Giuliano SINIBALDI

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Laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Ancona, e iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pesaro dal 1991.
Svolge attività professionale di consulenza tributaria e societaria ed è specializzato in materia di contenzioso tributario. Ha partecipato al corso di specializzazione in difesa del contribuente presso la SAF – scuola di alta formazione medio adriatica. Svolge altresì incarichi di curatore fallimentare e commissario giudiziale.
Ha ricoperto incarichi di docente a contratto in fiscalità dello Sport presso l’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino, è docente presso la Scuola Regionale dello Sport del CONI Marche e svolge attività di relatore in seminari e corsi di formazione.
Ha pubblicato numerosi articoli in materia di fiscalità dello sport e di Terzo Settore.
È socio e componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
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1^ parte della relazione del Dott. Giuliano Sinibaldi allo stage di Pieve di Soligo del 5 maggio 2007: “I RAPPORTI DI LAVORO NELLO SPORT – problematiche fiscali e previdenziali”.
1 - INTRODUZIONE Le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche, per il raggiungimento dei propri fini istituzionali e per lo svolgimento delle attività quotidiane necessarie alla realizzazione dei propri programmi, devono necessariamente avvalersi dell’opera di collaboratori, i quali possono assumere i ruoli più diversificati: - figure legate allo sport agonistico “puro”: atleti, allenatori, preparatori atletici, direttori sportivi, dirigenti accompagnatori etc; - collaboratori addetti alla fase didattica e/o non agonistica: tipicamente gli istruttori sportivi, ma anche gli animatori e i sorveglianti dei corsi di avviamento allo sport, dei “Camp” e degli “stages”; - collaboratori amministrativi: personale di segreteria, receptionist, cassiere, tesoriere etc.; - collaboratori “gestionali”: tale categoria coinvolge figure professionali tra loro molto diverse che possono andare dall’addetto alle pulizie all’assistente bagnante della piscina, dal manutentore degli impianti allo stalliere del centro ippico etc. - collaboratori professionali esterni: medici, fisioterapisti, consulenti legali e fiscali etc. Dal punto di vista dell’onerosità o meno del rapporto che si instaura fra la società/associazione sportiva ed il collaboratore occorre innanzitutto distinguere tra:
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3^ parte della relazione del Dott. Giuliano Sinibaldi allo stage di Pieve di Soligo del 5 maggio 2007: “I RAPPORTI DI LAVORO NELLO SPORT – problematiche fiscali e previdenziali”.
9 – I COMPENSI AGLI SPORTIVI DILETTANTI La disciplina tributaria dei compensi, premi, indennità di trasferta e rimborsi forfetari di spesa corrisposti ai soggetti che svolgono attività sportiva dilettantistica è stata originariamente istituita dall’art. 25, comma 4 della legge n. 133/1999 e successive modificazioni, e successivamente rivista, aggiornata ed estesa ad una più ampia platea di potenziali beneficiari con l’art. 37 della L. 342/2000 e, da ultimo, con l’art. 90 della Legge 289/2002 (finanziaria 2003). I compensi in oggetto sono collocati all’art. 67, comma 1, lett. m) del TUIR (redditi diversi) e beneficiano di uno speciale trattamento anche ai fini previdenziali ed assistenziali: 1) Sono considerati redditi diversi
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4^ parte della relazione del Dott. Giuliano Sinibaldi (Consulente Regionale Fiscosport Marche) allo stage di Pieve di Soligo del 5 maggio 2007: “I RAPPORTI DI LAVORO NELLO SPORT – problematiche fiscali e previdenziali”.
10 - LA CONTRIBUZIONE ENPALS NELLO SPORT DILETTANTISTICO 10. 1 - INTRODUZIONE L’ENPALS – Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo – è un Ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, istituito con D.Lgs. del Capo Provvisorio dello Stato 16/07/1947 n. 708, ratificato, con modificazioni, dalla L. 29/11/1952 n. 2388. Oltre che dal decreto istitutivo di cui sopra, l’assicurazione all’ENPALS è disciplinata anche dal D.P.R. 31/12/1971 n. 1420, dalla L. 30/04/1969 n. 153, dal D.Lgs. 30/04/1997 n. 182 nonché dall’art. 43, comma 2, della L. 27/12/2002 n. 289 (legge finanziaria 2003) il quale, integrando l’art. 3, comma 2, del D.Lgs. 708/1947, ha deferito “al Ministero del Lavoro ……… su eventuale proposta dell’ENPALS, il potere di adeguare con decreto le categorie dei soggetti assicurati obbligatoriamente all’ENPALS”. 10.2 - LE CATEGORIE DI LAVORATORI SPORTIVI ASSOGGETTATE A CONTRIBUZIONE 10.2.1 IL D.M. 15-03-2005 E LE CIRCOLARI ENPALS N. 7 e 8/2006 10.2.2 LE VERIFICHE SIAE/ENPALS E LE REAZIONI DEL MONDO SPORTIVO DILETTANTISTICO 10.2.3 LA POSIZIONE DELLA DOTTRINA 10.3 L'INTERVENTO DEL CONI, LA CIRCOLARE ENPALS N. 13 DEL 07/08/2006 ED IL RINVIO DEL TERMINE PER IL PAGAMENTO 10.4 LA CORRETTA QUALIFICAZIONE DEL RAPPORTO LAVORATIVO
