Stefano ANDREANI

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Dottore commercialista specializzato in procedure concorsuali e associazioni sportive, compreso il relativo contenzioso tributario.
Consulente della Scuola dello Sport presso il CONI della Toscana.
Autore di numerosi articoli in materia di associazioni e società sportive, docente in corsi, seminari e giornate di studio organizzate fra altri da CONI, Federazioni ed Enti di promozione sportiva, Fondazione nazionale dei commercialisti, Ordini locali dei commercialisti.
È componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
articolo riservato agli abbonati
QUESITO N. 255 del 10/1/2007 – utente fiscosport n. 5273 – prov.di TREVISO
Associazione sportiva con sola attività istituzionale. 1. I professionisti che fanno fattura a tale associazione, anche in mancanza di Partita IVA, devono emettere fattura con ritenuta? 2. In presenza di soli rimborsi spese inferiori ai 7500 euro è obbligatoria la presentazione del 770. Grazie e saluti. risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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CIRCOLARE CONI SULL’ENPALS: UNA PRESA DI POSIZIONE IN VISTA DELLA SCADENZA DEL 16 GENNAIO 2007
In vista della scadenza del 16 gennaio 2007 per la regolarizzazione delle posizioni debitorie nei confronti dell'Enpals (scadenza prorogata con messaggio ENPALS n. 3 del 16 ottobre 2006) ed in attesa di un pronunciamento ufficiale dell'Ente previdenziale, il CONI - Coor.to Attività Politiche e Istituzionali ha emanato una circolare, la prot. 0510 del 19 dicembre 2006 indirizzata alle Fsn/Dsa/Eps nonchè ai C.R. e C.P. CONI nella quale viene ribadita la posizione del Comitato Olimpico, in linea con quella della nostra testata, circa il non assoggettamento a contribuzione previdenziale per i compensi sportivi percepiti nell'esercizio diretto di attività sportiva dilettantistica. Rimangono, in realtà, da definire alcune questioni aperte con l'Enpals, per le quali si resta in attesa di chiarimenti (o di una nuova proroga del termine di scadenza). Come richiesto dal CONI, si provvede a dare la massima diffusione della predetta circolare (allegata in pdf alle presente news). Gli esperti Fiscosport terranno informati gli utenti con un apposito approfondimento nella prossima newsletter (n. 2/2007 del 11/1/2007), rinviando fin d'ora all'articolo a firma del Dott. Giuliano Sinibaldi, riportato nella newsletter n. 43/2006, inviata a tutti gli utenti e disponibile nelle Novità (home page del sito www.fiscosport.it ). L'utente registrato al sito www.fiscosport.it può anche accedere all'archivio attraverso la RUBRICA "News", cliccando sulle n. 34 e 35 del 2006.
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LA SRL SPORTIVA: adempimenti civilistici e fiscali relazione del Dott. Stefano Andreani al convegno nazionale Fiscosport di Alassio (15/10/2006)
Aspetti Problematici: a) La detassazone dei corrispettivi specifici b) L'intrasferibilità delle quote Adempimenti Civilistici e Fiscali: c) Gli adempimenti civilistici d) Gli adempimenti fiscali Nelle prime due parti di questa breve relazione si darà conto di due dei più rilevanti aspetti problematici della disciplina fiscale delle società sportive dilettantistiche, la detassazione dei corrispettivi e l'intrasferibilità delle quote. Nella altre due parti ne verranno sommariamente ricordati gli adempimenti civilistici e fiscali, raffrontandoli con quelli stabiliti per le associazioni. a) La detassazone dei corrispettivi specifici 1) Le norme di riferimento Per le associazioni sportive l’art. 148 (già art. 111), III comma, del T.U.I.R., a condizione che siano rispettate una serie (ormai ben nota) di condizioni statutarie, fa rientrare nell’area istituzionale e non commerciale (e quindi esclude da tassazione i corrispettivi specifici pagati dagli utilizzatori), l’attività svolta nei confronti:
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È tutt’ora in vigore l’obbligo assicurativo per gli sportivi dilettanti
C’è stata un po’ di confusione sull’argomento, con l’entrata in vigore del D.L. 30/6/05 n. 115 e dopo alcuni commenti non molto chiari apparsi sulla stampa specializzata, ci pare quindi opportuno sottolinearlo chiaramente: E' tutt’ora in vigore l’obbligo assicurativo per gli sportivi dilettanti stabilito dall’art. 51 della Finanziaria 2003. Non è più in esclusiva con la Sportass , ma l’obbligo è stato ribadito con sufficiente chiarezza (anche se non è ben chiaro quali siano le sanzioni per chi non vi adempia); raccomandiamo quindi la massima attenzione. a cura del dott. Stefano Andreani - Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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LA DISCIPLINA IVA DELLE LOCAZIONI E LE CESSIONI DI STRUTTURE SPORTIVE DOPO IL DECRETO BERSANI: SONO TANTI I DUBBI INTERPRETATIVI a cura del Dott. Stefano Andreani e del Dott. Luca Corvi
