TURRI Mauro
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31 AGOSTO 2009: PROVIAMO A SPENDERE QUALCHE SOLDO COMUNITARIO
AZIONE PREPARATORIA NEL SETTORE DELLO SPORT BANDO COMUNITARIO EAC/21/2009.
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QUESITO N. 428 del 21/03/2009 – utente fiscosport n.6977 – prov.di FIRENZE
Faccio parte di una associazione sportiva dilettantistica che ha in gestione alcune strutture comunali per le quali riceve un contributo sulle spese di gestione che puntualmente fatturiamo con iva. La vecchia convenzione è scaduta e nel nuovo accordo è previsto che l'associazione che gestisce gli impianti, debba riscuotere anche i corrispettivi dovuti dalle altre società che utilizzano gli spazi nelle strutture oggetto della convenzione. La mia domanda è la seguente: per questi corrispettivi l'associazione deve emettere fattura alle altre società che usufruiscono degli impianti? Ed inoltre.....i corrispettivi relativi sono da considerarsi di carattere commerciale (e quindi sono riconducibili al limite di max 250.000 euro) oppure sono istituzionali? Grazie per la vs. risposta. risposta a cura del Dott. Mauro Turri, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Milano
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QUESITO N. 408 del 10/12/2008 – utente fiscosport n.2837 – prov.di BARI
Nel caso di furto di tutta la documentazione amministrativa di un' associazione sportiva dilettantistica, relativa ad alcuni anni, regolarmente denunciata ai Carabinieri, cosa succede di fronte al fisco? risposta a cura del Dott. Mauro Turri, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Milano
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QUESITO N. 407 del 10/12/2008 – utente fiscosport n.431 – prov.di ROMA
I contributi pubblici ricevuti dalle associazioni non costituiscono reddito imponibile. E' tuttavia possibile portare in detrazione sul quadro N, le eventuali ritenute d'acconto subite su detti contributi? risposta a cura del Dott. Mauro Turri, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Milano
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QUESITO N. 411 del 15/12/2008 – utente fiscosport n.6945 – prov.di BARI
Siamo una Società Sportiva Dilettantistica a r.l., regolarmente affiliata alla FIPCF, che ha optato per la L. n. 398/91. Nell’ambito della nostra attività istituzionale dilettantistica stiamo per iniziare la pubblicazione di un periodico, regolarmente registrato al tribunale competente, che sarà distribuito inizialmente gratuitamente e successivamente venduto a soci e non soci. La maggiore fonte di sostentamento per la realizzazione del periodico sarà rappresentata dai contributi pubblicitari di aziende private, nei confronti delle quali emetteremo regolare fattura con Iva al 20%. La domanda è: “I predetti contributi pubblicitari chiesti ed ottenuti esclusivamente per la pubblicazione del “periodico istituzionale” saranno assoggetti a tassazione agevolata come previsto dalla L. n. 398/91 sia per quanto riguarda i redditi (coefficiente del 3%) e sia per quanto riguarda l’Iva (versamento del 50%)”? Infinite grazie per il Vostro apporto ad un mondo, quale quello del dilettantismo che prima di voi era completamente oscuro ed abbandonato a se stesso. risposta a cura del Dott. Mauro Turri - Collaboratore della Redazione Fiscosport - Milano
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ONLUS: EROGAZIONI LIBERALI, a cura del Dott. Mauro Turri, Collaboratore della Redazione Fiscosport – Milano
L'Agenzia delle Entrate è intervenuta con la R.M del 24.10.2008 n. 401/E sul tema della deducibilità delle erogazioni liberali, da parte delle imprese, a favore degli enti non commerciali e segnatamente delle ONLUS. La risoluzione ripropone, confermandolo, il concetto di beneficenza espresso nella R.M 292/E del 9 settembre 2002.
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IL BILANCIO DEGLI ENTI NON PROFIT: QUALI REGOLE E QUALI SCHEMI a cura del Dott. Mauro Turri, Collaboratore della Redazione Fiscosport – Milano
Le linee guida e gli schemi di bilancio presentati dall’Agenzia per il Terzo settore rappresentano un punto di partenza per la definizione di un quadro sistematico per il bilancio degli enti non commerciali. A poche settimane dalla presentazione e in prospettiva di un lavoro organico facciamo un breve punto della situazione.
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IL CONTROLLO DEI REVISORI NELLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE a cura del Dott. Mauro Turri, Collaboratore della Redazione Fiscosport – Milano
L’istituto della revisione contabile costituisce per le aziende non profit una forma di controllo volontaria. Il codice civile non prevede per gli enti non profit un organo collegiale con funzioni di controllo, e tanto meno ne disciplina le norme di comportamento. La mancanza di regole codificate, comunemente accettate e costantemente aggiornate su chi e come debba essere effettuato il controllo dei conti, rende complesso tale lavoro. Non si riscontrano criteri di valutazione delle poste di bilancio né la forma ed il contenuto degli schemi da seguire. L’assenza dell’obbligo tuttavia non vincola la possibilità che lo statuto sociale preveda l’organo di controllo . Nel qual caso è necessario oltre ad essere consapevoli delle responsabilità gravanti in relazione all'incarico assunto, svolgere, proprio per tali ragioni, l’attività di controllo mediante verifiche periodiche (di norma trimestrali), oltre alla revisione del rendiconto gestionale predisposto dal Consiglio Direttivo.
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IMPOSTA STRAORDINARIA SULLE IMBARCAZIONI DA DIPORTO: art. 8, comma 1, D.L. n. 384/1992 – Cassazione Civ., Sez. Trib., 10/03/2008, n. 6314
Le associazioni sportive sono escluse dal novero dei soggetti passivi dell'imposta straordinaria.
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GLI ACQUISTI INTRACOMUNITARI DEGLI ENTI NON COMMERCIALI a cura del Dott. Mauro Turri, Collaboratore della Redazione Fiscosport – Milano
Gli enti non commerciali, tra i quali le associazioni sportive dilettantistiche, nell’ambito delle loro attività possono acquistare beni da operatori residenti in paesi appartenenti alla Comunità economica Europea. Il ricorrere a fornitori comunitari ha sempre una sua motivazione di natura economico-commerciale che tuttavia implica il rispetto di una specifica normativa ai fini IVA e l’adempimento di determinate formalità. Gli acquisti possono avvenire nell’ambito delle attività istituzionali ma anche nell’ambito delle attività commerciali eventualmente svolte.
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