Alla fine è arrivata la tanto sospirata proroga per gli adeguamenti statutari di Onlus, Odv e Aps: la nuova data per gli adeguamenti statutari è stata fissata al 30 giugno 2020.
Probabilmente si è ritenuto congruo il termine in funzione della prossima entrata in funzione del RUNTS (Registro Unico nazionale del Terzo settore) prospettato dal gestore incaricato.
Chi scrive è del parere che, prescindendo dall’indubbia efficienza del gestore incaricato, operativamente è possibile che si verifichino non pochi intoppi al momento del “travaso” dei dati dai vari registri regionali delle Odv e Aps al RUNTS, non fosse altro per il fatto che il nuovo “contenitore” prevederà dati che non sono rinvenibili, allo stato attuale, nei registri tenuti dalle regioni e dalle province autonome. Occorrerà perciò un periodo di assestamento per avere l’assetto ottimale del Registro Unico e avremo modo di commentare tale periodo.
L’altro problema per l’avvio definitivo di tutta la riforma è costituito dal parere che la Commissione europea dovrà fornire in merito alla questione “aiuti di Stato” che potrebbe comportare ulteriori modifiche legislative, qualora fosse ravvisato il caso.
Nel frattempo, da fonti giornalistiche (Valentina Melis – Il Sole-24Ore del 16/04/2019), abbiamo appreso che la richiesta di parere non è ancora stata inviata alla Commissione europea. La qual cosa è confermata dall'articolo di Stefano Arduini su Vita.it. Il sottosegretario Claudio Durigon con delega al Terzo Settore, ha risposto due giorni fa (23/07) che le ragioni del ritardo «sono prettamente amministrative e vanno addebitate a un’amministrazione oggettivamente lenta e fragile».
Risposta di cui prendiamo nota ma che lascia francamente alquanto perplessi sia per la tempistica (il governo di cui fa parte si è insediato da più di un anno) sia perché appare alquanto inverosimile che gli uffici preposti non siano stati in grado di scrivere una relazione tecnica da inviare alla Commissione europea: significherebbe che lo stesso esecutivo a cui è stata delegata la legiferazione della materia non è in grado di comprenderne il senso e il fine.
Stando così le cose, da Bruxelles sarà ben difficile che arrivi un qualsivoglia parere se prima non sarà incardinato il procedimento di richiesta.
Il comma 4-bis, dell’articolo 43, d.l. n. 39/2019 nella sua versione definitivamente approvata dal Parlamento, riporta una formulazione assai curiosa poiché, riferendosi all’art. 101, comma 2, del d.lgs. 117/17, dispone che anche le bande musicali e le imprese sociali possano adeguare i propri statuti entro il prossimo 30 giugno 2020.
Il fatto è che né le bande musicali né le imprese sociali sono citate nel d.lgs. 117/17.
Le imprese sociali infatti hanno un loro decreto legislativo di riforma (d.lgs. 112/17) che disponeva (cfr. art. 17) che gli statuti si dovessero adeguare entro lo scorso 20 gennaio 2019.
Le bande musicali, per poter essere annoverate nel d.lgs. 117/17, dovrebbero essere costituite come Odv, Aps o Onlus, diversamente dovrebbero attendere l'entrata in vigore del Runts e poi chiedere la loro iscrizione, sempreché ne ricorrano i presupposti.
E quindi, cosa fare ora?
È semplice e pure intuitivo.
Le Odv e le Aps che avevano già messo in calendario e avviato il processo di adeguamento statutario possono continuare a mantenere la stessa tabella di marcia.
Chi invece non avesse ancora fatto nulla, deve attivarsi e procedere all’adeguamento perché la scadenza prorogata è comunque assai vicina.
Per le Onlus, tenendo conto che il regime fiscale cesserà a partire dal periodo di imposta successivo all’autorizzazione della Commissione europea e comunque non prima del periodo di imposta successivo all’operatività del Runts, il termine si sposta ulteriormente.
Per le Odv e le Aps invece i termini sono più stretti legati invece alla trasmigrazione dei dati nel Runts.
Questa è peraltro l’interpretazione che ha fornito il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con la circolare n. 13 del 31/05/2019.