Biancamaria STIVANELLO

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Avvocato cassazionista con studio in Padova dal 1994.
Si occupa di diritto e fiscalità dello sport dilettantistico e del Terzo Settore, prestando attività di consulenza e assistenza, in sede stragiudiziale e giudiziale.
Svolge attività di formazione per quadri e dirigenti di associazioni e società sportive dilettantistiche e di enti non profit nell’ambito degli Enti di Promozione Sportiva, degli Enti di Promozione Sociale e di alcuni progetti ed eventi della Scuola dello Sport del CONI.
Pubblicista e Direttore di PQM notiziario della Camera Civile degli Avvocati di Padova “Alberto Trabucchi”.
Dal 2019 socio e componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
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Misure di contenimento anti-COVID19: Linee guida o protocollo regionale?
A quali regole si deve fare riferimento qualora il protocollo regionale differisca dalle linee guida del Governo? Si prenda come esempio il gioco del calcetto, per il quale le linee guida dicono che non possibile in quanto non è rispettata la distanza di un metro mentre in alcune regioni è stato concesso di poterlo svolgere.
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Nuovo Testo Unico di riforma dello sport – Commento alla prima bozza
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Indennità Collaboratori sportivi – Risposta al Quesito dell’Utente n. 24728
Si richiedere un parere in merito all'indennità per i collaboratori sportivi erogata da Sport e Salute con specifico riguardo ai seguenti casì pratici: Esempio 1: L’atleta ha firmato un contratto annuo di € 1.500,00 a titolo di RIMBORSO annuo suddiviso in 12 rate per l'attività sportiva prestata a favore della ASD la quale ha versato nel mese di Gennaio e Febbraio i primi due rimborsi per € 125,00 cad. uno = totale € 250,00. L'atleta ha percepito € 1.800,00 di indennità erogata da sport e salute. In teoria la ASD dovrebbe versare all'atleta gli ulteriori 125 euro per i restanti mesi da giugno alla scadenza del contratto anche se l'atleta andrebbe a percepire in totale più di quanto avrebbe percepito senza l'indennità. Esempio 2: L’atleta ha firmato un contratto annuo di € 6.500,00 a titolo di RIMBORSO annuo suddiviso in 12 rate per l'attività sportiva prestata a favore della ASD la quale ha versato nel mese di Gennaio e Febbraio i primi due rimborsi per € 541,60 cad. uno totale € 1.083,20. L'atleta ha percepito € 1.800,00 di indennità erogata da Sport e Salute. In teoria la ASD dovrebbe versare all'atleta gli ulteriori 541 euro per i restanti mesi da giugno alla scadenza del contratto e non anche la sola differenza tra i 6.500 annui previsti e quanto già percepito sia a titolo di rimborsi che a titolo di indennità?
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È possibile in questo momento riaprire l’attività di somministrazione per i soli soci in circoli APS? – Risposta al Quesito dell’Utente n. 23375
La riapertura delle attività di somministrazione consentita dalle ordinanze regionali può essere riferita anche alle attività di somministrazione riservate ai soli soci esercitate in diverse Associazioni di Promozione Sociale? Come eventualmente deve essere considerato e interpretato la sospensione ancora dettata dal DPCM 17 maggio per i Centri culturali e sociali?
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Assemblee prorogate al 31 ottobre (e più tempo per la rendicontazione del 5 per mille)
Le novità in arrivo dalla conversione in legge del Decreto Cura Italia
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Lezioni e corsi on line: quali possono essere le problematiche – Risposta al Quesito dell’Utente n. 23240
Nel periodo di emergenza che stiamo vivendo le associazioni sportive e le società sportive si devono riorganizzare utilizzando anche le innovazioni tecnologiche. Il quesito giunto in redazione è il seguente: Una s.s.d. affiliata a un ente sportivo (nella fattispecie ASI) può organizzare i propri corsi di fitness, che prima venivano fatti all'interno dell'impianto sportivo, anche on line (a pagamento e quindi anche per i non tesserati)? In caso affermativo quali possono essere le problematiche (quali per esempio il caso di infortunio e l'obbligatorietà del certificato medico) e quali le azioni da compiere per non incorrere in problematiche legali e penali?
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EMERGENZA CORONAVIRUS: OBBLIGHI, PRESCRIZIONI E RACCOMANDAZIONI PER LE ATTIVITA’ SPORTIVE
L’ultimo provvedimento adottato dal Governo - D.P.C.M. 4.3.2020 pubblicato in pari data nella Gazzetta Ufficiale - introduce una serie di obblighi e prescrizioni per le attività sportive valide per tutto il territorio nazionale, che vanno in parte a sostituire quanto previsto dal D.P.C.M. del 1 marzo e - nelle c.d. zone rosse e gialle - a cumularsi con le pregresse prescrizioni di detto provvedimento. Il susseguirsi delle norme legate all’evolversi dell’emergenza epidemiologica genera inevitabilmente dubbi interpretativi in ordine alla concreta applicazione delle disposizioni caratterizzate da una situazione di urgenza e di eccezionalità anche a fronte dell’eterogeneità delle situazioni che i sodalizi sportivi si trovano ad affrontare nella gestione e nella programmazione delle attività. Proviamo dunque a fare un po’ di chiarezza, nei limiti che derivano da una prima lettura del provvedimento e in attesa di ulteriori chiarimenti e precisazioni.
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ASSEMBLEE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS: che fare?
Si avvicina per molti sodalizi sportivi e ricreativi il termine del 30 aprile, generalmente previsto dagli statuti per la convocazione dell’assemblea annuale di approvazione del rendiconto chiuso al 31 dicembre 2019 (per le associazioni con esercizio solare dal 1 gennaio al 31 dicembre). A fronte dell'emergenza in corso, del divieto di riunione e dei rinvii disposti dal Decreto Cura Italia per alcuni adempimenti assembleari, proviamo a fare un po' di chiarezza.
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EMERGENZA CORONAVIRUS: Obblighi, prescrizioni e raccomandazioni per le attività sportive – Aggiornamento al 12 marzo
Entra in vigore oggi, 12 marzo, l'ultimo provvedimento restrittivo adottato dal Governo - il d.c.p.m. 11.3.2020 - che riguarda la chiusura in tutta Italia di bar, ristoranti e attività commerciali non essenziali fino al 25 marzo. E se l'uniformità territoriale contribuisce a superare difficoltà interpretative, cerchiamo qui di contribuire a una maggiore chiarezza quanto agli specifici e in parte nuovi provvedimenti per le attività sportive.
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Quale è la documentazione OBBLIGATORIA (e quella facoltativa) da esibire in caso di ACCERTAMENTO FISCALE? (A margine del Quesito dell’Utente n. 23057)
Un gentile Lettore chiede quali siano i documenti che una a.s.d. con solo Codice Fiscale debba tenere sempre disponibili in previsione di una possibile visita di verificatori, siano essi dell'agenzia delle entrate, della finanza, della SIAE. Il quesito ci permette di ripercorrere uno a uno non solo i documenti che è bene avere a disposizione ma anche i necessari requisiti per una difesa efficace.
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Le più importanti scadenze fiscali entro il 20 agosto 2025
Di seguito gli adempimenti più importanti con scadenza entro il 20 agosto 2025. Altre scadenze sul sito dell'Agenzia delle Entrate: in particolare per le associazioni senza Partita IVA (categoria G) e per le associazioni con Partita IVA (categoria E)