Riapplicazione del regime 398/91 con esercizio non solare
Una s.s.d. svolge la propria attività sportiva applicando come periodo d'imposta l'esercizio "sportivo" 01/07 - 30/06. Fino a qualche anno fa applicava il regime di cui alla legge 398/91, poi, a causa del superamento dei limiti di legge, è passata in regime ordinario. Ora, l'ultimo esercizio sociale dell'ente (01/07/2022 - 30/06/2023) si è chiuso con proventi di natura commerciale inferiori a € 400.000. A partire dal 01/07/2023, nuovo esercizio sociale, la s.s.d. può tornare ad applicare il regime 398 sia ai fini IRES (pochi dubbi in merito) che ai fini IVA? In caso di risposta affermativa, si vengono a creare ai fini IVA due periodi "tributari" all'interno del medesimo anno d'imposta alla stregua dell'ipotesi di fuoriuscita dal regime? Come va eventualmente compilata la Dichiarazione IVA avendo due gestioni diverse all'interno dello stesso anno solare? Viceversa, qual è il comportamento corretto da adottare ai fini IVA? Grazie
La Circolare del Notariato sulla riforma dello sport
Il Consiglio Nazionale del Notariato ha emanato un documento di studio sgli adeguamenti statutari richiesti ai sodalizi sportivi dalla riforma: una precisa analisi della norma, alcuni spunti interessanti e un paio di ipotesi coraggiose (forse troppo…)
Maestro di sci e lavoro sportivo
Alla luce del decreto correttivo bis, un maestro di sci regolarmente iscritto all'albo dei maestri aprendo partita iva in forfettario e fatturando a varie a.s.d., può essere considerato lavoratore sportivo e quindi beneficiare delle varie agevolazioni fiscali? Il dubbio sorge in quanto si tratta di professione ordinistica
Regime forfettario e partecipazione di controllo in una SRL con stessa attività economica
Il caso dell’istruttore titolare partita IVA che svolge attività all’interno della SSD partecipata è frequente. Sono numerose le società sportive dilettantistiche a ristretta base societaria, al cui interno i soci operavano sotto forma di collaboratori sportivi ex art. 67 TUIR; oggi, in alcuni casi tali soggetti stanno valutando se aprire la partita IVA e si interrogano circa l’applicabilità del regime forfetario. Qual è la posizione dell'Agenzia delle Entrate sul punto?
Instaurazione di co.co.co. sportiva
In materia di comunicazione dell'instaurazione dei rapporti di co.co.co. nell'ambito del lavoro sportivo le nuove norme prevedono che le a.s.d./s.s.d. debbano comunicare il rapporto instaurato entro il giorno 30 del mese successivo all'inizio del rapporto di lavoro, attraverso l'utilizzo della piattaforma presente sul RAS. Se si scegliesse la via tradizionale di comunicazione al INDL tale possibilità resta salva o occorre effettuare la comunicazione preventivamente? Grazie.
Definizione di lavoratore sportivo e mansioni
In una a.s.d. non tutti gli allenatori che di fatto seguono le varie squadre potrebbero essere tesserati con questa qualifica in quanto non hanno sostenuto i corsi abilitanti organizzati dalle varie federazioni. Pertanto può accadere per taluni tesserati che la qualifica del tesseramento quale atleta non coincida con l'attività effettivamente svolta quale allenatore. Sul piano strettamente contrattuale, la definizione di collaboratore individuata dalle sette categorie previste dal d.lgs 36/2021 fa riferimento all'attività sostanziale esercitata dal tesserato oppure vi deve essere corrispondenza tra attività esercitata e tesseramento risultante in Federazione? In taluni casi tra l'altro, pur risultando allenatori per una EPS, il titolo non è riconosciuto dalla federazione corrispondente. In questo caso, come nell'ipotesi sopra esposta, l'allenatore eserciterebbe un'attività di allenatore pur non potendo essere tesserato come tale per cui si ripropone il medesimo problema
Istruttore/allenatore senza tessera Federazione
Un istruttore/allenatore che svolge tale mansione, ma che non ha ancora acquisito una tessera di istruttore/allenatore rilasciata dalla propria Federazione (FIP), previo tesseramento nella società (atleta o dirigente) può comunque essere inserito come lavoratore sportivo co.co.co.?
Lavoratore sportivo e volontariato
In riferimento alla nuova riforma dello sport e vista la possibilità di erogare rimborsi ai volontari per un massimo di 150 euro, si chiede se un volontario possa essere retribuito anche come lavoratore sportivo. Es. il socio quando pulisce la sede, accompagna i bambini alle gare sportivi ecc. si configura come volontario e riceve un rimborso forfettario, mentre quando effettua un lavoro sportivo tipo l'istruttore riceve un compenso sportivo che concorre a formare reddito: è compatibile? Grazie
Sui rimborsi spese ai volontari
La definizione della figura del volontario e il rimborso delle spese negli enti del Terzo settore e nell’ambito sportivo: piccole ma sostanziali differenze
Rimborsi spese per trasferta: le regole per i professionisti
Dopo l'analisi del trattamento dei rimborsi spese di trasferta per i volontari da un lato e i lavoratori, inquadrati con contratto subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa, dall'altro, nell'approfondimento che segue si esaminano le regole dei rimborsi spese in caso di lavoratori sportivi in possesso di partita IVA