Tutto il mondo sportivo avrà scosso la testa alla notizia della norma che riabilita alla distribuzione dei fondi del 5 per mille per gli anni 2006 e 2007 le associazioni sportive dilettantistiche con il mero requisito dell’iscrizione al registro del CONI in luogo del RICONOSCIMENTO DELLA PERSONALITA’ GIURIDICA più volte ricordato dalla nostra testata (i nostri Consulenti si sono basati sul testo letterale della norma, non facendo di professione gli “indovini”), ma quel che è più grave (ma non ci stupiamo più di nulla) è che tale concetto è stato ribadito dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 30 del 22 maggio 2007 (che al punto 4, pag. 7 recitava: “si osserva che la norma istitutiva del 5 per mille fa unico riferimento alle associazioni e alle fondazioni riconosciute; per tali soggetti, dunque, l’unica forma di riconoscimento non può che essere quella che attribuisce ai medesimi la personalità giuridica e che viene attualmente disciplinata nel DPR n. 361 del 7 dicembre 2000 … Di conseguenza, in mancanza di tale forma di riconoscimento, non può essere attribuito valore giuridico equipollente alla iscrizione dei suddetti organismi sportivi nel solo registro telematico tenuto dal CONI, in quanto tale registrazione è richiesta ai soli fini sportivi, per il riconoscimento presso terzi”).
Questo non perchè Fiscosport è contrario a tale “provvidenza”, ci mancherebbe altro (sono fondi che vengono utilizzati a favore dello sport), bensì perchè molte associazioni sportive hanno rinunciato a presentare la domanda al 5 per mille e soprattutto a corredarla dell’autocertificazione onde evitare pesanti sanzioni (anche penali) per la redazione di dichiarazioni “mendaci”. La retroattività della norma (D.L. 159/2007 convertito definitivamente in legge dal Senato nella riunione del 28 novembre scorso) esclude di fatto dal beneficio tutte le associazioni sportive che si sono fidate della lettura letterale della norma, dei nostri suggerimenti conseguenti e della successiva circolare ministeriale, senza che vi sia la ben che minima possibilità di “riaprire i termini” (bisognerebbe riformulare tutte le scelte del 5 per mille ovvero quelle indirizzate al mondo sportivo!).
Non convince neppure l’iter della Finanziaria 2008 che, dopo il pasticciaccio del 5 per mille per il 2006/2007, nell’attuale formulazione non tiene conto di tale inclusione per cui si prospetta l’assurdo che le associazioni sportive dilettantistiche “ligie” sono state escluse dai benefici degli scorsi anni e lo saranno anche per il futuro (salvo che non si industrino con gli “indovini” di turno). Per non parlare, infine, dell’emendamento alla prossima Finanziaria (n. 84.1/2-quinquies) che fisserebbe un limite massimo di 100 milioni di euro per l’anno 2009 (5 per mille per l’anno finanziario 2008), con esclusione delle fondazioni.
Buon Natale a tutti … visto che la prossima newsletter è in programma per il 27 dicembre 2007.
5 PER MILLE “NO COMMENT”
Tutto il mondo sportivo avrà scosso la testa alla notizia della norma che riabilita alla distribuzione dei fondi del 5 per mille per gli anni 2006 e 2007 le associazioni sportive dilettantistiche con il mero requisito dell'iscrizione al registro del CONI in luogo del RICONOSCIMENTO DELLA PERSONALITA' GIURIDICA più volte ricordato dalla nostra testata (i nostri Consulenti si sono basati sul testo letterale della norma, non facendo di professione gli "indovini"), ma quel che è più grave (ma non ci stupiamo più di nulla) è che tale concetto è stato ribadito dalla Circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 30 del 22 maggio 2007 (che al punto 4, pag. 7 recitava: "si osserva che la norma istitutiva del 5 per mille fa unico riferimento alle associazioni e alle fondazioni riconosciute; per tali soggetti, dunque, l'unica forma di riconoscimento non può che essere quella che attribuisce ai medesimi la personalità giuridica e che viene attualmente disciplinata nel DPR n. 361 del 7 dicembre 2000 ... Di conseguenza, in mancanza di tale forma di riconoscimento, non può essere attribuito valore giuridico equipollente alla iscrizione dei suddetti organismi sportivi nel solo registro telematico tenuto dal CONI, in quanto tale registrazione è richiesta ai soli fini sportivi, per il riconoscimento presso terzi"). Questo non perchè Fiscosport è contrario a tale "provvidenza", ci mancherebbe altro (sono fondi che vengono utilizzati a favore dello sport), bensì perchè molte associazioni sportive hanno rinunciato a presentare la domanda al 5 per mille e soprattutto a corredarla dell'autocertificazione onde evitare pesanti sanzioni (anche penali) per la redazione di dichiarazioni "mendaci". La retroattività della norma (D.L. 159/2007 convertito definitivamente in legge dal Senato nella riunione del 28 novembre scorso) esclude di fatto dal beneficio tutte le associazioni sportive che si sono fidate della lettura letterale della norma, dei nostri suggerimenti conseguenti e della successiva circolare ministeriale, senza che vi sia la ben che minima possibilità di "riaprire i termini" (bisognerebbe riformulare tutte le scelte del 5 per mille ovvero quelle indirizzate al mondo sportivo!). Non convince neppure l'iter della Finanziaria 2008 che, dopo il pasticciaccio del 5 per mille per il 2006/2007, nell'attuale formulazione non tiene conto di tale inclusione per cui si prospetta l'assurdo che le associazioni sportive dilettantistiche "ligie" sono state escluse dai benefici degli scorsi anni e lo saranno anche per il futuro (salvo che non si industrino con gli "indovini" di turno). Per non parlare, infine, dell'emendamento alla prossima Finanziaria (n. 84.1/2-quinquies) che fisserebbe un limite massimo di 100 milioni di euro per l'anno 2009 (5 per mille per l'anno finanziario 2008), con esclusione delle fondazioni. Buon Natale a tutti ... visto che la prossima newsletter è in programma per il 27 dicembre 2007.