Stefano ANDREANI

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Dottore commercialista specializzato in procedure concorsuali e associazioni sportive, compreso il relativo contenzioso tributario.
Consulente della Scuola dello Sport presso il CONI della Toscana.
Autore di numerosi articoli in materia di associazioni e società sportive, docente in corsi, seminari e giornate di studio organizzate fra altri da CONI, Federazioni ed Enti di promozione sportiva, Fondazione nazionale dei commercialisti, Ordini locali dei commercialisti.
È componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
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È tutt’ora in vigore l’obbligo assicurativo per gli sportivi dilettanti
C’è stata un po’ di confusione sull’argomento, con l’entrata in vigore del D.L. 30/6/05 n. 115 e dopo alcuni commenti non molto chiari apparsi sulla stampa specializzata, ci pare quindi opportuno sottolinearlo chiaramente: E' tutt’ora in vigore l’obbligo assicurativo per gli sportivi dilettanti stabilito dall’art. 51 della Finanziaria 2003. Non è più in esclusiva con la Sportass , ma l’obbligo è stato ribadito con sufficiente chiarezza (anche se non è ben chiaro quali siano le sanzioni per chi non vi adempia); raccomandiamo quindi la massima attenzione. a cura del dott. Stefano Andreani - Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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Messaggio ENPALS n. 3 del 16 ottobre 2006 oggetto: Disciplina contributiva da applicare ai Direttori tecnici, massaggiatori e istruttori presso organismi sportivi dilettantistici
Notizia tratta dal sito www.enpals.it Con riferimento alla circolare n. 13 del 7 agosto 2006, questo Ente informa che per le società sportive dilettantistiche iscritte nell'apposito "Registro delle Associazioni e delle Società sportive dilettantistiche" tenuto dal CONI e trasmesso annualmente all'Agenzia delle Entrate, le scadenze precedentemente stabilite per la regolarizzazione degli adempimenti di cui alle circolari nn. 7 e 8 del 30 marzo 2006 sono prorogate
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LA DISCIPLINA IVA DELLE LOCAZIONI E LE CESSIONI DI STRUTTURE SPORTIVE DOPO IL DECRETO BERSANI: SONO TANTI I DUBBI INTERPRETATIVI a cura del Dott. Stefano Andreani e del Dott. Luca Corvi
Il D.L. 223/2006, conv. in Legge 248/2006 (c.d. Decreto Bersani) ha, fra mille altre disposizioni, modificato in maniera rilevante il regime IVA delle cessioni e locazioni degli immobili strumentali. Nel presente articolo affrontiamo la questione delle locazioni e cessioni degli immobili strumentali (palestre. piscine, ecc.) alle associazioni e società sportive, argomento che riteniamo di rilevante interesse. La prima circolare sull'argomento (Circ. 4/8/2006 n. 2006) non fornisce alcun chiarimento sulla particolare fattispecie di cui ci occuperemo, non ci resta quindi che tentare un'interpretazione logico-letterale, che quindi va considerata un primo tentativo di lettura della norma e non certo una guida all'applicazione corretta della stessa.Esaminiamo per prime le locazioni, argomento che sicuramente interessa una platea più vasta, e successivamente le cessioni, alle quali peraltro si applica una disciplina molto simile
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FISCOSPORT FLASH: l’ENPALS fornisce precisazioni …
13 luglio 2006: l'ENPALS fornisce precisazioni ... in ordine alla regolarizzazione degli adempimenti di cui alle circolari nn. 7 e 8 del 30 marzo 2006 relativi ai Direttori tecnici, Massaggiatori ed istruttori presso organismi sportivi dilettantistici.
