realtà più strutturate.
Autore di numerosi articoli in materia di associazioni e società sportive, docente in corsi, seminari e giornate di studio organizzate fra altri da CONI, Federazioni ed Enti di promozione sportiva, Fondazione nazionale dei commercialisti, Ordini locali dei commercialisti.
Consulente della Scuola dello Sport Toscana.
Socio e componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
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La Legge di Bilancio 2019 (l. 30 dicembre 2018, n. 145): quali ripercussioni sul mondo dello sport dilettantistico?
Si riporta di seguito una sintesi delle disposizioni che possono interessare – direttamente o indirettamente – gli enti sportivi dilettantistici.
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Fattura elettronica – Le risposte dell’Agenzia delle Entrate ai quesiti posti dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti
Sono state recentemente pubblicate le risposte dell’Agenzia delle Entrate alle domande poste dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti e Esperti Contabili. Di seguito, si riportano quelle di interesse del Terzo Settore, comprese a.s.d. e s.s.d., provvedendo a commentarne ciascuna. In particolare, viene chiarito che i soggetti con ricavi commerciali non superiori a euro 65.000, sono esonerati anche dal ciclo passivo.
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Rimborsi e compensi a componenti il CD – Risposta al Quesito dell’Utente n. 22292
In una precedente risposta pubblicata su Fiscosport (di cui si da conto di seguito) è stato sostenuto che i rimborsi forfetari (ma anche i compensi) ai componenti il consiglio direttivo di una federazione vanno inquadrati quali rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di natura amministrativo-gestionale, rientrando quindi nella fattispecie prevista dal secondo periodo dell'art. 67, comma 1, lett. m) T.U.I.R. Si chiede come conciliare questa risposta con quanto detto nella Circ. Min. Fin. n. 21/E del 22 aprile 2003 ove "Il carattere amministrativo-gestionale delle collaborazioni LIMITA la previsione dell'art. 81, comma 1, lettera m), alla collaborazione nell'attività amministrativa e di gestione dell'ente. Rientrano, pertanto, nei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo gestionale di natura non professionale, i compiti tipici di segreteria di un'associazione o società sportiva dilettantistica, quali ad esempio la raccolta delle iscrizioni, la tenuta della cassa e la tenuta della contabilità da parte di soggetti non professionisti".
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ISTITUTI A SOSTEGNO DEL REDDITO E COMPENSI DA ATTIVITÀ SPORTIVA DILETTANTISTICA
Il particolare regime di esenzione di cui beneficiano i compensi da attività sportiva dilettantistica – redditi diversi ai sensi dell’art. 67, lett. m), T.U.I.R. – crea spesso dubbi ai percipienti in merito all’obbligo di inclusione tra i redditi di riferimento ai fini degli istituti di sostegno del reddito.
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Aprile: tempo di approvazione dei Bilanci
Il mese di aprile rappresenta, per le a.s.d. e le s.s.d. con esercizio coincidente con l’anno solare, il mese entro il quale gli statuti prevedono solitamente il termine per la convocazione dell’assemblea per l’approvazione del bilancio (o rendiconto economico finanziario).
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Irap società sportive dilettantistiche a r.l. – Risposta al Quesito dell’Utente n. 21413
Con riferimento alle società di capitali e alle cooperative senza scopo di lucro sportive dilettantistiche la base imponibile IRAP si determina mediante le ordinarie regole previste per gli enti commerciali, partendo dal fatto che tali enti non abbiano optato per il regime 398/1991. Pertanto, trattandosi di soggetti tenuti per legge alla contabilità ordinaria e alla redazione del bilancio, il valore della produzione netta è dato dalla differenza tra la somma delle voci classificabili nel valore della produzione di cui al primo comma, 1 lett. a), dell’art. 2425 del c.c. e la somma di quelle classificabili nei costi della produzione di cui alla lettera b) del medesimo comma, ad esclusione delle perdite su crediti e delle spese per il personale dipendente. Nella riclassificazione secondo le regole di bilancio previste dalla disciplina civilistica, i componenti positivi e negativi ai fini IRAP, indipendentemente dalla collocazione nel conto economico, sono accertati in ragione della loro corretta classificazione. Quindi non potendo separare l'attività istituzionale da quella commerciale - in quanto ai fini IRAP per le società di capitali senza scopo di lucro sportive dilettantistiche non vi è questa distinzione - si chiede se verranno inclusi anche tutti i ricavi e costi afferenti alla sfera istituzionale, come ad esempio tra i ricavi i corrispettivi specifici di cui art. 148 T.U.I.R. (cosiddetti abbonamenti), le quote di tesseramento alla Federazione, tra i costi i compensi sportivi e amministrativo-gestionali, le utenze, gli affitti ecc. Si chiede se sia corretto ritenere che sussista di conseguenza un regime di favore ai fini IRAP nei confronti delle a.s.d. che svolgendo anche attività commerciale (e senza aver optato al regime 398/1991) separano l'attività istituzionale (includendovi tra i ricavi i corrispettivi specifici di cui art. 148 T.U.I.R., le quote di tesseramento alla Federazione, le quote associative) da quella commerciale e che solo su quest'ultima calcoleranno la base imponile come gli enti commerciali.
