Patrizia SIDERI

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Dottore commercialista e revisore legale in Siena, con specializzazione pluriennale nel settore non profit e sportivo dilettantistico, compresa la consulenza direzionale per il controllo di gestione e per il project financing delle realtà più strutturate.
Autore di numerosi articoli in materia di associazioni e società sportive, docente in corsi, seminari e giornate di studio organizzate fra altri da CONI, Federazioni ed Enti di promozione sportiva, Fondazione nazionale dei commercialisti, Ordini locali dei commercialisti.
Consulente della Scuola dello Sport Toscana.
Socio e componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
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QUESITO N. 405 – REGISTRO CONI – formulato in occasione del Convegno Nazionale Fiscosport – Venezia 25/10/2008
Una polisportiva che tramite le sue sezioni aderisce a varie federazioni o enti di promozione sportiva (EPS): quante autocertificazioni deve fare? risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri - Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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SRL SPORTIVA DILETTANTISTICA – LA “DECOMMERCIALIZZAZIONE” DEI PROVENTI PROVENIENTE DA SOCI NON PERSONE FISICHE a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
Caso di studio Una società sportiva dilettantistica può essere costituita sia da soci persone fisiche, che da enti non commerciali, che da società di capitali: la norma istitutiva – art. 90, L. 289/2002 – non pone infatti limitazioni in tal senso. Si pensi, ad esempio, ad un impianto sportivo, la cui gestione sia affidata ad una società sportiva dilettantistica il cui capitale sia detenuto da diverse associazioni sportive dilettantistiche che praticano sport nell’impianto medesimo. Naturalmente, la società sportiva dilettantistica dovrà svolgere direttamente attività sportiva dilettantistica, in quanto requisito essenziale richiesto dalla normativa fiscale. I proventi della società sportiva dilettantistica potranno essere pertanto costituiti, fra gli altri, da: a) corrispettivi derivanti da persone fisiche non socie per la frequenza dei corsi di avviamento allo sport e tesserati alla Federazione (oppure ente di promozione sportiva - EPS) di riferimento (“tesserati dalle rispettive organizzazioni nazionali”, art. 148, comma 3, TUIR); b) corrispettivi derivanti da associazioni/ società sportive dilettantistiche non socie aderenti alla medesima Federazione/Enti di Promozione Sportiva per l’utilizzo dell’impianto sportivo (“altre associazioni che svolgono la medesima attività e che per legge, regolamento, atto costitutivo o statuto fanno parte di un’unica organizzazione locale o nazionale”, art. 148, comma 3, TUIR); c) corrispettivi provenienti da soci, ovvero dalle associazioni/società sportive dilettantistiche che fruiscono dell’impianto sportivo, anche se non aderenti alla medesima Federazione/EPS (“associati o partecipanti (o soci – n.d.r.) ”, art. 148, comma 3, TUIR). Tutti i corrispettivi sopra individuati, ai sensi del citato art. 148, comma 3, del TUIR; potranno essere considerati “decommercializzati”, con le seguenti conseguenze fiscali: - il corrispettivo rappresenterà provento non commerciale; - il corrispettivo non dovrà essere fatturato: non verrà pertanto assoggettato né ad IVA, né a tassazione diretta (IRES/IRAP); - il corrispettivo non concorrerà a formare il tetto di € 250.000,00 ai fini dell’applicazione del regime forfetario previsto dalla L. 398/1981.
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MODELLO UNICO/2008 PER LE SOCIETA’ SPORTIVE DILETTANTISTICHE a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
L'articolo prende in analisi le modalità di compilazione del Mod. Unico/2008 Società di Capitali da parte delle società sportive dilettantistiche cha abbiano optato per il regime forfetario della L. 398/1991.
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L’ISCRIZIONE AL REGISTRO DEL CONI: un impegno troppo spesso disatteso
Sono ormai anni che Fiscosport ribadisce l'IMPORTANZA dell'ISCRIZIONE AL REGISTRO DEL CONI per acquisire il riconoscimento a fini sportivi (che ora dà diritto anche al riparto del 5 per mille) e per usufruire delle agevolazioni fiscali. La Dott.ssa Patrizia Sideri , Dottore Commercialista in Siena, Consulente fiscale del C.P. CONI di Siena e Consulente Provinciale Fiscosport Siena ha realizzato le interessanti slides sul REGISTRO CONI (allegate in formato Microsoft Powerpoint - file ppt) che sono state proiettate al convegno CONI / Fiscosport di PRATO del 4 aprile scorso.