Il D.L. 223/2006, conv. in Legge 248/2006 (c.d. Decreto Bersani) ha, fra mille altre disposizioni, modificato in maniera rilevante il regime IVA delle cessioni e locazioni degli immobili strumentali. Nel presente articolo affrontiamo la questione delle locazioni e cessioni degli immobili strumentali (palestre. piscine, ecc.) alle associazioni e società sportive, argomento che riteniamo di rilevante interesse. La prima circolare sull'argomento (Circ. 4/8/2006 n. 2006) non fornisce alcun chiarimento sulla particolare fattispecie di cui ci occuperemo, non ci resta quindi che tentare un'interpretazione logico-letterale, che quindi va considerata un primo tentativo di lettura della norma e non certo una guida all'applicazione corretta della stessa.Esaminiamo per prime le locazioni, argomento che sicuramente interessa una platea più vasta, e successivamente le cessioni, alle quali peraltro si applica una disciplina molto simile
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FISCOSPORT FLASH: l’ENPALS fornisce precisazioni …
13 luglio 2006: l'ENPALS fornisce precisazioni ... in ordine alla regolarizzazione degli adempimenti di cui alle circolari nn. 7 e 8 del 30 marzo 2006 relativi ai Direttori tecnici, Massaggiatori ed istruttori presso organismi sportivi dilettantistici.
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Contribuzione ENPALS e prestazioni sportive dilettantistiche: l’occasione per un attento riesame dei rapporti con i collaboratori delle società e delle associazioni sportive dilettantistiche
Le recenti circolari ENPALS n. 7 e 8 del 30/3/06, emesse a seguito dell'emanazione del Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 15/3/05, e soprattutto le verifiche ispettive che da tali circolari sono originate, stanno creando grande preoccupazione a tutto il mondo dello sport dilettantistico. Tale questione deve essere correttamente affrontata su due piani ben diversi . In primo luogo l'interpretazione logico-giuridica delle norme e delle circolari. Al di là della dovuta prudenza, dall’analisi della normativa non si vede né come possano essere assoggettati a obbligo contributivo le indennità, i rimborsi e i compensi "sportivi" di cui all'art. 67, 1° comma, lettera "m" del TUIR. né, peraltro, quale sia la reale novità introdotta dal citato Decreto ministeriale.
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QUESITO N. 208 del 14/02/2006 – utente fiscosport n. 6533 – prov.di RIETI
Sono il presidente di un'associazione affiliata alla federazione italiana danza sportiva (FIDS). Quali sono i requisiti che deve avere un insegnante di ballo per poter esercitare la professione visto che non esiste un albo nazionale riconosciuto dallo stato, ma esistono solo delle associazioni che rilasciano dei diplomi di maestro di ballo. Che valore hanno? Risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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QUESITO N. 212 del 23/02/2006 – utente fiscosport n.2101 – prov.di TREVISO.
Un'associazione sportiva dilettantistica in regime ex L.398 ha ospitato presso la sede una società commerciale che ha presentato i propri prodotti a quei soci dell'associazione stessa che desiderassero presenziare, con possibilità per i soci medesimi di acquistarne i prodotti (privatamente). La società commerciale, per contro, ha offerto e corrisposto all'associazione a mezzo assegno bancario una somma di Euro XXX per ogni socio presente, chiedendo il semplice rilascio di una ricevuta. Al fine di verificare la correttezza del comportamento tenuto, si chiede quale natura abbia tale introito e, conseguentemente, quale sia il trattamento fiscale. Grazie. risposta a cura del dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana.
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Adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili: sono obbligate anche le ASD?
Il legislatore ha introdotto, tra il 2019 e il 2022, un nuovo obbligo per tutti gli operatori economici: l’adozione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili. Il presente intervento ha l’obiettivo di svolgere una disamina circa il presupposto soggettivo, ovvero perimetrare gli enti che devono sottostare al nuovo adempimento; seguiranno interventi specifici per chiarire in cosa consistano, rispettivamente, gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili e quali azioni debbano adottare gli amministratori per dotarsi di un assetto “adeguato”