Patrizia SIDERI

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Dottore commercialista e revisore legale in Siena, con specializzazione pluriennale nel settore non profit e sportivo dilettantistico, compresa la consulenza direzionale per il controllo di gestione e per il project financing delle realtà più strutturate.
Autore di numerosi articoli in materia di associazioni e società sportive, docente in corsi, seminari e giornate di studio organizzate fra altri da CONI, Federazioni ed Enti di promozione sportiva, Fondazione nazionale dei commercialisti, Ordini locali dei commercialisti.
Consulente della Scuola dello Sport Toscana.
Socio e componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
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QUESITO N. 281 del 23/04/2007 – utente fiscosport n. 4031 – prov.di CASERTA
Si chiede se in riferimento ad un'associazione sportiva dilettantistica in regime 398/91 il calcolo dei ricavi imponibili IRES vada fatta sul volume di affari oppure solo sulle fatture incassate nell'anno d'imposta, ovvero se è applicabile il principio di cassa o di competenza. risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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QUESITO N. 284 del 26/04/2007 – utente fiscosport n.1235 – prov.di SIENA
Volevo sapere se un'associazione sportiva dilettantistica può avere come soci altre associazioni sportive (anche non dilettantistiche) al fine di gestire in comune un impianto sportivo. In caso affermativo, se si possa optare per la L. 398/1991. risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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QUESITO N. 286 del 27/04/2007 – utente fiscosport n. 515 – prov.di ROVIGO
Un'azienda che produce e commercializza solo ed esclusivamente per un'altra azienda puo' effettuare attivita' pubblicitaria e/o di sponsorizzazione per una societa' sportiva? risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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QUESITO N. 288 del 30/04/2007 – utente fiscosport n. 3317 – prov.di BERGAMO
Spett.le Fiscosport, siamo un'Associazione Sportiva Dilettantistica, operante nel settore sportivo della pallavolo, affiliata ad un Ente di promozione Sportiva riconosciuto - CSI - con iscrizione al Registro delle Associazioni Sportive Dilettantistiche, tenuto presso il CONI, con espressione di opzione per la L.398/1991, dotati di statuto adeguato a tutte le indicazioni di legge previste per il godimento delle agevolazioni fiscali previste per le associazioni sportive dilettantistiche. Vorremmo porVi il seguente quesito: "Abbiamo la possibilità d'acquistare, presso un rivenditore all'ingrosso, materiale attinente l'attività sportiva della pallavolo, tute, completi da gioco, palloni, borse ecc., con l'applicazione di particolari sconti. Una parte di questo materiale viene fornito gratuitamente in dotazione ai nostri atleti associati e tesserati con noi, per la partecipazione a campionati di varie categorie. Un'altra parte di tale materiale da noi regolarmente acquistato, ci viene rischiesto dai nostri soci e tesserati (per un uso proprio ovvero per la pratica sportiva) ai quali lo "rivendiamo allo stesso prezzo d'acquisto a noi praticato, senza alcun margine di ricavo. Il corrispettivo pagato dai nostri associati ha carattere commerciale? In ogni caso, a quali adepimenti dobbiamo ottemperare (emettere fattura ovvero ricevuta fiscale)? Ringraziamo per la cortese attezione. Cordiali saluti. risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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QUESITO N. 261 del 05/02/2007 – utente fiscosport n. 505 – prov.di VARESE
Gentile Fiscosport, avremmo da porvi questo quesito: qualora un’associazione sportiva dilettantistica riceva da parte di una ditta del materiale, come ad esempio delle divise, che riportano il marchio della ditta stessa, senza che vi sia alla base un contratto di sponsorizzazione né scritto né verbale, come deve essere considerato tale materiale recante il marchio della ditta? Ossia deve comunque, senza deroghe, essere considerata una sponsorizzazione tecnica con tutto quello che ne deriva (apertura partita IVA e relativi adempimenti) o può essere considerata una erogazione liberale in natura? Qualora potesse essere considerata una erogazione liberale in natura, deve essere contabilizzata nel rendiconto economico? Come? Ringraziamo anticipatamente. risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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Regione Toscana : inquadramento delle somme erogate da Enti Locali Territoriali a fronte di convenzioni stipulate per l’affidamento in gestione dell’impiantistica sportiva ad enti privati.
a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena. Le nuove convenzioni stipulate per l’affidamento in gestione dell’impiantistica sportiva ad enti privati vengono stipulate ai sensi del nuovo dettato normativo regionale, nello specifico la Legge Regionale 6/2005, emanata in base al disposto dell’art. 90, comma 25, della Legge 289/2002. Tale norma, prevede, nello specifico: -che gli enti pubblici territoriali, ove non gestiscano direttamente l’impiantistica sportiva, ne affidino la gestione a soggetti privati, prioritariamente ad enti e società sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e federazioni sportive nazionali; -che nell’affidamento in gestione vengano rispettati specifici criteri (tra i quali):
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QUESITO N. 207 del 13/02/2006 – utente fiscosport n. 6719 – prov.di LATINA
Associazione sportiva dilettantistica affiliata ad un ente riconosciuto dal CONI, con regolare statuto. Nel caso in cui voglia cambiare l'affiliazione e passare quindi ad un'altro Ente deve rifare lo statuto o c'è la possibilità di ovviare a questo, mantenendo lo statuto esistente? oppure c'è la possibilità di allegare ad esso un verbale in cui si attesti di aver cambiato l'affiliazione? Risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena.
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QUESITO N. 200 del 25/01/2006 – utente fiscosport n.3313 – prov.di PESCARA.
Sono un consulente di un'associazione sportiva dilettantistica in regime legge n. 398/91. Il quesito che vorrei porre è relativo alla norma che prevede la obbligatorietà, per le associazioni sportive dilettantistiche, di effettuare e ricevere pagamenti eccedenti euro 516,46 in maniera "tracciabile". E' questo un obbligo che ha risvolti anche nei confronti della controparte? Uno sponsor che paghi in contanti all'associazione sportiva dilettantistica una fattura di importo eccedente il limite quali rischi corre? Ringrazio e mi complimento per l'ottimo lavoro. risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena.
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QUESITO N. 195 del 14/11/2005 – utente servizi Fiscosport n. 5909 – prov. di Sassari
Faccio parte del Direttivo di un'associazione sportiva dilettantistica operante nel settore calcistico. Quest'anno avevamo intenzione di attivare il settore giovanile e la scuola calcio per ragazzi che vanno da 6 a 18 anni. Il quesito che vi pongo è semplice: noi siamo intenzionati a far versare ad ogni singolo atleta una quota di iscrizione fissa e una quota mensile sempre di importo fisso utilizzabile dall'associazione come rimborso spese a sostenimento dell'attività. E' giusto quindi inquadrare questi proventi come entrate istituzionali? Sono quindi esenti da iva e imposte? Vi è differenza tra i proventi di questo genere percepiti da minori di età (atleti) e quelli percepiti da maggiorenni (atleti)? a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri - Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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QUESITO N. 194 del 14/11/2005 – utente servizi Fiscosport n. 2150 – prov. di Torino
Siamo un'associazione sportiva in regime di contabilità ordinaria. Vogliamo optare per la legge 398 già dal mese di dicembre 2005. Qual'è la procedura e la modulistica da presentare all'Agenzia delle Entrate ed alla SIAE? Da quando entra poi in vigore per la nostra Associazione il regime della Legge 398? Grazie e cordiali saluti.
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