Barbara AGOSTINIS
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Avvocato esperto in diritto dello sport e dottore di ricerca in diritto civile.
Svolge attività professionale anche in sede giurisdizionale nell’ambito del diritto sportivo.
È stata titolare dell’insegnamento di Diritto dello Sport e di insegnamenti affini presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. È componente del Collegio di Garanzia dello Sport istituito presso il CONI (V sezione), è giudice del Tribunale disciplinare della I.A.A.F., nonché referente della Scuola dello Sport CONI Marche per l’area giuridica.
È autrice di molteplici pubblicazioni (testi e articoli) in materia di diritto dello sport e diritto civile; relatrice a numerosi Convegni, anche di rilevanza internazionale, e corsi di perfezionamento universitari in diritto e giustizia, nonché diritto e fiscalità dello sport.
Oltre a far parte del Comitato di Redazione Fiscosport, è socia dell’Associazione Italiana Avvocati dello Sport (responsabile del Coordinamento Regione Marche).
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QUALI PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI PER IL LAUREATO IN SCIENZE MOTORIE?
Il 2013 sembra essere cominciato sotto i migliori auspici per i laureati in scienze motorie. Il problema del ruolo e delle competenze del laureato in scienze motorie si è posto fin dal momento della trasformazione dell’ISEF in corso di laurea; se infatti, i titoli rilasciati al termine dei rispettivi corsi di studio sono stati equiparati ex lege, non altrettanto può dirsi con riguardo ai percorsi formativi e, soprattutto, agli sbocchi occupazionali. Quest’ultimo aspetto ha occupato gli “addetti ai lavori” da molto tempo. Vari sono stati i tentativi di risolvere la questione.
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Quesito N. 680 del 30/11/2012 – utente fiscosport n.18268 – prov. di SAVONA
Buongiorno, siamo una ASD ciclistica affiliata alla Federazione Italiana ciclismo e iscritti al CONI. La nostra domanda è questa: le richieste di ammissione da parte dei soci devono essere fatte per ogni anno sociale o basta solo quella per la prima iscrizione? (ad esempio per soci che si iscrivono regolarmente tutti gli anni). Risposta a cura di Barbara Agostinis, Collaboratrice della Redazione di Fisc osport
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IL DECRETO SANITA’: QUALI RIPERCUSSIONI IN AMBITO SPORTIVO? *
Il decreto Sanità (noto anche come Decreto Balduzzi), oltre ad avere suscitato numerose critiche in sede di approvazione, ha anche “acceso gli animi” dei Presidenti delle società sportive, preoccupati per gli obblighi posti a loro carico. È, pertanto, necessario chiarire l’effettiva portata della recente normativa (pubblicata sulla G.U. del 10 novembre 2012), che, come si evince dal nome (decreto salute), ha come obiettivo principale la tutela della salute degli atleti. In questo contributo ci occupiamo specificamente delle nuove prescrizioni, mentre nella prossima Newsletter - grazie alla collaborazione di un docente di corsi in primo soccorso - il tema degli interventi "salva-vita" verrà affrontato sotto la luce delle operazioni che deve conoscere un soccorritore occasionale, tra le quali rientra anche l'utilizzo del defibrillatore. ** Barbara Agostinis, Avvocato in Pesaro e Docente di diritto dello sport e di La regolamentazione giuridica dell’evento sportivo Facoltà di Scienze Motorie Università di Urbino “Carlo Bo”
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Quesito N. 6 78 del 25/11/2012 – utente fiscosport n. 16333 – prov. di CREMONA
