Giurisprudenza

RESPONSABILITA’ CIVILE NELLO SPORT – Responsabilità dell’organizzatore di un evento, del giudice arbitro e...

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Il tema della responsabilità civile dell’organizzatore di un evento sportivo ed in particolare di una gara di discesa libera di sci è stato esaminato dalla Suprema Corte nella sentenza 28.02.2000 n.2220.

RESPONSABILITA’ CIVILE NELLO SPORT – ORGANIZZATORE DI UN EVENTO SPORTIVO – Responsabilità della società...

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La responsabilità per la cattiva manutenzione del campo di tennis è stato il tema affrontato dalla sentenza della Cassazione, che si segnala.

MASSAGGIATORE SPORTIVO REGIONALE – Illegittimità costituzionale dell’art. 34 Legge della Regione Liguria 5 febbraio...

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La recente sentenza della Corte Costituzione si segnala perchè con essa è stato dichiarato incostituzionale l'art. 34 della L.R. Liguria 5.02.2002 n.6, con la quale era stato istituita una nuova figura professionale, del "massaggiatore sportivo regionale". Nella motivazione la Corte ha ribadito che " la potestà legislativa regionale nella materia concorrente delle professioni deve rispettare il principio secondo cui l'individuazione delle figure professionali, con i relativi profili e titoli abilitanti, è riservata, per il suo carattere necessariamente unitario, allo Stato, rientrando nella competenza delle Regioni la disciplina di quegli aspetti che presentano uno specifico collegamento con la realtà regionale... ". Sulla base di tale principio, quindi, ha ritenuto che

RESPONSABILITA’ CIVILE NELLO SPORT – PRECETTORI E MAESTRI – Responsabilità dell’insegnante di educazione fisica...

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Con la sentenza 14.10.2003 n.15321 che si segnala, la Suprema Corte – confermando la decisione dei primi due gradi di giudizio - si è pronunciata sulla responsabilità dell’insegnante ai sensi dell’art.2048 c.c., per i danni sofferti da un allievo durante una partita di pallamano, che si svolgeva nell'ora di educazione fisica, tra due squadre formate da alunni appartenenti a due diverse sezioni della terza classe.

RESPONSABILITA’ PENALE – REATO DI LESIONI PERSONALI – Applicabilità dell’esimente del consenso dell’avente diritto...

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Con la sentenza che si segnala, la Suprema Corte di Cassazione si è espressa in ordine alla possibilità di escludere il reato di lesioni personali per l'operare dell'esimente del consenso dell'avente diritto ovvero di altra causa di giustificazione non codificata, con riferimento alle lesioni procurate all'avversario da un calciatore, nel corso di una partita, ma a gioco fermo.

RESPONSABILITÀ CIVILE – ATTIVITÀ PERICOLOSA – Gioco del calcio – Corte di...

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Con la sentenza 19.01.2007 n.1197 che si segnala, la Suprema Corte si è pronunciata sulla natura del gioco del calcio, escludendo espressamente che si tratti di attività pericolosa

RESPONSABILITA’ CIVILE – ATTIVITA’ PERICOLOSA – Attività innocua – Cassazione civile III sez., 02.12.1997...

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Con la sentenza 02.12.1997 n.12193 che si evidenzia, la Corte di Cassazione Sezione si è pronunciata sulla diversa rilevanza della natura dell'attività (pericolosa o innocua), ai fini della responsabilità ex art.2050 c.c. ovvero 2043 c.c. In particolare, la Suprema Corte ha enunciato il principio per cui < Per "attività pericolose", agli effetti di cui all'art. 2050 c.c., devono intendersi quelle così qualificate da specifiche norme destinate a prevenire sinistri e a tutelare l'incolumità pubblica, ovvero quelle per le quali la pericolosità trova riscontro nella natura delle cose e dei mezzi adoperati, mentre non possono considerarsi tali le attività nelle quali la pericolosità insorga per fatti estranei (in applicazione del suddetto principio la Cassazione ha confermato la decisione della Corte territoriale che escludeva il carattere pericoloso di una sauna gestita all'interno di un centro di benessere).> D i seguito si riporta il testo della sentenza in parola.

Responsabilità civile: la responsabilità da custodia del gestore di palestra (Cassazione civile Sentenza, Sez....

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Per le conseguenze sofferte da un cliente/associato nel corso dell'utilizzazione di un apparecchio predisposto all'attività fisica è responsabile il gestore della palestra. Il membro dell'associazione sportiva che gestisce una strtuttura destinata all'esercizio fisico è legittimato ad agire per il risarcimento del danno (biologico, fisico, e morale) subito a causa di un infortunio dovuto al difettoso funzionamento di un attrezzo collocato all'interno della palestra. Questa in sintesi la massima espressa dalla Suprema Corte in una recente sentenza (Cassazione civile Sentenza, Sez. III, 17/01/2008, n. 858), con la quale sono stati confermati i principi predominanti in tema di responsabilità da custodia.

Rassegna Normativa : la sentenza n. 612/2006 – Corte Suprema di Cassazione –...

SENTENZA n. 612/2006, depositata il 13/1/2006, sul ricorso proposto dal CIRCOLO RICREATIVO ... ricorrente contro il Ministero delle Finanze, Agenzia delle Entrate ... avverso la sentenza n. 58/01 della commissione tributaria regionale di Firenze

LA RESPONSABILITA’ CIVILE NELLO SPORT: pubblichiamo in allegato una sentenza della Cassazione

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La Cassazione ha affermato il principio secondo cui "l'attività agonistica implica l'accettazione del rischio ad essa inerente da parte di coloro che vi partecipano, intendendosi per tali non solo gli atleti in gara ma tutti quelli (come gli arbitri, i guardalinee, i guardaporte, i meccanici, i tecnici, ecc.) che sono posti al centro o ai limiti del campo di gara, per compiere una funzione indispensabile allo svolgimento della competizione, assicurandone il buon andamento, il rispetto delle regole, la correttezza dei comportamenti e la trasparenza dei risultati. Sicché, i danni da essi eventualmente sofferti ad opera di un competitore, rientranti nell'alea normale, ricadono sugli stessi ed è sufficiente che gli organizzatori, al fine di sottrarsi ad ogni responsabilità, abbiano predisposto le normali cautele atte a contenere il rischio nei limiti confacenti alla specifica attività sportiva, nel rispetto di eventuali regolamenti sportivi". In allegato la citata sentenza n. 20908/05:

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Adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili: sono obbligate anche le ASD?

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