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RINNOVO AUTOMATICO DELL’ISCRIZIONE AL REGISTRO DEL CONI DELLE ASSOCIAZIONI E SOCIETA’ SPORTIVE DILETTANTISTICHE
Molti utenti Fiscosport hanno trasmesso quesiti circa le modalità da seguire per rinnovare l’iscrizione presso il Registro tenuto dal Coni: si è pertanto ritenuto di pubblicare la presente nota di interesse generale.
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QUESITO N. 299 del 27/06/2007 – utente fiscosport n. 4141 – prov.di LUCCA
I redditi derivanti da collaborazioni sportive, se superiori alla soglia di Euro 7.500,00, vengono tassati? Con quali codici dobbiamo pagare i tributi nel modello F24? Occorre attivarsi telematicamente o possiamo presentare il modello cartaceo presso gli uffici postali (abbiamo il conto alla posta). Ringraziamo anticipatamente. risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena .
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IL REGIME FISCALE DEI RIMBORSI SPESE NELLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE
Le associazioni sportive dilettantistiche, ed in generale le associazioni, fanno spesso ricorso all’erogazione di rimborsi spese. Ai fini fiscali e previdenziali è importante distinguere tra erogazione del compenso ed erogazione del rimborso spese, al fine di non incorrere in errori circa il loro rispettivo inquadramento ed al conseguente rischio di assoggettamento ad imposizione diretta (IRPEF ed IRAP) ed all’applicazione dei contributi (ove previsti). Le principali situazioni nelle quali l’associazione dovrà valutare la disciplina il regime dei rimborsi spese, sono le seguenti:
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QUESITO N. 296 del 21/06/2007 – utente fiscosport n. 8112 – prov.di VICENZA
Un' Associazione sportiva per la sua attività commerciale adotta la contabilità ordinaria, quindi compila il quadro RF del Modello Unico e.n.c.. Mi risulta che l'Ente non commerciale non è assoggettato alla normativa delle società di comodo nè a quella dei parametri. Inoltre l'ente non è nemmeno obbligata a compilare il quadro dei nuovi indici di normalità economica. E' tutto esatto? risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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QUESITO N. 267 del 26/02/2007 – utente fiscosport n. 3937 – prov.di RIMINI
Buon giorno e complimenti per l'ottimo ed utilissimo lavoro che state svolgendo. Sono consigliere di una associazione sportiva dilettantistica affilliata ad una federazione sportiva nazionale riconosciuta dal CONI. Nel periodo estivo il comune organizza, in convenzione con una cooperativa privata, corsi sportivi della durata di una settimana per i centri estivi. Considerando che non abbiamo partita Iva, che tipo di ricevuta dobbiamo rilasciare alla cooperativa per il corrispettivo ricevuto per la prestazione del servizio? Ringrazio anticipatamente, porgendo cordiali saluti. risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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QUESITO N. 266 del 26/02/2007 – utente fiscosport n. 3498 – prov.di RIMINI
La nostra Associazione Sportiva ha un contratto di sponsorizzazione per il periodo 01/07/06-30/06/07 (stagione sportiva). L'azienda ha pagato, ovviamente dietro regolare fattura, l'intero importo entro il 31/12/06 intendendo scaricare l'intera somma nel loro esercizio sociale 01/01-31/12/06. E' corretto oppure deve scaricare l'importo secondo il periodo di competenza del contratto. risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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L’Agenzia delle Entrate nega l’esenzione sui premi sportivi 2025
Con risposta ad Interpello n. 265/2025 del 17 ottobre 2025 l’Agenzia delle Entrate - chiamata a fornire alcuni chiarimenti in tema di esenzione della ritenuta sui premi sportivi inferiori a 300 euro erogati agli atleti partecipanti a manifestazioni sportive dilettantistiche - nega l'applicabilità dell'esenzione nel corso del 2025, impone il pagamento della ritenuta del 20%, salvo poi riconoscere il diritto al rimborso a partire dal 2026... Una posizione che lascia perplessi