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Interessante sentenza del Tribunale di Ancona in materia di inquadramento dei collaboratori sportivi (Trib. Ancona, sez. lav., sent. n. 216 del 10/04/2013)
Finalmente una buona notizia per le associazioni sportive dilettantistiche! Il Giudice del lavoro di Ancona, con la sentenza oggetto del presente articolo (Trib. Ancona, sez. lav., sentenza n. 216 del 10/04/2013), ha annullato l’ordinanza ingiunzione emessa dalla Direzione Provinciale del Lavoro nei confronti di una A.S.D. alla quale era stata effettuata una verifica congiunta da parte dell’Agenzia delle Entrate e degli organi di vigilanza in materia di lavoro. * Giuliano Sinibaldi, Dottore Commercialista e Revisore contabile in Pesaro
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UNA INTERESSANTE SENTENZA IN MATERIA DI DISCONOSCIMENTO DELLA NATURA SPORTIVA DILETTANTISTICA (CTP Ascoli Piceno n. 50/2012)
La sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Ascoli Piceno n. 50_02_12, pronunciata il 22/02/2012 e depositata in segreteria il 02/05/2012, offre una lettura molto interessante e, ad avviso di chi scrive, corretta, in materia di disconoscimento della natura sportiva dilettantistica di una ASD, con conseguente disapplicazione delle agevolazioni ex l. n. 398/1991. La CTP dispone che, in presenza di riconoscimento sportivo rilasciato dal CONI attraverso l’iscrizione (ancorchè, nel caso specifico, tardiva rispetto all’esercizio oggetto di accertamento) l’Agenzia delle Entrate non può, ai sensi dell’art. 149 T.U.I.R., disconoscere la natura sportiva dilettantistica del sodalizio e, conseguentemente, disconoscere la spettanza dell’applicazione delle agevolazioni tributarie connesse a tale qualifica, prime fra tutte quelle previste dalla Legge 398/1991. * Giuliano Sinibaldi, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Pesaro
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SOPPRESSIONE ENPALS: DAL 01 GENNAIO 2012 GLI ADEMPIMENTI EX ENPALS VANNO EFFETTUATI PRESSO L’INPS
L’INPS, con messaggio del 30/12/2011 n. 24707 ha precisato che, a seguito della soppressione dell’ENPALS operata dal “Decreto salva Italia” e della scadenza della convenzione ENPALS/SIAE, saranno le strutture territoriali INPS che si occuperanno di ricevere le istanze presentate dalle aziende per assolvere gli obblighi per la corretta contribuzione delle gestioni pensionistiche “ex ENPALS”. * Giuliano Sinibaldi - Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Pesaro
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LA CERTIFICAZIONE DEI CONTRATTI DI “LAVORO SPORTIVO”
Con il presente articolo si intende fare il punto sulla problematica del corretto inquadramento dei collaboratori “amministrativo-gestionali” delle società ed associazioni sportive dilettantistiche, ed in particolare sull’istituto della certificazione del contratto ex art. 76 e segg.ti D.Lgs 10/09/2003 n. 276 (Legge Biagi) quale strumento utilizzabile per il raggiungimento di una maggiore tutela in ordine alla correttezza dell’inquadramento lavorativo.
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VOUCHER EROGATI DAL COMUNE A FAVORE DI RAGAZZI DISABILI PER USUFRUIRE DI ATTIVITA’ SPORTIVE
Nel presente contributo si analizzano in via schematica gli adempimenti fiscali da tenere in considerazione al momento dell'accettazione di voucher rilasciati dal Comune per la frequenza dei corsi da parte dei ragazzi con disabilità.
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TRASFORMAZIONE DA A.S.D. A S.S.D – In sintesi gli adempimenti da rispettare
In un quesito posto da un nostro lettore si chiede di avere un quadro, il più ampio e dettagliato possibile, relativamente all'operazione di trasformazione da una asd a una ssd, i vari passaggi da seguire, quando è opportuno porre in essere l'operazione, che implicazioni genera la cosa a livello di Federazione, che ripercussioni vi siano con i vari titoli acquisiti.
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AUMENTO ALIQUOTA IVA DAL 21% AL 22%
Da oggi, 1° ottobre 2013, non essendo ulteriormente prorogato il termine fissato dall’art. 40, comma 1-ter, del DL 6 luglio 2011, n. 98 (già differito al 1° ottobre ad opera dell’art. 11 del DL n. 76/2013), entra in vigore l’aumento dell’aliquota IVA ordinaria dal 21% al 22%. Il mancato ulteriore rinvio impone agli operatori economici di procedere all’aggiornamento delle procedure operative (tra cui la procedura automatizzata di emissione delle fatture e la programmazione del registratore di cassa) per applicare la nuova aliquota ordinaria del 22% (restano invece ferme le aliquote ridotte del 4% e del 10%).
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Le più importanti scadenze fiscali entro il 20 agosto 2025
Di seguito gli adempimenti più importanti con scadenza entro il 20 agosto 2025. Altre scadenze sul sito dell'Agenzia delle Entrate: in particolare per le associazioni senza Partita IVA (categoria G) e per le associazioni con Partita IVA (categoria E)