Redazione Fiscosport
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La Redazione coordina le pubblicazioni sul sito dei Consulenti Fiscosport, un network di professionisti esperti in materie giuridico-fiscali di interesse per il mondo sportive e per il Enti del Terzo settore (network di cui fanno parte dottori e ragionieri commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, professori universitari, consulenti CONI). Alla Redazione compete anche la predisposizione della newsletter quindicinale inoltrata a chi si registra dal nostro sito: articoli di attualità e approfondimento, risposte ai quesiti, pubblicazione di sentenze e circolari ministeriali, guide e vademecum per il Consulente e/o Dirigente della società o associazione sportiva dilettantistica alle prese con le problematiche fiscali.
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GLI ACCONTI IRES IN TEMPO DI CRISI: IL METODO PREVISIONALE notizia tratta da Ateneoweb ( www.ateneoweb.com )
Entro il 1° dicembre 2008 deve essere versata la seconda rata d`acconto relativa alle imposte sui redditi ed Irap per l`anno 2008.
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LE VERIFICHE FISCALI ED IL CONTENZIOSO TRIBUTARIO NEL MONDO DELLO SPORT. IL CASO DELLE ASSOCIAZIONI – Relazione della Dott.ssa Rosanna D’Amore al Convegno Nazionale Fiscosport di Venezia (25/10/2008)
PREMESSA Al fine di accertare il corretto adempimento degli obblighi tributari e al fine di reprimere l’evasione fiscale, i soggetti preposti al controllo possono disporre l’accesso presso i luoghi del contribuente o del “possibile” contribuente per eseguire ispezioni e verifiche. L’ordinamento tributario si occupa dell’argomento nelle disposizioni che riguardano l’accertamento – art. 33, D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600- e l’imposta sul valore aggiunto – art. 52 D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633. Un quadro completo delle fonti normative ed interpretative sull’argomento richiede l’analisi delle norme che riguardano lo “Statuto del Contribuente” – Legge 27 luglio 2000, n. 212-, le “Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni tributarie” – D. Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472-, i “poteri della SIAE” – Decreto 7 giugno 2000 (G.U. 195 22/08/2000) -, le “disposizioni riguardanti i poteri e le attribuzioni degli uffici” – art. 51 D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 -, e delle “istruzioni ministeriali in tema di accertamento e programmazione” – Circ. Min. 30 dicembre 1998, n. 295 e Circ. Min. 19 ottobre 2006, n. 32/E -.
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QUESITO N. 398 del 30/10/2008 – utente fiscosport n.5985 – prov.di GENOVA
Sono il contabile-segretario di una Società di Basket, iscritta al registro del Coni delle Associazioni Sportive Dilettantistiche, che fa parte di una Polisportiva. Il nostro Statuto prevede tre categorie di Soci: i "Fondatori", gli "Atleti", ovvero tutti coloro che sottoscrivono il tesseramento per la Società e gli "Ordinari", che chiedono di diventarlo e pagano una quota annualmente stabilita dal Consiglio Direttivo. Alle Assemblee hanno diritto di partecipazione tutti i Soci ma hanno diritto di voto solo quelli Ordinari e Atleti se in regola con il pagamento della quota. Nel nostro bilancio abbiamo sempre inserito le quote pagate dai Soci Ordinari ed eventualmente dagli Atleti per avere diritto di voto in Assemblea come “Quote Associative”. I soldi spesi dai genitori per le iscrizioni dei figli, vanno nel capitolo “Iscrizioni Corsi”. Il Revisore dei conti della nostra Polisportiva ci ha contestato questo asserendo che incassare soldi con la motivazione di un corso equivale ad attività commerciale, espressamente vietato per le Società Dilettantistiche. Il suo punto di vista è che tutto vada conteggiato come quota Associativa. A me non sembra così. Organizzare dei corsi del proprio sport fà parte della cosiddetta attività istituzionale e gli incassi che da ciò derivano, perciò, non mi sembrano di natura commerciale. E d'altra parte lo conferma la Legge Finaziaria che prevede la detraibilità dei soldi spesi dai genitori per l’attività sportiva dei figli a condizione che venga rilasciata una ricevuta dall'Associazione Sportiva Dilettantistica con l’indicazione, fra l’altro, di "iscrizione a corsi”. Per me è quindi corretto continuare ad inserie nel capitolo di Bilancio relativo a "quote associative" solo le quote pagate dai Soci Ordinari e dagli Atleti per partecipare all’Assemblea con diritto di voto. Quale è il Vostro parere? risposta a cura dell'Avv. Katia Scarpa, Consulente Provinciale Fiscosport Milano
