Giuliano SINIBALDI

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Laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Ancona, e iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pesaro dal 1991.
Svolge attività professionale di consulenza tributaria e societaria ed è specializzato in materia di contenzioso tributario. Ha partecipato al corso di specializzazione in difesa del contribuente presso la SAF – scuola di alta formazione medio adriatica. Svolge altresì incarichi di curatore fallimentare e commissario giudiziale.
Ha ricoperto incarichi di docente a contratto in fiscalità dello Sport presso l’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino, è docente presso la Scuola Regionale dello Sport del CONI Marche e svolge attività di relatore in seminari e corsi di formazione.
Ha pubblicato numerosi articoli in materia di fiscalità dello sport e di Terzo Settore.
È socio e componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
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LE NOVITA’ (E I DUBBI) DELL’ESTATE 2013
L’autunno segna la ripartenza non solo della stagione sportiva ma anche di quella “fiscosportiva”. Nel corso dell’estate si sono susseguiti una serie di provvedimenti, sia a livello legislativo che di prassi, di notevole interesse per i sodalizi sportivi, e non sono mancate nemmeno proposte di legge – tutt’ora pendenti – di (parziale) riforma dell’inquadramento e della fiscalità degli enti sportivi dilettantistici. Ci è parso quindi doveroso aprire la nuova stagione proponendo un riepilogo delle disposizioni estive, rinviando per gli approfondimenti agli articoli monotematici che i nostri lettori potranno trovare sulle prossime newsletter. C’è da dire, in premessa, che le disposizioni che si sono succedute, come ormai purtroppo siamo abituati a constatare, non brillano per precisione, anzi, al contrario, in alcuni casi sono piuttosto confusionarie e contraddittorie, motivo in più per cercare, ove possibile, di fare chiarezza.
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IL PUNTO SULLA DEDUCIBILITA’ DELLE SPESE DI SPONSORIZZAZIONE
I contratti di sponsorizzazione e di pubblicità sottoscritti dalle società e associazioni sportive dilettantistiche, e in particolare dai sodalizi che si avvalgono del regime agevolato ex l. 398/1991, sono, da sempre, oggetto di particolare attenzione da parte degli organi di vigilanza.
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IL SUPERAMENTO DEL LIMITE DI 250mila EURO DI PROVENTI PER ATTIVITA’ COMMERCIALI
Nella scorsa Newsletter n. 9/2013, commentando la circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 9/2013, si era accennato alla spinosa questione - non affrontata dal documento dell'AdE - delle modalità con le quali calcolare il limite di 250.000 euro, il cui superamento comporta la decadenza del regime agevolato ex l. 398/1991. Il problema, mai affrontato da documenti di prassi - e non a caso, con riferimento alla circolare 9/2013 abbiamo parlato di "occasione persa" - si concreta nell'alternativa dell'applicazione del criterio di cassa o di fatturazione per individuare il momento (rectius: il mese) a partire dal quale cessano di applicarsi le disposizioni della l. 398
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VADEMECUM DEGLI ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI E FISCALI PER SOCIETA’ E ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE
Capitolo 9 - Associazioni Sportive Dilettantistiche: il rapporto associativo 1. La definizione della qualifica di socio (associato) 2. Rapporto associativo e tesseramento 3. Le clausole statutarie in materia di ammissione dei soci 4. La domanda di ammissione e la delibera di accettazione 5. Il libro soci 6. La quota associativa e i corrispettivi specifici * Giuliano Sinibaldi, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Pesaro
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VADEMECUM DEGLI ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI E FISCALI PER SOCIETA’ E ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE
Capitolo 7 - Il Registro Nazionale delle Società e Associazioni Sportive Dilettantistiche presso il CONI 1. Il Riconoscimento ai fini sportivi da parte del CONI 2. Le finalità del Registro 3. I requisiti necessari per l’iscrizione al Registro 4. Il funzionamento del Registro: iscrizione, variazioni e rinnovi 5. L’importanza del Registro ai fini della spettanza delle agevolazioni fiscali: quali agevolazioni sono subordinate all’iscrizione al Registro e quali non lo sono 6. Lo “scudo” dell’iscrizione al Registro a fronte di accertamenti che disconoscono la natura sportiva dilettantistica dell’ente
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ULTIMA ORA! SANATORIA PER LE MANCATE ISCRIZIONI AL REGISTRO CONI: LE SOCIETÀ SPORTIVE POSSONO TIRARE UN SOSPIRO DI SOLLIEVO
Sempre più vicina la soluzione del problema della mancata o tardiva registrazione al Registro delle Società ed Associazioni Sportive Dilettantistiche da parte di numerosi sodalizi sportivi dilettantistici. Il Consiglio Nazionale del CONI, nel corso della riunione n. 217 tenutasi il 7 giugno scorso, ha ufficializzato l’adozione di una delibera che, come auspicato, offre una interpretazione autentica in merito alla natura definitiva del riconoscimento ai fini sportivi attribuito dalle Federazioni Sportive ai propri affiliati anche in carenza dell’iscrizione degli stessi al Registro CONI. Si attende ora l’emanazione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di un documento di presa d’atto della posizione assunta dal CONI, finalizzata alla cessazione dei contenziosi in corso aventi per oggetto la contestazione della natura sportiva dilettantistica dei sodalizi in assenza di iscrizione al Registro.
