Enti Terzo Settore

Obblighi di trasparenza e pubblicità

Finalmente chiarito il termine da cui decorre l’obbligo a carico degli enti non profit di pubblicare sul proprio sito web le informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e a vantaggi economici ricevuti.

L’eterogeneità della rendicontazione del 5 per mille

Università, enti della ricerca scientifica e sanitaria rendicontano l’utilizzo dei fondi 5 per mille in modo diverso rispetto agli enti del volontariato. