Il quesito
Risposta di: Stefano ANDREANI

Sia la disciplina completamente diversa, sia il ruolo anch’esso completamente diverso, ci portano a escludere che l’attività di atleta di motocross possa essere considerata rientrante nell’attività di maestro di tennis, pertanto riteniamo che egli sia libero di decidere come configurare l’attività nel motocross:
a) può considerarla semplicemente non rientrante nell’attività professionale (di maestro di tennis) svolta, e quindi percepire i relativi compensi come reddito da co.co.co. sportiva
b) può invece considerare tale attività come una seconda attività professionale svolta, accanto a quella di maestro di tennis, aggiungendo quindi un codice ATECO secondario alla sua posizione IVA.
Ci paiono opportune due osservazioni.
Le franchigie
Relativamente all’ipotesi “a”, ricordiamo che le franchigie fiscali e previdenziali sono per anno solare e per persona fisica, quindi al di là del diverso inquadramento (IVA o co.co.co.) l’obbligo contributivo sorgerà sulla quota di reddito (per la componente professionale di maestro di tennis) sommata alla quota di compenso come co.co.co., eccedente i 5.000 euro.
Analogamente, la franchigia fiscale dovrà tener conto di entrambe le posizioni.
Per quanto riguarda la posizione IVA, non sorgono particolari problemi operativi, dato che il calcolo sia dei contributi che delle imposte dovute verrà fatto in sede di dichiarazione dei redditi.
Per quanto invece riguarda i compensi come co.o.co., nella dichiarazione che egli sarà costretto a rilasciare alla società di motocross in occasione di ogni pagamento (come stabilito dall’art. 35, comma 6-bis, del d.lgs. 36/2021), dovrà tener conto anche dei compensi riscossi come titolare di partita IVA, precisando in tale dichiarazione:
i) per l’aspetto fiscale, semplicemente quanto percepito
ii) per l’aspetto previdenziale, quanto di ciò che ha percepito per l’attività di maestro di tennis rileva ai fini del supero della franchigia del 5.000 euro:
– se ha optato per il mantenimento del regime ex-Enpals, i compensi percepiti come maestro di tennis non hanno alcuna rilevanza ai fini del supero della franchigia, che quindi gli spetta per tutti i 5.000 euro sui compensi come atleta nel motocross
– se non ha esercitato tale opzione, dovrà precisare che solo la parte di compensi percepiti eccedente 15.000 euro, considerata al 78%, dovrà essere considerata nel calcolo dell’utilizzo della franchigia.
Il procedimento non è semplicissimo, ma ci pare l’unico che rispetti quanto stabilito dalla Circolare INPS n. 88 del 31/10/2023
Il codice attività e la detrazione forfetaria
Nel caso in cui egli decida si aggiungere il codice attività come atleta, considerando anche l’attività di pilota di motocross come attività professionale (opzione che sinceramente ci pare la più semplice da gestire), si segnala che dovrà essere utilizzato il codice 93.19.99, per il quale l’allegato 2 alla legge n. 145/2018 prevede il coefficiente di redditività del 67%, a differenza di quanto stabilito dalla medesima disposizione per i compensi come istruttore (codice attività 85.51.000, coefficiente di redditività 78%).