Giuliano SINIBALDI

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Laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Ancona, e iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pesaro dal 1991.
Svolge attività professionale di consulenza tributaria e societaria ed è specializzato in materia di contenzioso tributario. Ha partecipato al corso di specializzazione in difesa del contribuente presso la SAF – scuola di alta formazione medio adriatica. Svolge altresì incarichi di curatore fallimentare e commissario giudiziale.
Ha ricoperto incarichi di docente a contratto in fiscalità dello Sport presso l’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino, è docente presso la Scuola Regionale dello Sport del CONI Marche e svolge attività di relatore in seminari e corsi di formazione.
Ha pubblicato numerosi articoli in materia di fiscalità dello sport e di Terzo Settore.
È socio e componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
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NELLA LEGGE DI BILANCIO 2017 UNA IMPORTANTE NOVITA’ PER A.S.D. E S.S.D.
L’articolo 1, co. 50, della Legge di Bilancio 2017 ha incrementato a 400.000 euro il “plafond” previsto per la fruizione, da parte di Enti Non Commerciali, a.s.d. e s.s.d., delle disposizioni agevolative previste dalla l. 398/1991.
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DEFIBRILLATORI AUTOMATICI – ULTERIORE PROROGA
Il Ministero della Salute ha emanato “in zona Cesarini” un decreto – in corso di pubblicazione sulla G.U. – che proroga al 30/11/2016 il termine per l’installazione obbligatoria dei defibrillatori e per la formazione degli operatori.
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Il punto sul contenzioso tributario in materia di società ed associazioni sportive dilettantistiche – Parte prima /1
Nel corso dell’VIII Convegno nazionale Fiscosport, tenutosi a Ferrara lo scorso 18 marzo 2016, così come nell’ambito del Meeting dei consulenti tenutosi il giorno successivo, le problematiche relative agli accertamenti sui sodalizi sportivi e allo stato del contenzioso hanno provocato grande interesse sui partecipanti. E non potrebbe essere diversamente, considerato che trattasi di argomenti che “toccano nervi scoperti” delle società sportive e che impegnano i consulenti delle stesse ad una defatigante opera di formazione e prevenzione da una parte e di difesa nelle procedure di contenzioso tributario, dall’altra. Sotto questo profilo, l’analisi dei pronunciamenti giurisprudenziali assume un’importanza fondamentale, tanto più in un ambito, come quello della fiscalità dello sport dilettantistico, ove a fronte di un numero relativamente esiguo di disposizioni che regolamentano la materia, gli operatori si trovano nella condizione di dover affrontare continui interventi normativi, interpretativi e giurisprudenziali, nonché (il che rappresenta probabilmente la maggior fonte di difficoltà operativa) diversi approcci accertativi da parte delle Direzioni Provinciali dell’Agenzia Entrate, che comportano un clima di grande confusione e di difficoltà interpretativa e applicativa da parte degli operatori sportivi e dei propri consulenti. Si rende quindi opportuno, periodicamente, fare il punto della situazione e analizzare le principali sentenze di interesse del settore.
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Rivendita divise sociali e noleggio attrezzatura – Risposta al Quesito dell’Utente n. 21047
Si chiede se la rivendita (a prezzo di costo) ai soci delle divise sociali possa essere considerata attività commerciale e quindi assoggettata a regime fiscale diverso. La stessa domanda viene posta reativamente al noleggio ai soci dell'attrezzatura sociale.
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Gestione contabile di s.d.d. – Risposta al Quesito dell’Utente n. 20822
Si chiede se una s.s.d. a r.l., regolarmente affiliata a un EPS e iscritta nel registro CONI, con opzione L.398/91, per la parte decommercializzata e istituzionale (incassi quote corse per attività sportiva da parte di soci e/o atleti regolamente tesserati al EPS di riferimento) debba tenere comunque una contabilità in partita doppia come previsto dal c.c. e quindi anche far corrispondere per ogni incasso il relativo pagamento in banca. Si chiede inoltre come andranno esposte nella stampa del libro giornale le operazioni decommercializzate.
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LEGGE 398/1991: È NECESSARIA L’ISCRIZIONE AL REGISTRO CONI?
