Stefano ANDREANI

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Dottore commercialista specializzato in procedure concorsuali e associazioni sportive, compreso il relativo contenzioso tributario.
Consulente della Scuola dello Sport presso il CONI della Toscana.
Autore di numerosi articoli in materia di associazioni e società sportive, docente in corsi, seminari e giornate di studio organizzate fra altri da CONI, Federazioni ed Enti di promozione sportiva, Fondazione nazionale dei commercialisti, Ordini locali dei commercialisti.
È componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
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I compensi corrisposti a non residenti: norme e procedure sono più complesse di quanto sembrino
Il termine di presentazione del modello 770 riporta in evidenza alcune problematiche di non facile soluzione, in primo luogo quella relativa all’indicazione del codice fiscale e del domicilio fiscale del percipiente non residente in Italia
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Il 16 FEBBRAIO SCADE IL TERMINE PER IL VERSAMENTO DELL’IVA DEL QUARTO TRIMESTRE 2012 PER I SOGGETTI IN “REGIME 398”
Cogliamo l’occasione di tale scadenza per segnalare le differenze con il regime trimestrale IVA ordinario, e fare un breve richiamo delle regole generali del “regime 398”: si dà spesso per scontato che tutti i dirigenti le sappiano ma, dai verbali di verifica che vediamo quotidianamente, sono ancora molti coloro che non hanno tutte le idee chiare. * Stefano Andreani, Dottore Commercialista e Revisore contabile in Firenze
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QUESITO N. 636 del 07/02/2012 – utente fiscosport n. 7459 – prov. di BOLZANO
Una ASD costituita da diversi anni opera con il solo codice fiscale ed è iscritta al CONI. Finanzia la propria attività di sport dilettantistico (rivolto principalmente a minori) come segue: - quote associative per iscrizione annuale; - corrispettivi specifici mensili in funzione dell'attività sportiva fatta dagli associati e della categoria sportiva di appartenenza (junior/senior); - compensi per attività occasionale di sponsorizzazione di modesto importo; - erogazioni liberali da parte di alcuni associati; - contributi Comune e Provincia; - contributi federali per organizzazione di gare. La ASD non ha mai aperto partita iva in quanto l'attività, senza alcun fine di lucro, viene esercitata esclusivamente a favore degli associati e le sponsorizzazioni sono del tutto marginali e occasionali. E' corretto continuare a operare fuori campo iva? O è meglio aprire la PI (almeno per le sponsorizzazioni)? La ASD, considerandosi società sportiva iscritta al Coni e senza esercizio di attività commerciale, non ha fatto la comunicazione EAS entro il 31 marzo 2011. Oggi, rendendosi conto che ha probabilmente sbagliato, vorrebbe regolarizzare la sua posizione procedendo a una comunicazione EAS tardiva. E' possibile fare il ravvedimento? La mancata comunicazione EAS mette a rischio le annualità pregresse o anche il futuro? Se la comunicazione viene fatta entro il 31.03.2012 per quali annualità non si è a posto? Grazie. Risposta a cura di Stefano Andreani *, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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DAI PROVVEDIMENTI ATTUATIVI NUOVE MODIFICHE AL REGIME DEI MINIMI
In data 22/12/2011 sono finalmente stati pubblicati i provvedimenti attuativi previsti dall’art. 27, comma 6, del D.L. 6/7/2011 n. 98 con i quali è stata completata, con una rilevante novità e una serie di precisazioni di minore impatto, la disciplina dei contribuenti minimi, della quale abbiamo già illustrato le regole e sottolineato l’importanza per il mondo dello sport. Nel presente articolo: 1) illustreremo le novità stabilite dal provvedimento n. 185820/2011 del 22/12/2011 2) esporremo la disciplina del regime dei minimi che risulta dopo tale provvedimento 3) sottolineeremo ancora una volta le opportunità che offre al settore sportivo dilettantistico. * Stefano Andreani - Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Firenze
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NEL PRIMO DECRETO DEL GOVERNO MONTI LA SOPPRESSIONE DELL’ENPALS
Due giorni fa, qualche ora prima dell'emanazione del c.d. "decreto salva Italia", abbiamo pubblicato una Pillola di Francesca Scendoni a proposito della soppressione dell'ENPALS, l'ente previdenziale di riferimento del mondo sportivo. Oggi, pubblicato il decreto nel suo testo definitivo e vista l'importanza dell'argomento, si ritiene opportuno offrire ai nostri lettori una prima breve disamina della disposizione, ben sapendo che si tratta di tema sul quale non mancheranno discussioni e osservazioni crtiche dal mondo politico ed economico e sul quale avremo più volte occasione di tornare nei prossimi mesi. * Stefano Andreani - Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Firenze
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ACQUISTI INTRACOMUNITARI: DALLA NORMATIVA SUL VIES UNA SOLUZIONE AI PROBLEMI AMMINISTRATIVI DEGLI ENTI NON COMMERCIALI TITOLARI DI PARTITA IVA?
