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Newsletter > edizione : 21/2012
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L’AGENZIA DELLE ENTRATE FORNISCE CHIARIMENTI IN MERITO AL MODELLO EAS E ALL’APPLICABILITA’ DELLA REMISSIONE IN BONIS – A cura della Redazione di Fiscosport
Con la Risoluzione 110/E del 12 dicembre scorso l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito all'applicabilità dell'istituto della remissione in bonis sia per gli enti che non abbiano provveduto ad inviare il Modello EAS, sia per quell i che lo abbiano inviato oltre i termini previsti.
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LA DEFIBRILLAZIONE E IL PRIMO SOCCORSO – A cura di Valentino Borrelli, Docente di Ed. Fisica in Pesaro e Professore a contratto presso la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università “CARLO BO” di Urbino
Nelle settimane precedenti e succ essive al l'approvazione del c.d. Decreto Balduzzi si è fatto un g r an parlare della norma (art. 7, comma 11 ) che , quando verrà emanato il provvedimento di attuazione, impo rrebbe a lle società sportive professionistiche e dilettantistiche di dotarsi di defibrillatori e di altri strumenti salvavita. D ella questione si è occupato più volte anche Fiscosport (da ultimo nella Ne wsletter 20/2012 ) , che l'ha affrontata, come è ovvio, sotto il profilo normativo, analizzandone gli obblighi a carico dei so dalizi sportivi , la cui inosservanza potrà essere fonte di responsabilità. La preoccupazione con cui è stato gener almente accolto il provvedimento da parte delle a.s.d. e delle società sportive dovrebbe tuttavia mitigarsi nella considerazione che il tema esula dall'ambito specifico degli "adempimenti" per rientrare in quello ben più ampio di "salute" , anzi della possibilità di scongiurare un decesso. Per questo motivo abbiamo deciso di abbandonare per un momento il tag lio "fiscosportivo" della nostra Rivista, e di dare spazio a un docente di corsi in primo soccorso, affinchè il tema degli interventi "salva-vita" venga affrontato in un orizzonte più ampio che comprenda anche le modalità di utilizzo di un defibrillatore. Diamo quindi con piacere la parola al prof. Borrelli, che ringraziamo della collaborazione e soprattutto della entusiastica partecipazione.
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L’ISTAT RISPONDE IN MERITO ALLE COLLABORAZIONI SPORTIVE
I collaboratori sportivi (atleti, allenatori, istruttori, giudici di gara) che percepiscono rimborsi e compensi nell’esercizio diretto dell’attività sportiva dilettantistica non devono essere considerati ai fini della risposta al quesito 17.1 (dove si chiede di indicare il numero di lavoratori retribuiti, suddividendoli per tipo di contratto). Questo è quanto si legge nelle pagine delle FAQ pubblicate sul sito dell'ISTAT. La risposta dell’Istat, alquanto opportuna, va ad integrare quanto pubblicato nella Newsletter n. 18/2012 , in cui avevamo scritto – in riferimento al quesito 17.1 - che “Si ritiene che sia i collaboratori sportivi, che i collaboratori amministrativo-gestionali vadano inseriti nel punto 3 (vale a dire tra i lavoratori con contratto di collaborazione) - per esclusione - in quanto non è previsto un apposito campo loro dedicato, non potendoli inserire né tra i volontari, né tra i dipendenti.” * Patrizia Sideri, Dottore Commerc i alista e Revisore contabile i n Siena
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IL CENSIMENTO: UN’OCCASIONE DA COGLIERE
Ne lle scorse Newsletter di Fiscosport si è cercato di fornire un supporto agli enti sportivi per la compilazione del censimento previsto per gli enti non profit - la cui scadenza , lo ricordiamo, è prevista per il prossimo 20 dicembre - . In questo numero desideriamo offrire a i nostri lettori alcune riflessioni tese a interpretare il censimento quale opportunità per verificare, ed eventualmente migliorare, il proprio assetto amministrativo e organizzativo. * Patrizia Sideri, Dottore Commercialista e Revisore contabile in Siena
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Quesito N. 6 78 del 25/11/2012 – utente fiscosport n. 16333 – prov. di CREMONA
Buongiorno, siamo una A.S.D. affiliata allo C.S.E.N. Provinciale di Cremona, che pratica danza sportiva.Vorremmo sottoporre il problema, comune a tutte le associazioni con cui ci siamo confrontati, delle dimissioni dei soci. Quando una persona decide di non partecipare più alla vita della associazione, non si vede più e punto.Durante i controlli da parte della Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza questo comportamento viene sempre più malvisto, in considerazione del fatto che se una persona "non dà le dimissioni" significa che non si sentiva "socio".Ci chiedevamo se fosse possibile, all'inizio di ogni anno sportivo, quando si procede alla affiliazione della associazione allo Csen, fare iscrivere nuovamente ogni socio all'"anno sportivo 2012/2013", sottoscrivendo l'impegno a rinnovare la propria adesione all'inizio di ogni anno sportivo successivo. In mancanza di un rinnovo di adesione il socio si considererebbe decaduto.Ci pare che in pratica in ogni sport funzioni così....Anche se poi forse potrebbero dire che l'associazione richiesta dal socio è temporanea. R isposta a cura di Barbara Agostinis *, Collaboratrice della Redazione di Fiscosport
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Quesito N. 677 del 23/ 11 /2012 – utente fiscosport n. 5469 – prov. di FORLI’
Una Associazione sportiva dilettantistica ricadente nel regime l. 398 deve pagare il bollo di € 14,00 da applicare sulle domande indirizzate al Comune per ottenere la disponibilità delle palestre o eventuali contributi per l'attività istituzionale? Risposta a cura di Biancamaria Stivanello *, Collaborat rice di Fiscosport
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Adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili: sono obbligate anche le ASD?
Il legislatore ha introdotto, tra il 2019 e il 2022, un nuovo obbligo per tutti gli operatori economici: l’adozione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili. Il presente intervento ha l’obiettivo di svolgere una disamina circa il presupposto soggettivo, ovvero perimetrare gli enti che devono sottostare al nuovo adempimento; seguiranno interventi specifici per chiarire in cosa consistano, rispettivamente, gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili e quali azioni debbano adottare gli amministratori per dotarsi di un assetto “adeguato”