IL BILANCIO DEGLI ENTI NON PROFIT: QUALI REGOLE E QUALI SCHEMI a cura...
Le linee guida e gli schemi di bilancio presentati dall’Agenzia per il Terzo settore rappresentano un punto di partenza per la definizione di un quadro sistematico per il bilancio degli enti non commerciali. A poche settimane dalla presentazione e in prospettiva di un lavoro organico facciamo un breve punto della situazione.
QUESITO N. 397 del 24/06/2008 – utente fiscosport n.6879 – prov.di MILANO
Sono il Presidente di una associazione sportiva dilettantistica affiliata alla FISE, ndr scuola Pony, come per molti altri centri l'attività è svolta da me personalmente per quanto riguarda la parte amministrativa, e da due istruttori, che percepiscono compensi non superiori a € 7.500,00 per anno esenti da contributi ed IRPEF ai sensi dall'art. 25 della legge n. 133/99, (L. n. 342/2000). L'associazione, è in regime 398/91, e i compensi di cui sopra sono pari a zero per il Presidente, e in regime art. 25 L. 133/99 per i compensi ai due istrauttori. Si vorrebbe sapere se per il Presidente o/e per i due istruttori occorre aprire le posizioni presso l'INAIL? risposta a cura del Dott. Sauro Ghignola, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Prato
QUESITO N. 396 del 23/06/2008 – utente fiscosport n.6002 – prov. di VENEZIA
La mia Associazione sportiva dilettantistica, regolarmente iscritta al Registro del CONI, è stata iscritta di diritto all’elenco del Cinque per Mille. Poiché reputo di non volermi avvalere di questo strumento, preferendo ed indirizzando la scelta verso altri ben più degni beneficiari, tenuto altresì conto dei gravosi obblighi di rendicontazione delle somme percepite richiesti, mi domando cosa devo/posso fare per cancellare l’Associazione dalla lista. Grazie. risposta a cura della Dott.ssa Valentina Di Renzo, Consulente Provinciale Fiscosport Venezia
5 PER MILLE: L’APPELLO DEL 30 GIUGNO, MA NON PER TUTTI a cura del...
Gli ultimi adempimenti per accedere ai fondi 5 per mille per il 2008. Nessun obbligo per le associazioni sportive dilettantistiche con l'eccezione per le associazioni che sono anche Onlus e che intendono accedere anche ai riparti per tale categoria.
IL PUNTO SULLE NUOVE SCADENZE FISCALI alla luce del D.L. 97/2008 a cura del...
Il Decreto Legge n. 97 del 3 giugno 2008 (come preannunciato da Fiscosport nella n.l. n. 11/2008) ha prorogato i termini delle dichiarazioni fiscali, che interessano anche gli enti non commerciali. Queste le nuove scadenze: - 10 luglio 2008 per la presentazione del modello 770 semplificato 2008 (sostituti d'imposta - per società e associazioni sportive dilettantistiche vi rientrano anche i compensi art. 67, 1° comma, lett. m. TUIR, anche se di importo inferiore al limite esente di € 7.500,00); - 30 settembre 2008 per la presentazione del modello UNICO 2008 Enti non commerciali , relativamente a redditi, Iva ed Irap (periodo d'imposta 1/1/2007-31/12/2007). La proroga riguarda i termini di invio delle dichiarazioni (che ricordiamo devono essere effettuati per via telematica) e non il termine dei versamenti delle imposte a saldo e in acconto.
LA RESPONSABILITA’ CIVILE NELLO SPORT – Accettazione del rischio consentito – Responsabilità della società...
