QUESITO N. 224 del 8/6/2006 – utente fiscosport n. 4013 – prov.di VARESE
Sono il consulente di una società sportiva dilettantistica iscritta alla FISG. Oltre alla gestione della pista del ghiaccio, per un breve periodo gestisce anche l'adiancente piscina aperta al pubblico. Attualmente per gestire la pista del ghiaccio abbiamo assunto dei dipendenti. Per gestire la piscina abbiamo la necessità di disporre di assistenti bagnanti (bagnini). Per la loro prestazione è possibile stipulare un contratto di collaborazione coordinata e continuativa oppure c'è l'obbligo di assunzione come dipendenti visto che la loro prestazione è rivolta al pubblico e quindi ritenuta attività commerciale? Vi sarei enormemente grato se mi fate conoscere il Vostro parere. In attesa di una Vostra risposta, invio cordiali saluti. rag. Antonio Asquino, Consulente del Lavoro in Venezia
VADEMECUM sul “RAPPORTO DI LAVORO NEL MONDO DELLO SPORT” – 3^ PARTE, a...
Le Associazioni e Società sportive possono procedere alla promozione della loro attività sportiva dilettantistica ricorrendo anche a rapporti di collaborazione coordinata e continuativa ed anche in questo caso nei confronti di tali lavoratori autonomi deve essere operata una ritenuta a titolo d’acconto da parte delle Associazioni sportive al momento dell’erogazione dei compensi. A decorrere dall’1.1.2001 l’art. 50, co. 1, lett. c)-bis), D.P.R. 917/1986 definisce le varie fattispecie di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa ... omissis ... Come già richiamato precedentemente l’articolo 90 della legge 289/2002 ha portato notevoli cambiamenti che hanno interessato il contratto di collaborazione coordinata e continuativa, specialmente nel mondo dell’associazionismo sportivo. Infatti la legge 289/2002 del 27 dicembre [3] , ha esteso il regime fiscale agevolativo di cui all’articolo 67 comma 1 lettera m) del TUIR anche alle “collaborazioni coordinate e continuative” aventi carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale rese in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche;
VADEMECUM sul “RAPPORTO DI LAVORO NEL MONDO DELLO SPORT” – 2^ PARTE, a...
IL RAPPORTO DI LAVORO AUTONOMO L’Associazione sportiva per la realizzazione dei propri programmi, in armonia con i principi istituzionali fissati dallo Statuto e dalle deliberazioni degli organi sociali, può avvalersi della collaborazione di alcuni operatori. Questi ultimi possono compiere la loro attività in qualità di soci volontari, di lavoratori subordinati o sotto forma di lavoro autonomo. La scelta fra una delle tre forme di lavoro ora richiamate non può essere unilaterale, va definita da entrambe le parti costituenti il rapporto, sotto forma di espressa volontà. La sola espressione di volontà non è, però, sufficiente a fare considerare un rapporto in un modo piuttosto che in un altro, ma occorre la presenza o meno di altri importanti elementi tra cui spicca quello della subordinazione gerarchica che, se c’è, qualifica il rapporto in lavoro subordinato, se manca, fa propendere lo stesso in lavoro autonomo .
La 2^ parte della relazione dell’Avv. Katia Scarpa al convegno di Treviso del 6...
2^ parte – Gli aspetti civilistici delle associazioni sportive dilettantistiche Sommario : 1) Associazioni (riconosciute e non riconosciute) e società: caratteri distintivi (1^ PARTE contenuta nella newsletter n. 17/2006). 2) La costituzione di un’Associazione - Atto costitutivo e adempimenti relativi. 3) Lo statuto di un’Associazione sportiva dilettantistica – Particolarità. 2) La costituzione di un’Associazione - Atto costitutivo e adempimenti relativi. Per la costituzione di un’associazione occorre distinguere due momenti: (1) la stipulazione dell’atto costitutivo, (2) il riconoscimento della personalità giuridica e la registrazione (se si tratta di associazione riconosciuta).