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QUESITO N. 234 del 10/07/2006 – utente fiscosport n.1025 – prov.di VARESE
In merito all'approfondimento in tema di "Contribuzione ENPALS e prestazioni sportive dilettantistiche" abbiamo riscontrato un parere opposto nell'articolo del quotidiano "Il sole 24 ore Sport" maggio 2006. Per risolvere il dubbio abbiamo contattato direttamente l'ENPALS di Milano e ci hanno ribadito che l'iscrizione è dovuta anche dai direttori tecnici ed amministrativi delle associazioni sportive dilettantistiche e che nulla valgono le agevolazioni previste in ambito fiscale per questi compensi o rimborsi spese classificabili come redditi diversi. Vorremmo gentilmente un ulteriore Vostro parere. Ringraziamo e porgiamo cordiali saluti. risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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QUESITO N. 233 del 08/07/2006 – utente fiscosport n. 5252 – prov.di UDINE
Siamo un'associazione sportiva dilettantistica che gestisce una piscina. Abbiamo dei dubbi circa gli oneri previdenziali degli atleti e istruttori che percepiscono somme non superiori a 7.500,00, e più precisamente: devono essere iscritti all'INAIL? devono essere iscritti all'Enpals e quindi versare i contributi? Devono essere iscritti ad altri enti previdenziali o assicurativi specifici del settore? Grazie. risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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QUESITO N. 232 del 07/07/2006 – utente fiscosport n. 7101 – prov.di SIRACUSA
Siamo un' Associazione Sportiva Dilettantistica che ha optato per il regime agevolato 398/91. Per quel che concerne i compensi corrisposti ad istruttori nell'ambito dell' importo di € 7.500,00 (no-tax area), alla luce della nuova normativa, è comunque obbligatorio iscrivere i suddetti istruttori all' INPS? risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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QUESITO N. 231 del 06/07/2006 – utente fiscosport n. 5446 – prov.di TRAPANI
Seguo con attenzione e con apprensione il susseguirsi di circolari e suggerimenti in merito alla questione "Enpals". Vedo che mentre in un primo momento si escudevano coloro i quali operano all'interno di associazioni sportive dilettantistiche, adesso in via prudenziale si consiglia di ritenere esenti solo gli atleti dei suddetti sodalizi. La prudenza non è mai troppa, ma sicuramente troppo è l'onere che verrà a gravare su realtà che in atto mirano alla sopravvivenza, vista la crisi economica che incombe su quasi tutte le associazioni sportive dilettantistiche che spesso contano su esigui contributi per potere affrontare i propri costi. Mi chiedo se può l'Enpals disconoscere con una circolare tornacontista una ben precisa normativa che abbraccia tecnici ed istruttori che operano per le nostre realtà sportive e non soltanto gli atleti. risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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Contribuzione ENPALS e prestazioni sportive dilettantistiche: l’occasione per un attento riesame dei rapporti con i collaboratori delle società e delle associazioni sportive dilettantistiche
Le recenti circolari ENPALS n. 7 e 8 del 30/3/06, emesse a seguito dell'emanazione del Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 15/3/05, e soprattutto le verifiche ispettive che da tali circolari sono originate, stanno creando grande preoccupazione a tutto il mondo dello sport dilettantistico. Tale questione deve essere correttamente affrontata su due piani ben diversi . In primo luogo l'interpretazione logico-giuridica delle norme e delle circolari. Al di là della dovuta prudenza, dall’analisi della normativa non si vede né come possano essere assoggettati a obbligo contributivo le indennità, i rimborsi e i compensi "sportivi" di cui all'art. 67, 1° comma, lettera "m" del TUIR. né, peraltro, quale sia la reale novità introdotta dal citato Decreto ministeriale.
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QUESITO N. 208 del 14/02/2006 – utente fiscosport n. 6533 – prov.di RIETI
Sono il presidente di un'associazione affiliata alla federazione italiana danza sportiva (FIDS). Quali sono i requisiti che deve avere un insegnante di ballo per poter esercitare la professione visto che non esiste un albo nazionale riconosciuto dallo stato, ma esistono solo delle associazioni che rilasciano dei diplomi di maestro di ballo. Che valore hanno? Risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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Adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili: sono obbligate anche le ASD?
Il legislatore ha introdotto, tra il 2019 e il 2022, un nuovo obbligo per tutti gli operatori economici: l’adozione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili. Il presente intervento ha l’obiettivo di svolgere una disamina circa il presupposto soggettivo, ovvero perimetrare gli enti che devono sottostare al nuovo adempimento; seguiranno interventi specifici per chiarire in cosa consistano, rispettivamente, gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili e quali azioni debbano adottare gli amministratori per dotarsi di un assetto “adeguato”