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LA RESPONSABILITA’ CIVILE NELL’ORGANIZZAZIONE DI UN EVENTO – Relazione dell’Avv. Katia Scarpa al Convegno Nazionale Fiscosport – Venezia 25/10/2008
PREMESSA Il tema della responsabilità degli organizzatori di gare o eventi sportivi deve prendere avvio, anzitutto, da una considerazione generale e cioè che l’organizzatore deve rispettare scrupolosamente le disposizioni dettate dalle normative sportive, dall’autorità pubblica e dall’esperienza, per la salvaguardia degli atleti e dei terzi (spettatori e addetti ai lavori) e, più in generale, per la tutela dell’incolumità pubblica e dell’ordine pubblico. Da tale considerazione preliminare emergono all’evidenza le due questioni principali che interessano sotto il profilo della responsabilità dell’organizzatore: (i) la prima riguarda il rapporto esistente tra le norme dell’ordinamento sportivo e quelle dell’ordinamento statale in ordine alla sicurezza nelle competizioni sportive; (ii) la seconda attiene alle conseguenze sanzionatorie per il caso del mancato rispetto delle menzionate disposizioni. Quanto al primo problema, ci si chiede, in particolare, se sia sufficiente il rispetto delle norme tecniche che l’ordinamento sportivo appresta per la sicurezza nell’esercizio del singolo sport ovvero se sia anche necessario che l’organizzatore presti attenzione alle norme dell’ordinamento nazionale sulla sicurezza dell’incolumità pubblica e dell’ordine pubblico, oltre che a quelle del comune “buon senso”. Quanto alla seconda questione, occorre valutare quali siano le conseguenze per l’organizzatore di una competizione sportiva che ometta di rispettare le norme poste a salvaguardia della sicurezza degli atleti e dei terzi (spettatori e addetti ai lavori) e, più in generale, a tutela dell’incolumità pubblica e dell’ordine pubblico.
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ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI VENEZIA ( http://www.formazionetriveneto.com/ODCECVE/ )
L'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia ha riconosciuto il 5° Meeting dei consulenti Fiscosport ed il Convegno Nazionale Fiscosport valido ai fini dell'acquisizione dei crediti formativi professionali. Si ricorda che la partecipazione è gratuita (previa iscrizione da effettuarsi direttamente sul Portale per la Formazione Professionale Continua degli Ordini delle Tre Venezie ). Gli iscritti agli altri ordini CNDCEC d'Italia sono, invece, invitati ad effettuare la prenotazione direttamente sul sito Fiscosport (apposito campo nelle seguenti news). Si allega circolare prot. n. 3548/20087AG del 13/10/2008 a firma del Consigliere resp. Comm. Formazione - Dott.ssa Giovanna Ciriotto - ODCEC Venezia.
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SCUOLA REGIONALE DELLO SPORT DEL CONI VENETO: l’iscrizione al 5° Meeting e Convegno Nazionale Fiscosport
Ad integrazione del Comunicato del CONI Veneto, precisiamo che il Meeting dei Consulenti è aperto a tutti i Consulenti e agli Addetti ai lavori (ogni argomento viene esposto da un Consulente Fiscosport e il dibattito viene aperto ai presenti) mentre il Convegno Nazionale Fiscosport è dedicato ai Presidenti, Dirigenti e Consulenti delle società ed associazioni sportive dilettantistiche (maggiormente indicato a coloro che non sono ancora ben addentro alle problematiche fiscali sportive per assistere ad un dibattito su tematiche ancora aperte). In ogni caso, la partecipazione ad entrambi è completamente gratuita (Hotel Russott - Venezia San Giuliano). - MEETING - VENERDI' 24/10/2008 dalle 15.30 alle 19.30: Sala Dogi 1 - Hotel Russott - Venezia - CONVEGNO - SABATO 25/10/2008 dalle 9.00 alle 13.30: Sala Dogi 1 - Hotel Russott - Venezia è richiesta la prenotazione on-line [obbligatoria] (riservata agli utenti abilitati ai Servizi Fiscosport direttamente o tramite un C.R. o C.P. CONI o una Fsn/Dsa/Eps aderente al progetto Fiscosport 2007/2009 - le società/associazioni sportive dilettantistiche della regione Veneto - iscritte al registro CONI - che non sono ancora registrate possono effettuare la registrazione gratuita che li abilita anche a ricevere le newsletters quindicinali con il logo del C.R. CONI Veneto - alla registrazione deve seguire la prenotazione on-line per il convegno o la prenotazione diretta per il meeting) N.B.: E' possibile, altresì, prenotare un argomento di discussione per il meeting: quelli più interessanti verranno scelti dai relatori Fiscosport (in aggiunta agli argomenti già programmati).
