Maurizio FALCIONI

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Commercialista, esperto in consulenza fiscale e del lavoro, società e associazioni sportive dilettantistiche e enti del terzo settore.
Dal 2019 è socio e componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
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BAR ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA SPORTIVA: LA DIRETTIVA SERVIZI RECEPISCE LE DISPOSIZIONI EUROPEE E SEMPLIFICA LE PROCEDURE, a cura del Rag. Maurizio Falcioni, Consulente Provinciale Fiscosport – Rimini
In attuazione della Direttiva Europea 2006/123/CE del 12/12/2006 relativa ai servizi nel mercato interno, in data 23/04/2010 su supplemento ordinario n. 75/L della G.U., viene pubblicato il Decreto Legislativo (DLgs) n. 59 del 26.03.2010. Due le direttrici del provvedimento: da un lato le attività professionali, dall’altro quelle commerciali ed artigianali. Per le prime, passaggio da un regime autorizzatorio ad un regime di libera iniziativa e di libera circolazione (pur nella salvaguardia delle particolarità dettate dal sistema Ordinistico vigente nel nostro Paese). Per le seconde, novità per piccole e medie imprese per apertura di bar, ristoranti, attività commerciali al dettaglio, estetista, ecc., che in maniera semplificata dovranno comunicare al nuovo “sportello Unico” o alle CCIAA, la dichiarazione di inizio attività (DIA) per l’avvio dell’esercizio commerciale. Dall’8 di Maggio 2010, per avviare un esercizio commerciale basta inviare una dichiarazione di inizio attività allo sportello unico per le attività produttive competente ed ha efficacia immediata; nel senso che l’attività commerciale può partire dalla data di presentazione della DIA (semplificazione anche per la documentazione da allegare), scavalcando il regime “autorizzatorio”. Regime che viceversa rimane in vigore per l’apertura di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, che sono ancora soggetti all’autorizzazione rilasciata dal comune competente (cosiddetto provvedimento di programmazione ). E’ in questo contesto che troviamo disposizioni riguardanti le associazioni sportive dilettantistiche .
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QUESITO N. 539 del 02/12/2010 – utente fiscosport n.11588 – prov.di NAPOLI
In seguito all'emanazione dell'Interpello 22/2010 del ministero del lavoro per quelle Associazioni Sportive Dilettantistiche che hanno stipulato dei contratti di prestazioni sportive disciplinate dal combinato disposto degli artt. 25 L. 133/99, così come modificato dall'art. 37 legge 21.11.2000, n. 342, e art. 67 lett. m) del DPR. 917/86 per importi comunque esigui che non superano i 4.000,00 Euro annui rimane sempre la stessa disciplina? - nessuna comunicazione al Centro dell'impiego - Nessun obbligo per il libro unico; - Compensi non sottoposti a ritenuta; - nessun inquadramento previdenziale. In attesa di vs. gradito riscontro cordialmente saluto. risposta a cura del Rag. Maurizio Falcioni, Consulente Provinciale Fiscosport Rimini
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QUESITO N. 487 del 23/03/2010 – utente fiscosport n.7742 – prov.di VARESE
Buongiorno, mi è stato chiesto se le srl sportive, iscritte regolarmente al coni e che hanno l'affiliazione ad un ente di promozione sportiva, possono fare contratti di collaborazione coordinata e continuativa e corrispondere compensi esenti. Grazie per la risposta. Risposta a cura del Rag. Maurizio Falcioni, Consulente Provinciale Fiscosport Rimini
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QUESITO N. 486 del 18/03/2010 – utente fiscosport n.9596 – prov.di ROMA
Salve, sono una commercialista che si accinge ad aprire una partita IVA ad un operatore sportivo. Ho necessità di inquadrare la sua futura situazione previdenziale e mi chiedevo se, dato che l'ENPALS non riconosce tale lavoratore autonomo come soggetto obbligato a versare i contributi autonomamente (è il committente che verserà il 33% al suo numero conto matricola), il lavoratore autonomo sportivo è soggetto anche alla gestione separata INPS? Grazie per la collaborazione. risposta a cura del Rag. Maurizio Falcioni, Consulente fiscale del C.P. CONI di Rimini
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IL BONUS STRAORDINARIO A PENSIONATI E FAMIGLIE
Il D.L. n.185/2008, meglio conosciuto come “decreto Anticrisi”, convertito nella L. 2/2009, ha istituito, per il solo anno 2009, un bonus straordinario erogato alle famiglie a basso reddito. Il bonus è concesso a condizione che il richiedente sia residente in Italia (anche se avente nazionalità straniera) ed abbia percepito, unitamente agli altri componenti del nucleo familiare e nell’anno 2008, redditi rientranti esclusivamente in una o più delle seguenti categorie: - da pensione (di cui all’art.49 comma 2 del DPR 917/86); - da lavoro dipendente e/o assimilato (di cui all’art.49 comma 1 del DPR 917/86) e precisamente: collaboratori coordinati e continuativi, soci di cooperative, lavori socialmente utili, sacerdoti e percettori di assegni dal coniuge separato; - diversi (di cui all’art.67 comma 1 del DPR 917/86), derivanti da lavoro autonomo o attività commerciale non esercitata abitualmente, qualora percepiti dal coniuge del richiedente ovvero dagli altri familiari a carico; - fondiario - da terreni o fabbricati – (di cui all’art.25 del DPR 917/86) per un ammontare non superiore a € 2.500,00.