La sentenza 27.10.2005 n.20908 è di particolare interesse poichè riguarda il complesso tema della responsabilità civile della società sportiva nel caso di un sinistro occorso durante lo svolgimento di una regolamentare gara di sci ad un guardiaporte, che era stato investito e colpito al volto da un concorrente, uscito di pista a grande velocità. La Suprema Corte si sofferma, in particolare, ad esaminare la questione della possibilità di ritenere responsabile la società organizzatrice dell'evento sportivo, in considerazione della concomitante presenza di tre diverse circostanze: i) l'identità del soggetto leso (che non era un atleta, bensì un guardiaporte); ii) la correttezza della condotta dello sciatore (che non era stata anomala, ed in alcun modo contraria alle regole proprie dello sport esercitato, né alle regole del neminem laedere); iii) la pericolosità della collocazione del guardiaporte (che era posto nel luogo d'arresto di uno sciatore fuoriuscito ordinariamente dal tracciato). Anzitutto, quindi, la Corte ha ritenuto che " (omissis)...l'attività agonistica implica l'accettazione del rischio ad essa inerente da parte di coloro che vi partecipano, intendendosi per tali non solo gli atleti in gara ma tutti quelli (come gli arbitri, i guardalinee, i guardaporte, i meccanici, i tecnici, ecc.) che sono posti al centro o ai limiti del campo di gara, per compiere una funzione indispensabile allo svolgimento della competizione, assicurandone il buon andamento, il rispetto delle regole, la correttezza dei comportamenti e la trasparenza dei risultati. Sicché, i danni da essi eventualmente sofferti ad opera di un competitore, rientranti nell'alea normale, ricadono sugli stessi ed è sufficiente che gli organizzatori, al fine di sottrarsi ad ogni responsabilità, abbiano predisposto le normali cautele atte a contenere il rischio nei limiti confacenti alla specifica attività sportiva, nel rispetto di eventuali regolamenti sportivi; accertamento affidato alla valutazione del Giudice del merito, insindacabile in sede di legittimità se congruamente e logicamente motivato. " Ritenendo, poi, che il concorrente non avesse tenuto una condotta anomala e che lo sbandamento rientrasse nel rischio tipico ed ordinario dello slalom gigante, tenendo altresì conto che il guardiaporte, al fine di compiere l'attività demandatagli, è libero di scegliere la postazione che ritiene opportuna, la Suprema Corte conclude escludendo la responsabilità del Club organizzatore e dell'atleta per i danni alla persona subiti dal guardiaporte. Di seguito si riporta uno stralcio della sentenza tratta da lex24.sole24ore.com
QUESITO N. 395 del 20/06/2008 – utente fiscosport n.8657 – prov.di AGRIGENTO
Come Presidente di una Associazione Dilettantistica Sportiva che si interessa di nuoto, dopo aver partecipato ad un bando di gara per l'assunzione di alcuni bagnini per assicurare il servizio di assistenza in piscina, ho assunto 4 assistenti bagnanti tutti partime e tutti dipendenti per il completamento orario da altra ditta. Al momento mi trovo con uno di essi che durante l'orario di lavoro presso l'altra ditta ha subito un infortunio sul lavoro. Dal canto mio, mi trovo a non sapere quale sia il trattamento economico a cui asservire il dipendente. Ho ricercato una procedura corretta del trattamento econoimico da applicare in questi casi, ma ne io, come privato, ne agli sportelli degli enti preposti (INAIL - INPS - ecc.) sono riuscito a trovare la soluzione del mio problema. Per migliori chiarimenti aggiungo che il dipendente è al servizio della società che dirigo a contratto partime a tempo determinato, e che le attribuzioni economiche per i famigliari a carico sono già a carico della ditta presso cui il dipendente regolarmente assicurato completa il servizio giornaliero. risposta a cura del Rag. Maurizio Falcioni, Consulente Provinciale Fiscosport Rimini
QUESITO N. 394 del 19/06/2008 – utente fiscosport n.2568 – prov.di CAMPOBASSO
Vorrei sapere se uno sportivo che svolge l'attività di coordinatore di scuola nuoto presso un'associazione sportiva dilettantistica regolarmente iscritta al Coni, ed inoltre, svolge l'attività di istruttore di ginnastica presso un'altra un'associazione sportiva dilettantistica regolarmente iscritta al Coni, è da considerarsi un professionista e di conseguenza versare i relativi contibuti Enpals? la diversa attività svolta lo rende comunque professionista? risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana - Campi Bisenzio (FI)
QUESITO N. 393 del 18/06/2008 – utente fiscosport n.1625 – prov.di VERONA
Associazione sportiva dilettantistica che annualmente gestisce l'appalto per il servizio di assistenza ai bagnanti ed effettuazione corsi di nuoto/acqua gym presso gli impianti comunali. Oltre alle predette attività organizza corsi di educazione motoria durante il resto della stagione. Premesso che le suddette attività vengono eseguite solo nei confronti degli associati e che l'a.s.d. ha già provveduto ad adeguare lo statuto sociale e all'effettuazione dell'iscrizione presso il registro tenuto dal CONI, si chiede se la corresponsione di compensi/rimborsi spesa effettuata ai maestri di nuoto o di educazione motoria per le prestazioni di cui sopra possa beneficiare della "franchigia" pari a euro 7500,00. Il dubbio ci è sorto in relazione al requisito di "attività sportiva diretta", visto che la ns. associazione non partecipa a gare e/o campionati. E' possibile in tal senso avere anche dei riferimenti legislativi? Grazie. risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana - Campi Bisenzio (FI)
QUESITO N. 482 del 03/03/2010 – utente fiscosport n.2837 – prov.di BARI ...
Un' associazione sportiva dilettantistica in regime 398/91 può erogare premi partita e rimborsi forfettari ad atleti minorenni? Se si, tali premi e rimborsi devone essere considerati nella dichiarazione dei redditi del genitore? Se un genitore ha più figli, il limite dei 7500 euro deve intendersi per percipiente, a prescindere che siano poi dichiarati dal genitore che è unico! 2) Se marito e moglie (a carico), prestano la loro attività gratuita (dichiarata preventivamente) in un' associazione sportiva dilettantistica, il limite dei 7500 euro è sempre da intendersi per percipiente? risposta a cura della Dott.ssa Francesca Scendoni, Collaboratrice della Redazione Fiscosport - Porto San Giorgio (AP)