Claudio BOGGIAN

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Svolgo come professione abituale l’attività di Dottore Commercialista e Revisore Legale dal 2008 presso lo Studio professionale in Monselice (PD) in Via Abate G. Brunacci, 1 int. 4. Mi occupo di consulenza aziendale, tributaria, commerciale, amministrativa, con una particolare cura verso gli enti non commerciali del territorio, dal punto di vista civilistico, amministrativo e fiscale. Svolgo la funzione di Sindaco e Revisore in varie Società ed Enti.
Sono iscritto:
- all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili del Circondario del Tribunale di Padova, al n. 1366/A, dal 23.07.2007,
- nel Registro dei Revisori Legali con D.M. 29.10.2007 G.U. 90 del 13.11.2007 al n. 147740,
- nell’elenco dei Revisori Enti Locali.
Dal 2007 collaboro con la testata on-line Fiscosport.it.
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Istruttore con Partita Iva e compensi sportivi – Risposta al Quesito dell’Utente n. 9440
Si chiede se sia corretto ritenere che uno sportivo con Partita IVA (Cod. attività 85.51.0 - Corsi Sportivi) non possa incassare compensi ex art. 67 lett. m) da una a.s.d. per attività sportiva dilettantistica.
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Rapporto tra ricavi commerciali e istituzionali – Risposta al Quesito dell’Utente n. 20834
Si chiede se i ricavi commerciali di una a.s.d. possano superare i ricavi istituzionali e se corrisponda al vero che dal 2014 questa differenziazione non esiste più e dunque l'eventuale problema in realtà non sussiste. La questione si pone per un caso di una a.s.d. per la quale le entrate da sponsorizzazioni superano quelle delle quote degli associati.
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Statuto di a.s.d. affiliata F.G.I.: Collegio dei Revisori e modalità di convocazione dell’Assemblea straordinaria – Risposta al Quesito dell’Utente n. 3053
Lo statuto di una a.s.d. senza personalità giuridica, riconosciuta dal CONI e affiliata alla F.G.I., non contempla la presenza del Collegio dei Revisori, e nelle assemblee straordinarie prevede in prima convocazione un quorum del 50 + 1, mentre in seconda convocazione l'assemblea è valida qualunque sia il numero dei soci presenti. Durante una assemblea un socio ha contestato lo statuto, asserendo che è obbligatorio prevedere un Collegio dei Revisori, e che nelle assemblee straordinarie deve essere previsto in seconda convocazione un quorum minimo del 25%. Alla luce di quanto esposto, si chiede: 1) se sia obbligatorio prevedere nello statuto un Collegio dei Revisori; 2) in caso di risposta positiva, se debba essere formato da soci, o da professionisti iscritti all'albo; 3) e infine se sia obbligatorio prevedere per le assemblee straordinarie in seconda convocazione un quorum minimo.
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Subentro dell’erede nella quailtà di associato – Risposta al Quesito dell’Utente n. 7101
Lo statuto di una a.s.d. in 398/91 prevede che i soci ordinari paghino una tassa di ammissione al momento della loro ammissione e che in caso di morte del socio, entro 90 giorni dal decesso, possano presentare domanda di ammissione il coniuge o, se questi non eserciti tale facoltà, uno dei figli. Fino ad oggi l’a.s.d. ha consentito il subentro a titolo gratuito. Ora chiede se sia possibile stabilire una tassa di ammissione ridotta per i subentri successivi al primo, e, se sì, se sia necessario operare una variazione di statuto oppure basti una semplice delibera di assemblea generale ordinaria. Si chiede inoltre se, pur nella previsione statutaria del subentro, questo possa essere limitato a un numero definito (massimo due).
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Imposta di bollo su ricevute per utilizzo impianti sportivi concessi ad altra A.S.D. iscritta alla medesima federazione – Risposta al Quesito dell’UTENTE n. 11026
Fatto salva la decommercializzazione dei proventi relativi all'utilizzo di impianti sportivi come disposto dell'art.148, III comma del T.U.I.R., si chiede se, sulla ricevuta per l'utilizzo di impianti concessi ad altra A.S.D. appartenente alla medesima federazione sportiva (FIGC) si debba applicare l'imposta di bollo sulle somme superiori ad € 77,46.
