Le raccolte di fondi da parte delle a.s.d. possono spesso costituire un canale importante di autofinanziamento: non si intende qui ripercorrere nel dettaglio presupposti e modalità, per l'approfondimento dei quali rinviamo invece ai contributi già pubblicati nelle nostre Newsletter (v. oltre). Desideriamo invece ricordare ai nostri lettori i due importanti adempimenti contabili che le a.s.d. in "regime 398" devono rispettare per poter godere dell'esclusione da IRES e IRAP dei proventi conseguiti grazie alla raccolta fondi:
– gli incassi relativi agli eventi che hanno permesso la raccolta fondi vanno contabilizzati nel registro previsto dal d.m. 11 febbraio 1997
– e inoltre, entro 4 mesi dalla chiusura dell'esercizio sociale (dunque entro il 30 aprile di ogni anno se l'esercizio sociale va dal 1 gennaio al 31 dicembre) va redatto un apposito rendiconto (art. 20, comma 2, d.p.r. 600/1973), accompagnato da una relazione illustrativa, dai quali devono risultare, in modo chiaro e trasparente, le entrate e le spese relative a ciascuna manifestazione (ricordiamo: non più di due all'anno…) che ha permesso di realizzare i proventi considerati non imponibili.
Rendiconto e relazione andranno tenuti e conservati secondo le regole prescritte per le scritture contabili (Art. 22, d.p.r. n. 600/1973), e dunque conservati ai fini fiscali fino a quando non sia divenuto definitivo l'accertamento relativo al periodo d'imposta cui il rendiconto stesso si riferisce. Ai fini pratici tale rendiconto può essere riportato in calce al bilancio, sul libro dei verbali delle assemblee dell'associazione.
Dell'importanza di non sottovalutare questo adempimento avvisa S. Andreani, in Elasticità nelle modalità di redazione del rendiconto, ma attenzione alla relazione illustrativa! (a commento della Circolare A.d.E. 9E del 24 aprile 2013 alla quale è stata dedicata la Newsletter n. 9/2013).
Ulteriori informazioni sono presenti nella parte finale del contributo di F. Sisani, Enti non commerciali, enti associativi e associazioni sportive dilettantistiche: differenziazione ai fini tributari – Parte quarta, in Newsletter n. 9/2012; e nell'esauriente risposta a un quesito da parte di M. Mottola, Raccolta fondi, in Newsletter n. 10/2015.