Il presente lavoro vuole analizzare le differenze tra le due diverse tipologie di proventi contemplate dall’art. 25 della l. n. 133/1999 che possono godere della non imponibilità ai fini IRES, ove conseguiti da associazioni e società sportive dilettantistiche. Le due fattispecie previste dalla norma sono le seguenti: a) i proventi realizzati nello svolgimento di attività commerciali connesse agli scopi istituzionali; b) i proventi realizzati mediante raccolta pubblica di fondi effettuata in conformità all’articolo 143, comma 3, lettera a), del T.U.I.R., ovvero “raccolte pubbliche effettuate occasionalmente, anche mediante offerte di beni di modico valore o di servizi ai sovventori, in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione”. * Patrizia Sideri, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Siena
Il presente lavoro vuole analizzare le differenze tra le due diverse tipologie di proventi contemplate dall’art. 25 della l. n. 133/1999 che possono godere della non imponibilità ai fini IRES, ove conseguiti da associazioni e società sportive dilettantistiche. Le due fattispecie previste dalla norma sono le seguenti: a) i proventi realizzati nello svolgimento di attività commerciali connesse agli scopi istituzionali; b) i proventi realizzati mediante raccolta pubblica di fondi effettuata in conformità all’articolo 143, comma 3, lettera a), del T.U.I.R., ovvero “raccolte pubbliche effettuate occasionalmente, anche mediante offerte di beni di modico valore o di servizi ai sovventori, in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione”. * Patrizia Sideri, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Siena
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