Il quesito
Risposta di: Stefano ANDREANI
Il comportamento descritto nel quesito appare corretto e inevitabile: fatturazione reciproca, con addebito di IVA e compensazione degli importi dovuti dalle parti (ovviamente, IVA compresa).
Ciò che non è corretto è l'importo dell'IVA versata, perchè se è vero che essendo l'associazione in "Regime 398" l'IVA compresa nelle fatture ricevute è indetraibile, l'IVA compresa nella fatture emesse non deve essere versata per intero, ma solo per il 50%.
In sostanza:
– per lo sponsor, l'IVA è neutra, essendo uguale l'IVA a debito sulla fattura emessa e quella a credito sulla fattura ricevuta, che può da lui essere ordinariamente detratta
– per l'associazione, l'IVA a debito sulla fattura emessa deve essere versata per il 50%, mentre quella sulla fattura ricevuta non è in alcun modo "recuperabile".
Purtroppo non esiste una strada per evitare tale conseguenza, se non uscire dal Regime 398 e passare al regime ordinario sia ai fini IVA che imposte dirette: è una valutazione di convenienza che potrebbe essere effettuata, ma gli elementi da tenere in considerazione non sono pochi e non possiamo quindi che raccomandare la massima attenzione.