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Limiti alle entrate di una ASD – Risposta al Quesito dell’Utente n. 21398
Le entrate ordinarie di una piccola a.s.d. dedita esclusivamente agli scacchi e praticamente senza risorse economiche sono date dalle modeste quote annue versate dai soci che vengono devolute quasi interamente alla federazione nazionale per il tesseramento. Si chiede se - qualora in occasione dell'organizzazione di un torneo riconosciuto dalla federazione, e quindi con partecipazione di atleti tesserati anche presso altre società sportive, l'importo delle quote di iscrizione al torneo versate dai partecipanti superi le spese organizzative ed i premi corrisposti - le somme che avanzano, e quindi costituiscono un'entrata straordinaria, possano essere utilizzate successivamente dalla a.s.d. per gli scopi istituzionali, quali acquisto di materiali sportivi, divise, partecipazione ad eventi, spese di promozione dell'associazione, ecc. Si chiede inoltre se vi sia un limite sulle somme che la a.s.d. può avere in cassa (depositate su conto corrente), provenienti tra l'altro dalle quote di cui sopra, e sui tempi entro i quali devono essere spese. E infine se si possano accettare contributi volontari e in caso positivo si debba rilasciare ricevute con particolari formalità.
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Certificazione Unica a Mental Coach – Risposta al Quesito dell’Utente n. 17794
Una a.s.d. ha usufruito del supporto di uno psicologo dello sport che ha rilasciato regolare fattura e al quale il commercialista ha richiesto la CU che dovrebbe aver rilasciato la società. Si chiede se la a.s.d. fosse tenuta a rilasciare la CU anche in presenza di regolare fattura per prestazione professionale, considerando che non vi sono state ritenute d'acconto in quanto lo stesso usufruiva di agevolazione fiscale.
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Costituzione società sportiva – Risposta al Quesito dell’Utente n. 10324
Si chiede se sia possibile costituire una società sportiva a responsabilità limitata senza scopo di lucro nella forma della SRLS (semplificata)
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Devoluzione Patrimonio ASD – Risposta al Quesito dell’Utente n. 19223
Una Asd, iscritta alla federazione Pallapugno e in regime legge 398/91, intende sciogliere il vincolo associativo e cessare la propria attività. Il patrimonio è costituito dal saldo del c/c di modesta entità che serve a coprire la spese di chiusura dell'associazione (registrazione verbale di assemblea straordinaria e consulenza commercialista per gli adempimenti fiscali finali) e da un macchinario automatico lancia palloni praticamente nuovo acquistato a inizio 2016 che ha un valore di circa 1.900 euro. Si chiede se sia possibile devolvere tale macchinario sportivo ad un'altra associazione locale attiva nella Pallapugno, adempiendo alle norme statutarie che prevedono la devoluzione del patrimonio a fini sportivi. Quali sono operativamente i passi da compiere per la devoluzione di tale attrezzatura sportiva? In tal caso vige l'obbligo di sentire l'organismo di controllo di cui all'articolo 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, come indicato nell'art 148 del d.p.r. n. 917/1986 al comma 9, lettera b), oppure poichè si tratta di associazione sportiva, prevale la normativa settoriale e deve essere devoluto autonomamente a fini sportivi?
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Atto costitutivo e durata dell’associazione – Risposta al Quesito dell’Utente n. 11050
Nell'atto costitutivo la durata dell'Associazione è fissata in trent'anni e nulla viene accennato relativamente all'eventuale rinnovo. Lo stesso dicasi nello statuto. Ma mentre lo statuto può essere modificato, l'atto costitutivo no. Si chiede quale sia il comportamento da tenere.
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5 nuove FAQ (importanti) sul contributo per gestori impianti
Le nuove FAQ (uscite il 10 agosto e che qui riportiamo integralmente) intervengono su alcuni punti che risultavano ancora oscuri (e – aggiungiamo – arrivano a “interpretare” anche oltre il dato testuale delle norme contenute nel d.p.c.m. del 30 giugno 2022)