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Newsletter > edizione : 17/2010
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I PAGAMENTI E LE RISCOSSIONI SUPERIORI A € 516,45: NON DIMENTICHIAMO L’OBBLIGO DELLA TRACCIABILITA’ a cura del Rag. Maurizio Falcioni, Consulente fiscale del C.P. CONI di Rimini
Come più volte evidenziato anche in questa rivista il mondo dell’associazionismo sportivo dilettantistico è sotto pressione da parte dell’Amministrazione Finanziaria, che ha intensificato in misura molto consistente le verifiche e gli accertamenti sui sodalizi sportivi. I non pochi Processi Verbali di Constatazione (PVC) ed Avvisi di Accertamento visionati in questi ultimi mesi dai consulenti Fiscosport, evidenziano l’opportunità di tornare sull’argomento (più volte affrontato) della tracciabilità dei pagamenti e delle riscossioni per importi superiori a € 516,45 (ex Lit. 1.000.000).= Per meglio comprendere la delicatezza della situazione e la gravità delle conseguenze si riporta testualmente l’estratto di un PVC emesso nei confronti di associazione sportiva dilettantistica regolarmente iscritta al Registro CONI, da parte di verificatori SIAE, relativamente alla parte delle operazioni svolte dagli stessi: …il contribuente a partire dal mese di Marzo 2007 e continuativamente fino al Marzo 2010, come accertato tramite le rendicontazioni e gli estratti conti bancari esibiti, non ha osservato le modalità di prelievo/versamento previste dalla L.133/99 art.25 c.5. Ha infatti effettuato prelevamenti/versamenti di somme di danaro in contanti eccedenti il limite di € 516,46 di cui non è accertabile la tracciabilità , contravvenendo alla norma sopra citata. Tale irregolarità determina la decadenza dalle agevolazioni della L.398/91 e pertanto, il soggetto esaminato va considerato in regime Iva ordinario a partire dal mese di aprile 2007 (!!!)
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LA “SCIA” PER L’APERTURA DEI BAR NEI CIRCOLI SPORTIVI: I PRIMI CHIARIMENTI, a cura del Rag. Pietro Canta, Consulente Regionale Fiscosport Liguria
Il Ministero dello Sviluppo economico ha emanato la circolare n. 3637 del 10 agosto 2010 per fornire i primi chiarimenti in merito alla SCIA, la "segnalazione certificata di inizio attività", introdotta nel nostro ordinamento dalla legge n. 122/2010, recante conversione con modificazioni del D.L. n. 78/2010. La SCIA, con effetto dal 31 luglio 2010 - data di entrata in vigore della legge, ha preso il posto della DIA, la "dichiarazione di inizio attività", che aveva a sua volta sostituito la "denuncia di inizio attività". Per il mondo sportivo in particolare, e degli enti no profit più in generale, l'applicazione di tale disposizione può essere individuata principalmente nell'apertura dei bar dei circoli privati, tra cui quelli sportivi, per i quali non è previsto alcun limite o contingente complessivo, nè specifici strumenti di programmazione settoriale. In pratica, per l'apertura del "bar sociale" - da intendersi per tale quello non aperto al pubblico, riservato ai soli soci, senza fronte strada, ecc. - è sufficiente la presentazione della nuova SCIA corredata dalle dichiarazioni sostitutive attestanti la sussistenza dei requisiti e dei presupposti previsti dalla legge per l'apertura - nel nostro caso - dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande. In tal modo l'associazione può iniziare l'attività il giorno stesso in cui presenta la segnalazione certificata di inizio attività.
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SCUOLA REGIONALE DELLO SPORT – C.O.N.I. REGIONALE MARCHE / Gli accertamenti tributari e previdenziali nei confronti di società e associazioni sportive: serie di seminari per società nelle province
Un autentico “giro” delle Marche per fornire alla molteplicità di attori che compongono il movimento sportivo strumenti utili per affrontare tematiche tributarie e previdenziali. La Scuola regionale dello sport organizza in collaborazione con i Comitati Provinciali Coni, un ciclo di incontri diretti a società ed associazioni tenuti da due esperti del settore: l’ avv. Barbara Agostinis, docente di diritto dello sport presso l’Università di Urbino, e Giuliano Sinibaldi, dottore commercialista, consulente fiscale, membro del Comitato di redazione di Fiscosport . Prima tappa sabato 2 con inizio alle ore 9.00 ad Ascoli Piceno (info: 0736-259289) presso la sala della protezione civile in località Pennile; il 9 ottobre a Macerata , il 16 ad Ancona , il 13 novembre a Fermo ed il 20 novembre a Pesaro . La scelta di proporre questa serie di appuntamenti nasce da un’ovvia constatazione: in tempi recenti, l’agenzia delle entrate e gli organi di vigilanza nel campo dei rapporti di lavoro, hanno intensificato l’attività mirata a contrastare il possibile abuso delle agevolazioni fiscali e previdenziali di cui gli enti non profit, ed in particolare le società ed associazione sportive dilettantistiche possono beneficiare. I numerosi provvedimenti normativi, i sempre più frequenti controlli e le gravi sanzioni in cui possono incorrere i sodalizi che non hanno rispettato le procedure, sollecita perciò una maggiore padronanza della materia, a partire dagli adempimenti necessari per ottenere “regolarmente” le agevolazioni: primo fra tutti, l’obbligo di iscrizione al registro delle società tenuto dal Coni. Il taglio “pratico” e concreto del seminario che affronterà anche casi specifici, darà una panoramica aggiornata sulle ultime disposizioni, sulle modalità di svolgimento degli accertamenti svolti dall’Agenzia delle Entrate, dalla Siae e dall’Enpals, ponendo l’accento sulle contestazioni compiute dagli organi di vigilanza nel caso di mancata iscrizione al registro Coni.
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QUESITO N. 522 del 12/10/2010 – utente fiscosport n.16364 – prov.di CATANIA
Gentile redazione di fiscosport, sono il presidente di un neo associazione sportiva, nata con lo scopo di valorizzare il calcio amatoriale, con l'organizzazione di tornei. Mi chiedevo, ho notato che moltissimi sono quelli che non regolarizzando la loro posizione come abbiamo fatto noi si cimentano in questa attività, ma a questo punto sono io il fesso che cerco di fare le cose in regola? C'è qualcuno che vigila su queste attività effettuate cosi "in sordina"? Altra domanda, nella mia attività ho dei rapporti con degli arbitri (non tutti tesserati figc), per dar loro un compenso devo rilasciare ricevuta? devono firmarmi qualcosa? Grazie mille per l'attenzione. risposta a cura del Rag. Pietro Canta, Consulente fiscale del C.P. CONI di Imperia
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Sia a carico di chi li corrisponde che a carico di chi li percepisce, non sono da trascurare