Stefano ANDREANI
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Dottore commercialista specializzato in procedure concorsuali e associazioni sportive, compreso il relativo contenzioso tributario.
Consulente della Scuola dello Sport presso il CONI della Toscana.
Autore di numerosi articoli in materia di associazioni e società sportive, docente in corsi, seminari e giornate di studio organizzate fra altri da CONI, Federazioni ed Enti di promozione sportiva, Fondazione nazionale dei commercialisti, Ordini locali dei commercialisti.
È componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
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QUESITO N. 234 del 10/07/2006 – utente fiscosport n.1025 – prov.di VARESE
In merito all'approfondimento in tema di "Contribuzione ENPALS e prestazioni sportive dilettantistiche" abbiamo riscontrato un parere opposto nell'articolo del quotidiano "Il sole 24 ore Sport" maggio 2006. Per risolvere il dubbio abbiamo contattato direttamente l'ENPALS di Milano e ci hanno ribadito che l'iscrizione è dovuta anche dai direttori tecnici ed amministrativi delle associazioni sportive dilettantistiche e che nulla valgono le agevolazioni previste in ambito fiscale per questi compensi o rimborsi spese classificabili come redditi diversi. Vorremmo gentilmente un ulteriore Vostro parere. Ringraziamo e porgiamo cordiali saluti. risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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Contribuzione ENPALS e prestazioni sportive dilettantistiche: l’occasione per un attento riesame dei rapporti con i collaboratori delle società e delle associazioni sportive dilettantistiche
Le recenti circolari ENPALS n. 7 e 8 del 30/3/06, emesse a seguito dell'emanazione del Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 15/3/05, e soprattutto le verifiche ispettive che da tali circolari sono originate, stanno creando grande preoccupazione a tutto il mondo dello sport dilettantistico. Tale questione deve essere correttamente affrontata su due piani ben diversi . In primo luogo l'interpretazione logico-giuridica delle norme e delle circolari. Al di là della dovuta prudenza, dall’analisi della normativa non si vede né come possano essere assoggettati a obbligo contributivo le indennità, i rimborsi e i compensi "sportivi" di cui all'art. 67, 1° comma, lettera "m" del TUIR. né, peraltro, quale sia la reale novità introdotta dal citato Decreto ministeriale.
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QUESITO N. 208 del 14/02/2006 – utente fiscosport n. 6533 – prov.di RIETI
Sono il presidente di un'associazione affiliata alla federazione italiana danza sportiva (FIDS). Quali sono i requisiti che deve avere un insegnante di ballo per poter esercitare la professione visto che non esiste un albo nazionale riconosciuto dallo stato, ma esistono solo delle associazioni che rilasciano dei diplomi di maestro di ballo. Che valore hanno? Risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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QUESITO N. 212 del 23/02/2006 – utente fiscosport n.2101 – prov.di TREVISO.
Un'associazione sportiva dilettantistica in regime ex L.398 ha ospitato presso la sede una società commerciale che ha presentato i propri prodotti a quei soci dell'associazione stessa che desiderassero presenziare, con possibilità per i soci medesimi di acquistarne i prodotti (privatamente). La società commerciale, per contro, ha offerto e corrisposto all'associazione a mezzo assegno bancario una somma di Euro XXX per ogni socio presente, chiedendo il semplice rilascio di una ricevuta. Al fine di verificare la correttezza del comportamento tenuto, si chiede quale natura abbia tale introito e, conseguentemente, quale sia il trattamento fiscale. Grazie. risposta a cura del dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana.
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