Buongiorno, siamo una A.S.D. affiliata allo C.S.E.N. Provinciale di Cremona, che pratica danza sportiva.Vorremmo sottoporre il problema, comune a tutte le associazioni con cui ci siamo confrontati, delle dimissioni dei soci. Quando una persona decide di non partecipare più alla vita della associazione, non si vede più e punto.Durante i controlli da parte della Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza questo comportamento viene sempre più malvisto, in considerazione del fatto che se una persona "non dà le dimissioni" significa che non si sentiva "socio".Ci chiedevamo se fosse possibile, all'inizio di ogni anno sportivo, quando si procede alla affiliazione della associazione allo Csen, fare iscrivere nuovamente ogni socio all'"anno sportivo 2012/2013", sottoscrivendo l'impegno a rinnovare la propria adesione all'inizio di ogni anno sportivo successivo. In mancanza di un rinnovo di adesione il socio si considererebbe decaduto.Ci pare che in pratica in ogni sport funzioni così....Anche se poi forse potrebbero dire che l'associazione richiesta dal socio è temporanea. R isposta a cura di Barbara Agostinis *, Collaboratrice della Redazione di Fiscosport
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DECRETO SANITA’ E OBBLIGO DEL DEFIBRILLATORE
Il c.d. Decreto Sanità, approvato il 13 settembre u.s., regolamenta (art. 7), tra l'altro, le certificazioni mediche obbligatorie per le attività sportive e l'utilizzo dei defibrillatori, enunciando che: “ Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un’attività sportiva non agonistica o amatoriale, il Ministro della Salute, con proprio decreto, adottato di concerto con il Ministero delegato al turismo e allo sport, dispone garanzie sanitarie mediante l'obbligo di idonea certificazione medica, nonché linee guida per l'effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione e l’impiego, da parte di società sportive sia professionistiche che dilettantistiche di defibrillatori semiautomatici e di altri eventuali dispositivi salvavita ”. * Barbara Agostinis, Avvocato, Docente di diritto dello sport e di La regolamentazione giuridica dell’evento sportivo presso la Facoltà di Scienze Motorie Università di Urbino “Carlo Bo”
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Quesito N. 662 del 05/07/2012 – utente fiscosport n. 4903 – prov. di TORINO
Fermo restando che gli atleti dilettanti tesserati presso una federazione devono essere assicurati contro gli infortuni, dalla federazione stessa, esiste un obbligo per una a.s.d. a stipulare una polizza infortuni per i propri soci che praticano un'attività ludico sportiva ma non sono tesserati ad alcuna federazione? Naturalmente è peraltro preciso interesse dell'a.s.d stipulare una polizza per la responsabilità civile derivante dall'attività svolta. Risposta a cura di Barbara Agostinis *, Collaboratrice della Redazione di Fiscosport
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Quesito N. 668 del 20/09/2012 – utente fiscosport n. 17612 – prov. di TREVISO
Buongiorno, vorrei porvi un quesito sulla responsabilità del segretario di un'associazione sportiva dilettantistica non riconosciuta e quindi priva di personalità giuridica (Motoclub).In base all'art. 38 i debitori possono far valere i loro diritti oltre che sul fondo comune - patrimonio dell'associazione - anche sulle persone che hanno agito in nome e per conto dell’associazione; di conseguenza se il patrimonio dell'associazione non bastasse risulterebbe insolvente la persona che ha agito in nome e per conto dell'associazione.La mia domanda è quindi la seguente: se come debitore consideriamo lo stato/fisco il segretario di un'associazione che è tenuto a seguire tutta la contabilità e i vari compiti amministrativi è responsabile con il capitale proprio? O prima ci rimette l'associazione e il presidente? Come funziona in parole povere? E i consiglieri in base all'art. 38 sono responsabili per le obbligazioni assunte dall'associazione? Risposta a cura di Barbara Agostinis *, Collaboratrice della Redazione di Fiscosport
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DISPOSIZIONI REGIONALI IN MATERIA DI SPORT E TEMPO LIBERO DELLA REGIONE MARCHE
La Regione Marche ha approvato la Legge regionale 2 aprile 2012, n. 5, Disposizioni regionali in materia di sport e tempo libero (con cui sono state abrogate le leggi regionali 1° agosto 1997 n. 47; 23 gennaio 1992 n. 9; 25 maggio 1976 n. 14; 30 ottobre 1973 n. 30 e il regolamento regionale 28 febbraio 2005 n. 1). * Barbara Agostinis, Avvocato,Docente di diritto dello sport presso la Facoltà di Scienze Motorie Università di Urbino “Carlo Bo”
