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Newsletter > edizione : 8/2009
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LA CIRCOLARE N. 12/E del 9/4/09, sull’art. 30 del D.L. 29/11/2008 n. 185: QUALE COMMERCIALITA’?
In altri articoli di questo Fiscosport Flash - newsletter n. 7/bis/2009 - vengono ampiamente illustrati sia la circolare 12/E che il punto 4.2 della circolare 13/E, entrambe del 9/4/09. Oggetto di questo breve scritto è invece l’approfondimento di quanto nella circolare 12/E è scritto a proposito del diritto per le associazioni sportive dilettantistiche, e in generale per gli enti non commerciali, di avvalersi delle agevolazioni di cui all’art. 148 T.U.I.R. ed all’art. 4 del D.P.R. 633/72, muovendo dalla distinzione fra attività commerciali e non commerciali. 1) Il, condivisibile, punto di partenza Il punto 1.1.1 della circolare inizia affermando che il regime fiscale di favore è riservato agli enti che non svolgono in via esclusiva o principale attività commerciale, ai sensi dell’art. 73 T.U.I.R. E fin qui non possiamo che concordare. 2) La prima affermazione non condivisibile Subito dopo, la circolare prosegue con la prima delle affermazioni che non possiamo assolutamente condividere:
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CIRCOLARE N. 12/E DEL 9 APRILE 2009: UN DOCUMENTO ATTESO….. O QUASI
La Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 12/E del 09/04/2009 offre i primi chiarimenti in merito alle disposizioni di cui all’art. 30, commi 1,2,3 e 3- bis, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2 (c.d. “decreto anticrisi”) intitolato “ Controlli sui circoli privati ”, che ha imposto agli enti associativi, ai fini del controllo dell’attività “interna” degli stessi, l’obbligo di trasmettere in via telematica la comunicazione dei dati e delle notizie rilevanti ai fini dell’accertamento del possesso dei requisiti qualificanti, richiesti dalla vigente disciplina tributaria. Le disposizioni attuative dell’art. 30 devono essere emanate attraverso un Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate che dovrà predisporre il modello da inviare all’Agenzia stessa e, si presume, le istruzioni per la compilazione dello stesso. Si ricorda che il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate doveva essere emanato entro 31 gennaio 2009 , ma, ad oggi, non ha ancora visto la luce.
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IL PUNTO 2.4 DELLA CIRCOLARE 13/E del 9/4/09: La programmazione dell’attività di controllo 2009 sugli enti non commerciali
Il punto 2.4 della circolare 13/E, intitolata “Prevenzione e contrasto all’evasione – Anno 2009 – Indirizzi operativi” riguarda gli enti non commerciali. Le disposizioni sono abbastanza scarne (poco più di una pagina) e non ci pare presentino aspetti di particolare rilevanza. Ne diamo qui di seguito sommariamente conto. 1) Gli obiettivi e le modalità La circolare esordisce affermando che il controllo sugli enti appartenenti al terzo settore riveste, anche alla luce del più volte citato art. 30 del D.L. 185/08, “una rilevanza superiore rispetto al passato” . “Il comparto in parola va dunque attentamente monitorato … allo scopo di individuare i più rilevanti rischi di abuso dei regimi agevolativi”; “L’attività di controllo va quindi indirizzata nei confronti di quei soggetti per i quali le informazioni … evidenzino la possibile esistenza di vere e proprie imprese commerciali dissimulate sotto la forma di associazioni culturali, sportive … e simili”.
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QUESITO N. 432 del 20/04/2009 – utente fiscosport n.9370 – prov.di VITERBO
Salve, il rapporto tra una associazione sportiva dilettantistica di tennis ed un proprio socio/istruttore Fit che organizza corsi e attività didattica in conformità alle attività istituzionali ed esclusivamente per ragazzi tesserati alla Fit , può essere inquadrato come esercizio diretto di attività sportiva dilettantistica o necessita di rapporto co.co.co. amministrativo gestionale? Grazie risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Dottore Commercialista in Siena, Consulente fiscale del C.P. CONI di Siena
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Adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili: sono obbligate anche le ASD?
Il legislatore ha introdotto, tra il 2019 e il 2022, un nuovo obbligo per tutti gli operatori economici: l’adozione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili. Il presente intervento ha l’obiettivo di svolgere una disamina circa il presupposto soggettivo, ovvero perimetrare gli enti che devono sottostare al nuovo adempimento; seguiranno interventi specifici per chiarire in cosa consistano, rispettivamente, gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili e quali azioni debbano adottare gli amministratori per dotarsi di un assetto “adeguato”