Immobili di proprietà degli enti non commerciali
Con la novità arrecata dal collegato alla finanziaria 2006 , le spese di manutenzione ordinaria possono essere portate in riduzione del canone di locazione solo se “ documentate ”. A tal fine, il reddito degli immobili degli enti non commerciali ceduti in locazione, con la sola esclusione degli immobili strumentali e di quelli oggetto dell’attività d’impresa, va determinato considerando il maggiore dei valori tra la rendita catastale (rivalutata del 5%) e il canone di locazione, ridotto delle spese documentate sostenute ed effettivamente rimaste a carico del locatore per la realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria, fino ad un massimo del 15% del canone annuo. Ciò ai sensi del nuovo articolo 144 del TUIR. E’ questo uno dei tanti chiarimenti contenuti nella circolare n. 10 del 13 marzo 2006, incentrata sul collegato alla finanziaria 2006 (Legge 2/12/2005, n. 248, che ha convertito il D.L. 30/9/2005, n. 203) a cura del rag. Vincenzo D'Andò, Consulente Provinciale Fiscosport Palermo
QUESITO N. 217 del 11/04/2006 – utente fiscosport n.7459 – prov.di BOLZANO
Vorrei sapere se in una neocostituenda associazione sportiva che si affilierà alla FISG e che adotterà il modello di Statuto riportato nella Vs. modulistica sia possibile eleggere l'allenatore (che non è socio) quale Consigliere/direttore tecnico. Ciò è ammesso dalla FISG? Ciò non costituisce pregiudizio nel pagamento dei compensi all'allenatore in quanto la gratuità dell'incarico svolto resta delimitata esclusivamente allla sua funzione di Consigliere e non anche a quella di allenatore? Nel Direttivo possono entrare anche non soci? Grazie. risposta a cura della dott.ssa Valentina Di Renzo, Consulente Provinciale Fiscosport Venezia.
QUESITO N. 218 del 12/04/2006 – utente fiscosport n. 2075 – prov. di TARANTO
Vorrei porre un quesito circa il trattamento dei compensi erogati agli sportivi dilettanti nella forma di collaborazione e nel limite dei 7500 Euro annui. Il problema riguarda l’erogazione di compensi nei confronti di un soggetto risultante a carico del proprio genitore in quanto non percipiente di ulteriori redditi. In tal caso, oltre al predetto limite di ? 7.500, occorre anche tenere in considerazione i limiti previsti per l’applicazione delle detrazioni per carichi di famiglia? In caso affermativo, oltre quale tetto il genitore non può più effettuare tale detrazione? Nel ringraziarLa anticipatamente per la disponibilità, porgo cordiali saluti. risposta a cura del dott. Giancarlo Senese, Consulente Regionale Fiscosport Campania.
QUESITO N. 216 del 06/04/2006 – utente fiscosport n.7516 – prov.di ROVIGO
Sono il Presidente di una associazione calcistica dilettantistica affiliata alla FIGC, con regolare Statuto modificato in base alla legge 289/2002, e già iscritta nel registro nazionale delle associazioni e società sportive dilettantistiche tenuto dal CONI. Abbiamo fatto regolare richiesta entro il 10.02.2006 sul sito internet dell'agenzia delle entrate, per la destinazione del 5 per mille. Ho visto la Vs. risposta al quesito n. 206/a di un paio di mesi fa. Ci sono ulteriori novità? Il termine "riconosciute" non va interpretato in funzione dell'istituzione del registro del CONI? Attendo riscontro grazie e saluti. risposta a cura del rag. Pietro Canta, Consulente Nazionale Fiscosport.
La trasformazione delle associazioni sportive dilettantistiche in società sportive dilettantistiche: la procedura e le...
La Commissione Esaminatrice Fiscosport, nella sessione del 25 marzo scorso, ha provveduto alla nomina del Dott. Giancarlo Senese quale Consulente Regionale Fiscosport della Campania. Dottore Commercialista in Napoli, Presidente della Commissione gestione imprese sportive ODC Napoli, ha di recente organizzato il Workshop tenutosi il 21 marzo 2006 a Napoli, del quale pubblichiamo le slide a cura dello stesso relatore sul tema "La trasformazione delle associazioni sportive dilettantistiche in società sportive dilettantistiche: la procedura e le convenienze fiscali".
QUESITO N. 211 del 20/02/2006 – utente fiscosport n.7197 – prov.di PADOVA (partecipante al...
Al convegno di Padova, per mancanza di tempo, non è stata data la risposta al quesito: a) una ditta regala all'associazione del materiale ( tute- borse...) e paga direttamente la ditta fornitrice. L'associazione che riceve questo materiale (oggetto di sponsorizzazione) come deve comportarsi ? b) vorrei un chiarimento: su quale ricevuta va applicata la marca da bollo di € 1,81 per importo superiorea € 77,47 ? (es. quota d'iscrizione all'associazione - quota per partecipazione ai corsi ) Ringrazio e cordialmente saluto. risposta a cura del Dott. Nicola Forte, Consulente Nazionale Fiscosport e relatore al Convegno CONI/Fiscosport dell'11/2/2006 a Padova.