Sono già state affrontate su questa Newsletter le rilevanti problematiche amministrative connesse all'effettuazione di acquisti intracomunitari da parte di enti non commerciali. In questo articolo vogliamo ricercare se possa esistere una via d'uscita dalla jungla degli adempimenti ad essi legati, indubbiamente necessari per un corretto monitoraggio delle operazioni intracomunitarie ma altrettanto indubbiamente assai difficili da rispettare da parte della stragrande maggioranza delle associazioni sportive italiane. * Stefano Andreani, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Firenze
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ANCORA SULL’ISCRIZIONE AL REGISTRO CONI: L’AGENZIA PRENDE ATTO DELLA DELIBERA CONI N. 52/29 DEL 19/5/2011 E DIRAMA LE OPPORTUNE ISTRUZIONI
Con la circolare 8/9/011 il CONI ha reso nota una lettera del Direttore dell'Agenzia delle Entrate, con la quale l'Agenzia prende atto della Deliberazione CONI n. 52/29 del 19/5/2011 (ne abbiamo parlato sulla Newsletter Fiscosport n. 11/2011 del 2 giugno 2011 ): nella Deliberazione veniva definitivamente "sanata" fino al 31/12/2010 la posizione di quelle società e associazioni affiliate a Federazioni sportive, Enti di promozione sportiva e Discipline sportive associate, che non avevano effettuato la procedura di iscrizione al Registro CONI. * Stefano Andreani, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Firenze
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Quesito N. 653 del 28/04/2011 – utente fiscosport n. 10949 – prov. di PADOVA
Buongiorno, lo Statuto della nostra "associazione sportiva dilettantistica in regime 398/91" prevede espressamente la nomina del Collegio dei Revisori. In tre anni di lavoro, 4 riunioni programmate di controllo/anno, il Collegio dei Revisori dei Conti non è riuscito a controllare la gestione dell'Associazione. Non una sola copia dei Verbali Assemblea e Bilancio è riuscito ad avere. Cosa che puntualmente è stato segnalato alla Presidenza, al Consiglio Direttivo e all'Assemblea tramite raccomandata, senza però che nulla cambiasse. Il Presidente non vuole sia fatto questo controllo. A parte la frustrazione personale di fronte alla discrepanza tra incarico ricevuto e risultati prodotti, cosa ci suggerite di fare se, come penso, continuerà questa situazione? Risposta a cura di Stefano Andreani *, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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AGGIORNAMENTO SULLA MANOVRA DI INIZIO LUGLIO! Una ulteriore, importante, modifica al “regime dei minimi”
La legge di conversione ha ulteriormente modificato il "nuovo regime dei minimi" disciplinato dal d.l. n. 98 del 6/7/11: un migliore trattamento per gli under 35 .
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ULTIMA ORA! LA MANOVRA DI INIZIO LUGLIO (D.L. n. 98/2011) – LE MODIFICHE AL REGIME DEI MINIMI
L'art. 27 del d.l. 6/7/2011 n. 98(" Disposizioni per il controllo e la riduzione della spesa pubblica,nonchè in materia di entrate ") modifica radicalmente, con decorrenza dal1/1/2012, la disciplina dei "contribuenti minimi", di cui all'art. 1,commi da 96 a 117, della legge 24/12/2007 ("Finanziaria 2008"), mutuando una serie di ulteriori requisiti da quella delle " nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo ", introdotto dall'art. 13, l. 23/12/2000 n. 388. Si tratta di un regime che può presentare indubbi vantaggi per il mondo dello sport dilettantistico, ne raccomandiamo quindi un'attenta valutazione.
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Le più importanti scadenze fiscali entro il 20 agosto 2025
Di seguito gli adempimenti più importanti con scadenza entro il 20 agosto 2025. Altre scadenze sul sito dell'Agenzia delle Entrate: in particolare per le associazioni senza Partita IVA (categoria G) e per le associazioni con Partita IVA (categoria E)