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SSD in regime ordinario IVA e regime di esenzione IVA a partire dal 1°...

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Una s.s.d. dal 2022 al 2024 ha costruito e attrezzato 2 campi da padel optando per il regime ordinario IVA. Si chiede conferma del fatto che al momento la società sarebbe costretta operare le rettifiche IVA con l'entrata in vigore del regime di esenzione (per le quote residue rispetto al quinquennio o al decennio). Inoltre: è vero che al momento non sono state approvate norme che mettono nelle condizioni la s.s.d. di operare la scelta di proseguire nel regime ordinario IVA anche dopo il 1 gennaio 2026? Grazie per l'attenzione e buon lavoro

Trattamento delle quote per partecipazione a Campi scuola

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Vorrei sapere per favore se le quote pagate per partecipare a un campo scuola residenziale di una settimana sono esenti o meno dall'iva e se basta emettere una semplice ricevuta non fiscale. Grazie

Promemoria per la ripresa delle attività sportive: a che punto siamo con le safeguarding...

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Nonostante siano ampiamente scaduti i termini per l’attuazione delle safeguarding policies, non è mai troppo tardi per controllare l’adeguatezza degli strumenti predisposti

Il controllo di legalità e il controllo contabile nel Terzo Settore

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La riforma del Terzo settore ha perimetrato in modo più efficace e incisivo le diverse funzioni di controllo di legalità e controllo contabile per gli enti del Terzo settore (ETS) che, in precedenza, non erano ben definite nel mondo degli enti non profit. Nel contributo che segue approfondiamo le figure dell'organo di controllo e del revisore legale

Il lavoro autonomo occasionale si cumula con il co.co.co. sportivo?

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Siamo a chiedere ai fini del raggiungimento della soglia dei 5.000,00 euro l’anno se i compensi derivanti da un incarico per lavoratore sportivo con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa con una A.S.D., si cumulano con quelli derivanti da contratti di collaborazioni autonome occasionali, in specie con una Fondazione

Gli adeguati assetti amministrativi

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Prosegue la nostra disamina sugli assetti ritenuti idonei per consentire il monitoraggio costante degli equilibri di carattere economico e finanziario dell’ente amministrato: dopo la Parte introduttiva sugli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, e il contributo sulle Modalità di adozione e applicazione dell’assetto organizzativo, nel presente articolo ci occuperemo dell’assetto amministrativo, rinviando da ultimo l’analisi dell’assetto contabile a una prossima pubblicazione

Promemoria per la ripresa delle attività sportive: Focus su alcuni aspetti giuridici

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Il presente contributo si pone in continuità con l’articolo “La ripresa delle attività sportive: promemoria per ASD e SSD” pubblicato qualche settimana fa, e ne rappresenta un utile corollario volto ad approfondire alcune tematiche da un punto di vista giuridico

L’Agenzia delle Entrate nega l’esenzione sui premi sportivi 2025

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Con risposta ad Interpello n. 265/2025 del 17 ottobre 2025 l’Agenzia delle Entrate - chiamata a fornire alcuni chiarimenti in tema di esenzione della ritenuta sui premi sportivi inferiori a 300 euro erogati agli atleti partecipanti a manifestazioni sportive dilettantistiche - nega l'applicabilità dell'esenzione nel corso del 2025, impone il pagamento della ritenuta del 20%, salvo poi riconoscere il diritto al rimborso a partire dal 2026... Una posizione che lascia perplessi

Sui contratti a uso foresteria si può applicare la cedolare secca? Un aggiornamento

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Continua il “braccio di ferro” fra Ministero dell’Economia / Agenzia delle Entrate e Corte di Cassazione, e a rimetterci sono ovviamente i contribuenti

Clausola di intrasferibilità delle quote sociali di una S.S.D.

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Lo statuto di una SSD in regime 398/91 - esercente attività di palestra nella quale i tesserati pagano i corrispettivi specifici per usufruire dei servizi - prevede la possibilità di cedere le quote sociali. Non è inoltre indicato in statuto che questa cessione debba avvenire al valore nominale delle quote. Il mancato inserimento della clausola di intrasferibilità delle quote permette al fisco di poter recuperare l'IVA sugli incassi dei corrispettivi specifici (di norma non assoggettati a IVA ai sensi dell’art. 148 c.3 TUIR). Accortisi dell'errore, i soci hanno redatto un apposito verbale (riportato nei libri sociali) nel quale hanno dichiarato che, in deroga a quanto indicato nello statuto sociale, le quote sociali non sono cedibili impegnandosi altresì a modificare lo statuto sociale alla prima occasione utile inserendo una clausola di intransferibilità delle stesse. Ad oggi lo statuto (datato 27.11.2023) non è stato ancora modificato. Premesso che la compagine sociale non è mai variata, questo verbale può mettere al riparo la società da un possibile accertamento del Fisco? Ringrazio anticipatamente per il riscontro

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