ALCUNI RIFERIMENTI GIURISPRUDENZIALI a margine dei convegni di Zelarino (VE), Monza e Imperia, a cura dell’Avv. Katia Scarpa, Avvocato in Milano ed esperta in legislazione sportiva
Riportiamo alcuni riferimenti giurisprudenziali che l'Avvocato Katia Scarpa, Consulente Provinciale Fiscosport Milano, ha predisposto a margine dei convegni di Zelarino e Monza, e che sono stati inseriti nella dispensa del convegno di Imperia del 4 dicembre 2010.
Riportiamo alcuni riferimenti giurisprudenziali che l'Avvocato Katia Scarpa, Consulente Provinciale Fiscosport Milano, ha predisposto a margine dei convegni di Zelarino e Monza, e che sono stati inseriti nella dispensa del convegno di Imperia del 4 dicembre 2010.
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A due anni dall’applicazione della riforma, tra i tasselli per completare il puzzle del nuovo lavoro sportivo, manca ancora all’appello il lavoro autonomo occasionale, come già evidenziato nel contributo del collega Foresta*. La questione non è esclusivamente dottrinale ma essenzialmente pratica in quanto si tratta non solo di stabilire se tra le tipologie di lavoro sportivo sia inclusa quella del lavoro autonomo occasionale ma in conseguenza di tale qualificazione capire se sia applicabile o meno la franchigia fiscale fino a 15.000 euro prevista dall’art.36 del D.lgs. 36/21 per i compensi di lavoro sportivo nell'area del dilettantismo. Un recente quesito pervenuto in redazione, nel porre l’accento sul tema “ritenuta sì, ritenuta no” alla luce delle modifiche apportate al TUIR dal DL Sport, offre lo spunto per ripercorrere la sorte di queste prestazioni nell’impianto della riforma, nel tentativo di fare chiarezza. Spoiler: vincerebbe il “no” al lavoro autonomo occasionale sportivo, anche se questa lettura non appare del tutto convincente