Approfondimenti

IRAP 2011 E ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE – L’AGGIORNAMENTO – A cura del rag. Maurizio...

Potrebbe sembrare strano nel panorama fiscale Italiano, eppure nessuna novità rispetto all’anno passato è intervenuta sul d.lgs. n. 446 del 15 dicembre 1997 istitutivo dell’Imposta sul reddito delle attività produttive (IRAP). Quest’anno dunque riproponiamo, aggiornato, un precedente approfondimento pubblicato su Fiscosport – Newsletter n. 10/2008 e analizziamo gli adempimenti richiesti dal quadro IE del modello IRAP2011, previsto specificatamente per gli Enti non Commerciali. Rammentiamo, in premessa, che ai sensi dell’art. 1 co. 52 l . n. 244/2007 (Finanziaria 2008), la dichiarazione IRAP non deve più essere presentata in forma unificata con il modello UNICO bensì trasmessa in maniera autonoma (modello denominato IRAP2011).

ICI 16 GIUGNO 2011 – SCADENZA DELL’ACCONTO 2011- SEMPRE PIU’ RIDOTTA L’ESENZIONE A FAVORE...

Il presente intervento ha il duplice obiettivo da un lato di ripercorrere i termini di scadenza del pagamento dell’ICI e le modalità di calcolo dell’imposta, fornendo al lettore un pratico ausilio per il calcolo dell’imposta e dall’altro di evidenziare quali siano i margini di fruibilità dell’agevolazione sancita dall’art. 7, co. 1, lett. i) del d. lgs. n. 504/1992 da parte delle associazioni sportive dilettantistiche (sono esenti “ gli immobili utilizzati dai soggetti di cui all’art. 87, comma 1, lettera c), del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, destinati esclusivamente allo svolgimento di attività … sportive … ”), sulla base dei presupposti oggettivo e soggettivo.

FORSE VICINA LA SOLUZIONE ALL’ANNOSO PROBLEMA DELLA TARDIVA ISCRIZIONE AL REGISTRO CONI

Come già anticipato in due interventi su Fiscosport ( Newsletter n. 4/2011 e Newsletter n. 5/2011 ), e confermato nella comunicazione del segretario generale CONI Raffaele Pagnozzi inviata in data 03 marzo 2011 ai Comitati Provinciali, CONI e Agenzia delle Entrate sono vicini a una soluzione definitiva del problema dell’iscrizione “tardiva” al Registro delle società e associazioni sportive da parte di quei sodalizi che hanno ottemperato a tale obbligo successivamente al 31 dicembre 2010.

LA RESPONSABILITA’ PER LE SANZIONI AMMINISTRATIVE TRIBUTARIE DEL LEGALE RAPPRESENTANTE DELLA ASSOCIAZIONE O SOCIETA’...

La stragrande maggioranza delle associazioni e società sportive ha patrimoni estremamente limitati; in esse quindi, ancor più che nelle società commerciali, è importante sapere con esattezza quale responsabilità personale grava sulle persone che le gestiscono. In questo articolo affrontiamo una parte importante di tale problema.

GLI ACCERTAMENTI IN MATERIA DI LAVORO: ANALISI DELLE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI CONTESTAZIONI – A...

Soprattutto a partire dal 2008 le società e le associazioni sportive dilettantistiche sono state oggetto di numerose verifiche e accertamenti in materia di lavoro e di versamenti contributivi da parte degli organi di vigilanza preposti (Direzione Provinciale del Lavoro, ENPALS, INPS, INAIL, Guardia di Finanzia, Agenzia delle Entrate). Con il presente articolo si vuole offrire una panoramica delle tipologie di contestazioni riscontrate con maggiore frequenza al termine degli accertamenti.

IL CONTRATTO DI ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE – A cura della dott. Francesca Scendoni, Collaboratrice...

Il tema delle collaborazioni, che debbono affrontare gli enti sportivi dilettantistici per garantire il buon funzionamento della struttura e della gestione delle diverse attività all’interno, è uno dei problemi più complessi che le stesse si trovano ad affrontare. Laddove non si configuri la fattispecie delle prestazioni volontarie e gratuite da parte degli associati né delle attività rientranti nell’art. 67, co. 2 lettera m) del T.U.I.R.,  il ricorso al rapporto retribuito diviene obbligatorio. Le tipologie del lavoro retribuito si diversificano a seconda delle esigenze dell’ente e della tipologia del soggetto che lo eroga. A tal fine si distinguono le fattispecie di lavoro dipendente, lavoro autonomo “professionale”, lavoro autonomo occasionale, lavoro a “progetto”, lavoro coordinato e continuativo ed il contratto di associazione in partecipazione. In questa sede cerchiamo di approfondire quest’ultima tipologia; premesso che l’utilizzo dello stesso presuppone la presenza di un’impresa o di un affare, in ambito sportivo lo si utilizza solo in relazione alla sfera commerciale dell’attività associativa, quale ad esempio la gestione di un servizio di ristoro.