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Quesito N. 663 del 09/07/2012 – utente fiscosport n. 4296 – prov. di PESCARA
Una a.s.d. si trova a dover risolvere la seguente controversia con il proprio allenatore. In data 05/08/2011 viene stipulato un accordo tra l'associazione e l'allenatore che prevedeva le seguenti due tipologie di erogazioni: 1) un premio di tesseramento annuale di €. 4.500 da corrispondersi in nove rate mensili di €.500 a partire dal 01/10/2011; 2) un rimborso spese per indennità chilometrica in relazione alle trasferte effettuate fuori sede. In data 10/08/2011 viene emanata, dalla L.N.D., una Circolare che, nel disciplinare i rapporti tra le a.s.d. e gli allenatori dilettanti, recitava testualmente: " fino al riordino complessivo della materia, sono vietati premi di tesseramento in favore degli allenatori dilettanti per la stagione sportiva 2011/2012". Sulla base di detta Circolare, l'associazione ha proceduto, in data 20/08/2011, alla stipula di un nuovo accordo con l'allenatore che prevedeva solo il rimborso delle spese di trasferta, eliminando il compenso per premio di tesseramento, proprio in ossequio a quanto stabilito dalla Circolare stessa. Essendo stato risolto anticipatamente il rapporto tra l'associazione e l'allenatore, quest'ultimo richiede il pagamento del premio di tesseramento maturato fino alla data di prestazione della sua opera, in virtù del primo contratto sottoscritto. Si chiede di sapere se l'associazione è tenuta a corrispondere detto premio. Da tenere presente che entrambi gli accordi sottoscritti sono stati, a suo tempo, regolarmente depositati in Lega. Risposta a cura di Barbara Agostinis *, Collaboratrice della Redazione di Fiscosport
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Quesito N. 664 del 15/09/2012 – utente fiscosport n. 10159 – prov. di BELLUNO
Buongiorno, sono il segretario di una piccola A.S.D.Nell'ultima settimana abbiamo ricevuto le dimissioni del Vice presidente e di due consiglieri dal consiglio direttivo, composto inizialmente da 11 consiglieri eletti in assemblea ordinaria dai soci. Leggendo il nostro statuto ci è sorto il dubbio dell'iter da seguire per sostituire i tre consiglieri mancanti, considerato che oltre agli 11 eletti non vi sono altri soci che hanno ricevuto voti.Avendo ad oggi ancora la maggioranza possiamo sostituire i tre mancanti attingendo dai nuovi soci iscritti nell'ultimo anno a libro soci? Inoltre possono essere sostituiti con la prima assemblea utile, in questo caso quella di approvazione del bilancio? Oppure dobbiamo continuare con i rimanenti consiglieri fino a fine mandato in scadenza nel 2013?Riporto testo dell'articolo del nostro statuto relativo alle dimissioni dei soci: "Nel caso che per qualsiasi ragione, durante il corso dell'esecizio venissero a mancare uno o più consiglieri che non superino la metà del consiglio,i rimanenti provederranno alla convocazione dell'assemblea dei soci per surrogare i mancanti che resteranno in carica fino alla scadenza dei consiglieri sostituiti. Il consiglio direttivo dovrà considerarsi decaduto e non più in carica qualora per dimissioni o per qualsiasi altra causa venga a perdere la maggioranza dei suoi componenti, compreso il presidente. Al verificarsi di tale evento dovrà essere convocata immediatamete e senza ritardo l'assemblea ordinaria per la nomina del nuovo consiglio direttivo". Risposta a cura di Barbara Agostinis *, Collaboratrice della Redazione di Fiscosport
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Il rilascio del DURC e i casi di esonero
In passato le a.s.d., dovendo produrre il DURC qualora richiesto da un ente pubblico, rilasciavano dichiarazione di non esserne soggette in quanto aziende senza dipendenti. Con il nuovo lavoro sportivo per una a.s.d. iscritta al RAS, con compensi erogati a collaboratori sportivi inferiori a 15.000 € ma superiori a 5.000 ai fini INPS non potrà più rilasciarsi tale dichiarazione e si dovrà richiedere il DURC? Se invece i compensi erogati ai vari istruttori sono tutti sotto la soglia dei 5mila euro, si può produrre comunicazione di non essere soggetti al DURC?