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FORSE VICINA LA SOLUZIONE ALL’ANNOSO PROBLEMA DELLA TARDIVA ISCRIZIONE AL REGISTRO CONI
Come già anticipato in due interventi su Fiscosport ( Newsletter n. 4/2011 e Newsletter n. 5/2011 ), e confermato nella comunicazione del segretario generale CONI Raffaele Pagnozzi inviata in data 03 marzo 2011 ai Comitati Provinciali, CONI e Agenzia delle Entrate sono vicini a una soluzione definitiva del problema dell’iscrizione “tardiva” al Registro delle società e associazioni sportive da parte di quei sodalizi che hanno ottemperato a tale obbligo successivamente al 31 dicembre 2010.
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PERCHE’ UN VADEMECUM
A partire da questo numero della Newsletter Fiscosport prende il via la pubblicazione di un “VADEMECUM DEGLI ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI E FISCALI PER SOCIETA’ E ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE” Il perché di questa guida operativa - che vuole rappresentare una raccolta della normativa e degli adempimenti cui sono tenuti i sodalizi sportivi dilettantistici - è presto detto: la mole sempre maggiore e complessa delle regole alle quali sono assoggettati gli enti sportivi costituisce spesso un dedalo intricato e confuso che mette in crisi gli operatori poco avvezzi a maneggiare strumenti che non sono nelle loro “corde” di sportivi dilettanti puri. Nel corso degli ultimi anni, infatti, il legislatore, soprattutto quello fiscale, ha rivolto spesso l'attenzione nei confronti del mondo dello sport dilettantistico e molteplici sono stati gli interventi che si sono susseguiti nel tempo. Di alcuni di essi merita dare velocemente conto già in questa sede introduttiva.
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UN NUOVO INTERVENTO DEL CONI SUL REGISTRO DELLE SOCIETA’ ED ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE
Con una comunicazione in data 03/03/2011, indirizzata ai Comitati Provinciali, il segretario generale Raffaele Pagnozzi torna ad occuparsi della annosa questione del Registro, con particolare riferimento alla problematica della ri-affiliazione o “prima affiliazione” delle società sportive che non hanno ottemperato all’iscrizione al Registro entro il termine del 31/12/2010 .
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MANCATA ISCRIZIONE AL REGISTRO CONI: UN POSSIBILE SPIRAGLIO PER LE SOCIETA’ SPORTIVE DA PARTE DELLA VI COMMISSIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
La VI commissione della Camera dei deputati ha approvato una risoluzione di iniziativa degli Onorevoli Vannucci, Fulvi e Lolli, che impegna il governo ad assumere opportune iniziative in relazione alla problematica della mancata o irregolare iscrizione al Registro del CONI che, come è noto, sta comportando seri problemi di ordine tributario a numerose società e associazioni sportive dilettantistiche. La risoluzione, ponendo l’accento sull’importanza delle società sportive di base a livello sociale ed educativo, invita il governo a trovare una soluzione , anche retroattiva , per sanare la posizione tributaria dei tanti sodalizi che hanno perfezionato in ritardo, o ancora non l’hanno fatto, l’iscrizione al registro dalla quale dipende il riconoscimento sportivo anche ai fini tributari. La risoluzione, fino a quando non sarà recepita dal governo, non ha efficacia operativa, e tuttavia riteniamo che possa essere utilmente spesa nei contenziosi in corso, ad ulteriore dimostrazione dell’oggettiva incertezza della disposizione tributaria. Fiscosport avrà cura, come sempre, di seguire l’evolversi della vicenda per offrire alle società sportive utili e tempestive indicazioni.
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Le più importanti scadenze fiscali entro il 20 agosto 2025
Di seguito gli adempimenti più importanti con scadenza entro il 20 agosto 2025. Altre scadenze sul sito dell'Agenzia delle Entrate: in particolare per le associazioni senza Partita IVA (categoria G) e per le associazioni con Partita IVA (categoria E)