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Cessione ramo d’Azienda – Risposta al Quesito dell’Utente n. 21300
Si chiede se sia possibile per una società sportiva dilettantistica senza fine di lucro procedere alla cessione di ramo d'azienda nei confronti di altra società analoga. Più precisamente trattasi di società che gestisce due impianti sportivi (dove vengono svolti corsi di fitness) in due località diverse e che vorrebbe cederne uno ad altra s.s.d. In caso affermativo, si chiede altresì se l'eventuale plusvalenza da cessione sia soggetta a tassazione (si ritiene solo Ires) posto che la società ha optato a suo tempo per le Legge 398/91.
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Sponsor “etico” – Risposta al Quesito dell’Utente n. 19388
Alcune associazioni sportive anche dilettantistiche sponsorizzano loghi di onlus (Avis, lega del filo d'oro, ecc.): si chiede un chiarimento dal punto di vista normativo e contrattuale in merito a questo tipo di sponsorizzazione chiamata "etica".
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Riconoscimento agevolazione IMU per le Società sportive dilettantistiche – Risposta al Quesito dell’Utente n. 18505
Una s.s.d.r.l., affiliata alle Federazioni "Ginnastica D'Italia " e "Nuoto" e regolarmente iscritta al Registro del CONI dal 2007, nel 2014 ha provveduto ai sensi del DM 26-06-2014, alla compilazione e inoltro all'Agenzia delle Entrate dei modelli IMU/TASI enti non commerciali, dichiarando la parziale esenzione dall'IMU (esenzione al 98%), per le annualità 2012-2013-2014, in quanto in possesso di un immobile strumentale, nel quale viene praticata l'attività sportiva a carattere dilettantistico. Nonostante predetti chiarimenti normativi e giurisprudenziali (vedi su tutti la sentenza della CTR Milano 2015), il Comune ha recentemente notificato un avviso di accertamento, disconoscendo completamente il. diritto di esenzione per l'annualità 2012 IMU, recuperando quindi a tassazione l'intero imponibile. La Società ha prontamente eccepito all'Ente la nullità del provvedimento sopracitato, mediante istanza di autotutela (allegando statuto, atto costitutivo e iscrizione al registro CONI della società), senza tuttavia conseguire l'esito sperato. Il Comune, seppur non contestando la natura dilettantistica della società, insiste nel ritenere che le agevolazioni IMU sono ad appannaggio esclusivo delle a.s.d. Si chiede se la posizione del Comune sia legittima e come altrimenti si possano far valere le proprie ragioni.
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Compensi a personale partecipante alle manifestazioni sportive – Risposta al Quesito dell’Utente n. 19864
Appurato che i compensi sportivi possono essere riconosciuti a giocatori e staff tecnico, alla luce delle nuove disposizioni sulle collaborazioni, (Legge di Bilancio 2018 e "superamento" delle considerazioni espresse nella circolare 1/2016 dal nuovo Ispettorato Nazionale del Lavoro) si chiede come poter inquadrare per la prossima stagione calcistica le seguenti figure "sportive": - custode dell'impianto sportivo e contemporaneamente manutentore del campo di gioco; - le persone che ogni domenica vengono impiegate nella gestione della biglietteria; - il magazziniere; - lo "steward" che gestisce l'afflusso degli spettatori sia in tribuna, che in curva; - lo "steward" utilizzato per la gestione del parcheggio autovetture; - lo speaker che legge le formazioni prima della partita, informa delle sostituzioni, ecc.; - l'addetto alle pulizie degli spogliatoi dopo gli allenamenti settimanali e le partite di calcio del week-end.
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Le più importanti scadenze fiscali entro il 20 agosto 2025
Di seguito gli adempimenti più importanti con scadenza entro il 20 agosto 2025. Altre scadenze sul sito dell'Agenzia delle Entrate: in particolare per le associazioni senza Partita IVA (categoria G) e per le associazioni con Partita IVA (categoria E)