Stefano ANDREANI

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Dottore commercialista specializzato in procedure concorsuali e associazioni sportive, compreso il relativo contenzioso tributario.
Consulente della Scuola dello Sport presso il CONI della Toscana.
Autore di numerosi articoli in materia di associazioni e società sportive, docente in corsi, seminari e giornate di studio organizzate fra altri da CONI, Federazioni ed Enti di promozione sportiva, Fondazione nazionale dei commercialisti, Ordini locali dei commercialisti.
È componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
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Corrispettivi specifici: trattamento ai fini delle imposte sui redditi
Mentre è ormai palese che dal 1/1/2025 i corrispettivi specifici saranno in regime di esenzione IVA e non più esclusi, si chiede un chiarimento sul loro trattamento ai fini dei redditi sia prima che dopo la data sopra riportata. La tabella riportata alla pag. 3 di risposta a un quesito del 14 marzo 2024 del dott. Romiti li qualifica non commerciali, mentre il dott. Canta a pag. 2 del contributo del 24 gennaio sull'emissione della fattura elettronica, li definisce commerciali, ma in attesa di chiarimenti circa la loro concorrenza al plafond della L. 398/91. Ci sono poi differenze fra le tipologie di corrispettivi specifici ai fini IVA e II.DD., prima e dopo il 01/01/2025? Vi ringrazio
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Mancata opzione al “regime 398”
Una a.s.d., costituitasi nel corso del 2023, non ha esercitato l'opzione per l'applicazione del regime della legge 398/91. Ci sono conseguenze? Come regolarizzare la posizione? Grazie
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Opzione 398 da adottare per una a.s.d. anche A.P.S.
Un a.s.d. ha modificato lo statuto per essere anche A.P.S., statuto registrato poi presso l'Agenzia delle Entrate, con contestuale iscrizione come a.s.d. al RAS e come A.P.S. al RUNTS. Il dubbio ora è relativo alla gestione del regime IVA sia come a.s.d. che come A.P.S.: in pratica si può ricorrere contemporaneamente alla 398 per il settore sportivo e il regime forfettario per la gestione di operazioni per il settore della promozione sociale ? Grazie
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«Esenzione 5.000 euro» per insegnante di danza con Partita IVA
Con la presente si richiede se i compensi fatturati a una a.s.d. da insegnante di danza con partita IVA (codice ateco 85.52.01) rientrino nell'esenzione dei 5.000 euro. Grazie mille
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L’esenzione IVA nei confronti di non tesserati: qual è la fonte normativa?
Buonasera si chiede di sapere se dal mese di agosto 2023 per le s.s.d. è possibile far rientrare nell'esenzione IVA ai sensi dell'art. 10 le prestazioni sportive (corsi vari) svolte nei confronti di soggetti non tesserati
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Incompatibilità della carica di presidente in più a.s.d.
Si può essere Presidente di due a.s.d. che fanno riferimento alla medesima disciplina sportiva (ciclismo) ma affiliate una alla Federazione Ciclistica Italiana e l'altra alla UISP?
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Uscita dal “regime 398” e “decommercializzazione”: due questioni indipendenti
Una società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata, oltre ad avere la prima squadra iscritta alla lega nazionale serie A di pallavolo, ha anche tutto il settore giovanile con squadre di ragazzi di ogni età. Tutti i ragazzi vengono tesserati alla Fipav e ovviamente essendo una s.s.d. non sono associati direttamente alla società.
La società fino alla stagione 2022/2023 (conclusasi il 30 giugno 2023) era in regime ex legge 398/1991 e ha applicato il regime di esclusione Iva per le quote annuali corrisposte da questi ragazzi (che non pagano singole lezioni ma appunto pagano un quota annuale di partecipazione al settore giovanile). Dal 1° luglio 2023 la società è uscita dal regime ex legge 398/1991 per superamento del limite dei ricavi commerciali.
Si chiede quindi:
1. è corretto il regime di esclusione applicato sino al 30 giugno 2023?
2. per la stagione corrente andrà applicato il regime di esclusione ex articolo 4, di esenzione ex articolo 10 oppure di imponibilità Iva al 22 per cento?
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Distribuzione utili e art. 148 T.U.I.R.
In una s.s.d. lo statuto vieta la distribuzione, anche indiretta, degli utili e avanzi di gestione, fondi e riserve comunque denominati in favore di soci, lavoratori, collaboratori, componenti degli organi sociali, anche nel caso di recesso o qualsiasi ipotesi di scioglimento individuale del rapporto, fatto salvo quanto previsto dall'art. 8 comma 3 e 4-bis d.lgs. 36/2021. Tutto questo può andare in contrasto con quanto previsto dall'art. 148 comma 8 lett. a) del T.U.I.R.? Grazie
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Maestro di tennis con partita IVA come professione abituale, può percepire compensi co.co.co come atleta sportivo?
Un maestro di tennis esercita come professione abituale quella della maestro di tennis con partita IVA, con l'agevolazione fiscale e previdenziale del lavoratore sportivo a partire dal 1/7/23. Il maestro di tennis è anche tesserato presso una società sportiva di motocross come atleta di motocross: il maestro si chiede se possa percepire compensi co.co.co. entro i 5.000 per le prestazioni di motocross o se debba aprire un nuovo codice Ateco e fatturare le sue prestazioni verso la società sportiva di motocross
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Adeguamento statuto, cambio di denominazione e pagamento imposta di registro
Un ufficio dell'Agenzia delle Entrate ha chiesto il pagamento dell'imposta fissa di registro di € 200,00 perché nel verbale dell'assemblea straordinaria di adeguamento dello Statuto alla Riforma dello Sport la a.s.d. aveva inserito anche il cambio di denominazione. Tuttavia l'associazione aveva specificato nella delibera che si modificava anche la denominazione per renderla più consona alla nuova normativa. È corretta la richiesta dell'ufficio?
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Adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili: sono obbligate anche le ASD?
Il legislatore ha introdotto, tra il 2019 e il 2022, un nuovo obbligo per tutti gli operatori economici: l’adozione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili. Il presente intervento ha l’obiettivo di svolgere una disamina circa il presupposto soggettivo, ovvero perimetrare gli enti che devono sottostare al nuovo adempimento; seguiranno interventi specifici per chiarire in cosa consistano, rispettivamente, gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili e quali azioni debbano adottare gli amministratori per dotarsi di un assetto “adeguato”