LA DEDUCIBILITA’ DELLE EROGAZIONI LIBERALI IN FAVORE DI ENTI SPORTIVI DILETTANTISTICI – A cura...

Una delle maggiori criticità dello sport dilettantistico è rappresentata dalla difficoltà nel reperire i mezzi finanziari necessari per il sostenimento della propria attività. In questo senso agli incassi derivanti dall’attività sportiva svolta con pubblico pagante, ai diritti radiotelevisivi, agli introiti da parte degli sponsor, ai corrispettivi derivanti dalla cessione degli atleti, si sono sempre più affiancati altri canali meno “tradizionali” di reperimento delle risorse, che – talvolta associati a benefici fiscali riconosciuti ai soggetti eroganti – possono costituire una valida e integrativa forma di finanziamento dell’attività degli enti che operano nel settore dello sport dilettantistico.

LA TASSAZIONE DEI COMPENSI PER ATTIVITA’ SPORTIVE DILETTANTISTICHE – A cura del dott. Giuseppe...

L’attuale normativa di riferimento per la tassazione dei compensi erogati per attività sportive è contenuta nell’art. 67, co. 1,  lett. m), del d.p.r. n. 917/86, il quale  prevede che rientrino nella categoria dei redditi diversi “ le indennità di trasferta, i rimborsi forfetari di spesa, i premi e i compensi erogati ai direttori artistici ed ai collaboratori tecnici per prestazioni di natura non professionale da parte di cori, bande musicali e filodrammatiche che perseguono finalità dilettantistiche, e quelli erogati nell'esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche dal CONI, dalle Federazioni sportive nazionali, dall'Unione Nazionale per l'Incremento delle Razze Equine (UNIRE), dagli enti di promozione sportiva e da qualunque organismo, comunque denominato, che persegua finalità sportive dilettantistiche e che da essi sia riconosciuto. Tale disposizione si applica anche ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale resi in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche ”. Tale norma è un fondamentale riferimento per le società e associazioni sportive dilettantistiche che, al fine di perseguire il loro scopo istituzionale, si avvalgono usualmente delle prestazioni di soggetti ai quali vengono erogati, a seconda delle varie tipologie di rapporto, compensi, premi, rimborsi e indennità; tali somme, in presenza dei requisiti richiesti dalla legge, godono di un regime fiscale e previdenziale agevolato.

LA DETRAZIONE PER SPESE PER ATTIVITA’ SPORTIVA DI RAGAZZI FRA 5 E 18 ANNI...

Sull'argomento sono già stati pubblicati su Fiscosport tre articoli: il primo al momento della pubblicazione del D.M. attuativo, il secondo al momento in cui sono state pubblicate le istruzioni ministeriali per le prime dichiarazioni dei redditi nelle quali tale agevolazione poteva essere fatta valere, il terzo con i testi delle disposizioni di Legge. In occasione della newsletter che si occupa in gran parte di argomenti legati proprio alle dichiarazioni dei redditi ci è parso opportuno proporre una sintesi di tali lavori, riunendone ed aggiornandone i contenuti.

IL BILANCIO DELLE SOCIETA’ E DELLE COOPERATIVE SPORTIVE DILETTANTISTICHE A RESPONSABILITA’ LIMITATA

Per i soggetti - diversi da società e cooperative - operanti nel settore sportivo, in primo luogo le associazioni , sia la normativa civilistica sia quella tributaria si limitano in sostanza ad affermare che deve essere predisposto un rendiconto, senza in alcun modo specificarne schema o contenuto minimo. Per le società di capitali e per le cooperative la redazione del bilancio è invece chiaramente e dettagliatamente regolamentata dal codice civile e segnatamente dagli artt. da 2423 a 2429 e dall'art. 2435-bis, dettati per le S.p.A. e richiamati per le S.r.l. dall'art. 2478-bis e per le cooperative dal principio generale di cui all'art. 2519. Per i bilanci delle società e cooperative sportive dilettantistiche non esistono deroghe o disposizioni particolari, e anzi l'art. 90, l. 289/2002 ribadisce che a esse si applicano le disposizioni del codice civile. Le norme di riferimento per la redazione dei loro bilanci sono quindi quelle sopra indicate. Non è ovviamente questa la sede per esaminare tutte le regole civilistiche che presiedono alla redazione del bilancio di esercizio delle società di capitali, ci limiteremo quindi, ponendoci nell'ottica dei dirigenti del sodalizio, abituati alla grande libertà della quale godono nel predisporre i rendiconti degli enti associativi, a esporre i principali "paletti" che sono invece posti per i bilanci delle società di capitali, in primo luogo il principio di competenza, al quale dedicheremo una esposizione un poco più approfondita.

Resta connesso

2,857FansMi piace
216FollowerSegui

Ultimi articoli

Fiscosport.it