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COME CONTABILIZZARE IL 5 PER MILLE, RESTI COMPRESI, a cura dela Rag. Gianpaolo Concari, Collaboratore della Redazione Fiscosport – Soragna (PR)
Criterio di cassa o di competenza economica? La quota dei resti si può considerare provento a titolo definitivo? Come rendicontare all Agenzia delle Entrate l impiego dei fondi ricevuti? Le prime assegnazioni dei fondi 5 per mille sono state finalmente messe in pagamento per la gioia di parecchi tesorieri: per molti enti si è trattato di autentiche boccate di ossigeno. Forse però non si è prestata la dovuta attenzione al momento in cui i fondi si devono ritenere un “provento” per l’ente. La domanda perciò è: occorre applicare il criterio di cassa o quello di competenza economica? In altri termini, ci si deve preoccupare di contabilizzare il contributo quando lo si incassa oppure deve essere individuato un momento diverso? e in quest’ultimo caso, qual è il “momento diverso”? Si badi che il problema non riguarda il sistema di rendicontazione adottato dall’ente: non si deve cioè scegliere il criterio di cassa o di competenza economica in base ad una rendicontazione finanziaria o economica. Anche in un sistema di rendicontazione finanziaria esistono momenti di contabilizzazione di entrate o uscite finanziarie che non hanno ancora avuto la loro manifestazione numeraria (cioè un passaggio di denaro) ma comunque riguardano un esercizio finanziario piuttosto che un altro. Si tratta dei residui e attivi o passivi a rettifica delle entrate accertate o degli impegni di spesa e che comunque devono essere rilevati in fase di chiusura del bilancio perché solo in questo modo si può ottenere una rappresentazione veritiera e corretta della situazione finanziaria dell’ente.
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IL MODELLO UNICO ENTI NON COMMERCIALI e le relative istruzioni
Riportiamo, in allegato, il modello UNICO Enti Non Commerciali 2008 e le relative istruzioni per la compilazione (contenenti le modifiche apportate con Provvedimento del 04/03/2008). Il termine di presentazione è previsto, per le associazioni con esercizio coincidente con l'anno solare, per il 31/07/2008 (in proroga al 30/09/2008 - ndr) .
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QUESITO N. 383 del 23/05/2008 – utente fiscosport n. 6019 – prov.di BERGAMO
Sono consigliere di un'Associazione Sportiva in regime 398/91 la quale è titolare del diritto di partecipare al campionato FIPAV di serie D. La nostra Associazione vorrebbe cedere tale diritto ad altra Associazione, si chiede se ciò sia possibile ai termini dei regolamenti Federali ed in caso affermativo il trattamento IVA ed Imposte Dirette della somma percepita per tale cessione. Grazie risposta a cura della Dott.ssa Laura Cantanna, Collaboratrice della Redazione Fiscosport - Venezia
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QUESITO N. 379 del 05/05/2008 – utente fiscosport n.7532 – prov.di FORLI’
Buona sera. siamo una associazione sportiva dilettantistica iscritta al CONI e regolarmente affiliata alla FIT, vorremmo sapere se è ancora obbligatorio il certificato medico, o il libretto sanitario dello sportivo per frequentare i corsi di tennis sia per bambini che per gli adulti. grazie per l'attenzione, cordiali saluti risposta a cura del Dott. Fabio Fraternali - Commercialista in Rimini
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Dal 1° gennaio 2025 il tasso di interesse legale si abbassa al 2,5%. Ricordiamo che l'intervento ha effetti anche sul "ravvedimento operoso" delle imposte dovute e non pagate nei termini di legge