Sentenza C.T.R. Milano 09/03/2015 n. 873: Un’associazione sportiva dilettantistica non affiliata a una F.S.N./E.P.S. e non iscritta al Registro delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche non può usufruire delle agevolazioni fiscali previste per il settore sportivo dilettantistico, ivi comprese le agevolazioni previste dalla L. 398/1991, nonostante la prova dell’effettivo svolgimento dell’attività sportiva dilettantistica. Questo il principio stabilito dalla CTR lombarda nella sentenza oggetto del presente articolo. La pronuncia pone nuovamente in evidenza una problematica relativa a contestazioni ancora piuttosto diffuse in sede di accertamento in capo ai sodalizi sportivi, nonostante siano ormai trascorsi diversi anni dall’istituzione del c.d. “Registro CONI” e sulle quali permangono incertezze interpretative, soprattutto in relazione ai requisiti previsti per la fruibilità del Regime ex L. 398/1991.
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JOBS ACT E LAVORO SPORTIVO DILETTANTISTICO – Prime riflessioni
I provvedimenti emanati dal governo in relazione alla riforma della legislazione sul lavoro (il c.d. “Jobs Act”) impattano anche sulle società ed associazioni sportive dilettantistiche. In particolare, il Legislatore sembra avere preso atto della particolarità e delle specificità del settore sportivo dilettantistico, prevedendo l’esenzione dei rapporti di lavoro instaurati dai sodalizi sportivi dall’obbligo di impiego di contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato. La riforma, tuttavia, non ha fatto chiarezza in merito al confine tra “lavoro sportivo” e “prestazioni sportive dilettantistiche” inquadrabili tra i c.d. “redditi diversi” ex art. 67 T.U.I.R., talché rimangono aperte gran parte delle problematiche legate all’inquadramento, tributario e, soprattutto, previdenziale, degli sportivi dilettanti.
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CERTIFICAZIONE UNICA – NOVITA’ DELL’ULTIMA ORA
Con un Comunicato Stampa del 12 febbraio, l'Agenzia delle Entrate sembra esentare dall'adempimento della Certificazione Unica i compensi sportivi inferiori a 7.500 euro
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AGGIORNATO A € 1.000,00 IL LIMITE MASSIMO DI UTILIZZO DEL CONTANTE PER FRUIRE DELL’AGEVOLAZIONE EX L. 398/1991
La legge di stabilità ha aggiornato il limite fissato dall'art. 25, L. 133/1999 per la tracciabilità dei pagamenti da parte delle ASD / SSD
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L’obbligo di tracciabilità delle movimentazioni finanziarie per gli enti in regime di L. 398/1991
Con la risoluzione Risoluzione 19 novembre 2014 n. 102 l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito all'obbligo di tracciabilità previsto dall'art. 25, comma 5, Legge 13 maggio 1999, n. 133. In particolare, ad avviso dell’Agenzia, le disposizioni contenute nel sopracitato articolo 25 si devono applicare, in generale, a tutti gli enti destinatari delle disposizioni di cui alla Legge n. 398/1991. Sarebbero dunque soggette all'obbligo di tracciabilità non solo le associazioni e società sportive dilettantistiche costituite in società di capitali senza fine di lucro, e le associazioni bandistiche e cori amatoriali, filodrammatiche, di musica e danza popolare, legalmente costituite senza fini di lucro, ma, in generale, tutte le associazioni senza fini di lucro e le pro-loco, qualora destinatarie del regime fiscale agevolato di cui alla Legge n. 398/1991. La presa di posizione dell’Agenzia appare operare una interpretazione estensiva del testo legislativo, e lascia alquanto perplessi. Si sottolinea peraltro, come evidenziato nella "News" pubblicata in questo stesso numero della Newsletter Fiscosport, che il limite di 516,46 € è stato innalzato al valore di € 1.000,00, a decorrere dal 01/01/2015, in forza dell'espressa previsione in tal senso operata dall'art. 1, c. 713, D.D.L. 1698/2014 (legge di stabilità 2015), come definitivamente approvato il 20/12 e il 22/12 u.s. rispettivamente dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei Deputati.
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Le più importanti scadenze fiscali entro il 20 agosto 2025
Di seguito gli adempimenti più importanti con scadenza entro il 20 agosto 2025. Altre scadenze sul sito dell'Agenzia delle Entrate: in particolare per le associazioni senza Partita IVA (categoria G) e per le associazioni con Partita IVA (categoria E)