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I CORSI DIDATTICI SPORTIVI ORGANIZZATI DA ASSOCIAZIONI E SOCIETA’ SPORTIVE DILETTANTISTICHE
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n.382/E del 14 ottobre 2008, interviene a confermare l’assoggettamento ad Iva dei corsi didattici sportivi organizzati da associazioni e società sportive dilettantistiche. Una richiesta di interpello aveva sollevato la questione dell’applicabilità dell’esenzione dall’Iva, ai corsi didattici sportivi effettuati da un’associazione o società sportiva dilettantistica affiliata ad un ente di promozione sportiva, in quanto (questi ultimi) "associazioni di diritto privato poste sotto la vigilanza ed il controllo del CONI ……… ente di diritto pubblico" . Un passo indietro per capire il motivo dell’interpello. L’art.10 del DPR 633/72 (Legge Iva), regolamentando le operazioni esenti dall’imposta, al punto 20) indica … " le prestazioni ….. didattiche di ogni genere, anche per la formazione, l’aggiornamento, la riqualificazione e riconversione professionale, rese da istituti o scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni e da ONLUS ……." . Quindi sembra scontato che
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CINQUE PER MILLE: LE PROSSIME SCADENZE … a cura del Rag. Maurizio Falcioni, Consulente Fiscale del C.P. CONI di RIMINI
Manca ancora la pubblicazione in G.U. del D.P.C.M. attuativo (ndr oggi 01/04/08) , ma l’Agenzia delle Entrate (comunicato stampa del 13.03.08 – circ. n.27/E del 26.03.08) ed il CONI (circ. prot. 91/08 del 21.03.08) con solerzia hanno definito gli adempimenti, in capo agli Enti no profit, per essere destinatari del beneficio del 5 per mille per l’anno finanziario 2008.
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AGENZIA DELLE ENTRATE – Circolare n. 27 del 26/03/2008
Cinque per mille per l’anno 2008 . Articolo 3, comma 5 e seguenti della legge 24 dicembre 2007, n. 244 Pubblichiamo, in allegato ed integralmente, la citata circolare.
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QUESITO N. 367 del 23/03/2008 – utente fiscosport n.8898 – prov.di MACERATA
In base alle novità fiscali promulgate dalla passata finanziaria i canoni demaniali hanno subito un incremento cha ha colpito soprattutto le attività turistico-ricettive. L'associazione sportiva dilettantistica a cui presto consulenza (club vela) ha visto la triplicazione di detti costi, ascrivibile in massima parte all'interpretazione dell'ufficio competente per cui la concessione in affitto, da parte dell'associazione, delle licenze di bar-ristorante e di una parte della sede sociale, che in ogni caso può essere frequentata dai soli soci, devono essere inquadrate come attività commerciale e come tale quest'attività dell'associazione rientra nel turistico-ricettivo, indi aumento della tassazione (13.000 euro circa). Chiedo un vostro parere in merito. Ringraziando anticipatamente porgo distinti saluti. risposta a cura del Rag. Maurizio Falcioni, Consulente Provinciale Fiscosport Rimini
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5 per mille: riportiamo uno stralcio della circolare C.O.N.I. – prot. 91/08 del 21 marzo 2008 a firma del Segretario Generale del CONI, Raffaele Pagnozzi (allegata integralmente).
... omissis ... B) Le associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal CONI a norma di legge - e pertanto iscritte nel registro telematico tenuto da questo Comitato Olimpico ai sensi dell'art. 7 del d.l. n. 136 del 2004, convertito dalla legge n. 186/2004 - per essere ammesse a beneficiare del riparto del 5 per mille IRPEF non sono tenute a presentare alcun modulo di domanda. Come disposto dall'art. 2, comma 6, del DPCM in trattazione (in corso di pubblicazione nella G.U. - ndr), a tale incombenza provvede il CONI , redigendo e comunicando in via telematica all'Agenzia delle Entrate, entro il 26 marzo 2008 , l'elenco di dette associazioni, con l'indicazione, per ciascun nominativo, della denominazione , della sede e del codice fiscale. Entro la stessa data del 26 marzo 2008, il CONI trasmette, altresì, copia dell'elenco al Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive. Tale elenco viene poi pubblicato dall'Agenzia delle Entrate, entro il 7 aprile 2008 , sul proprio sito web. ... omissis ...
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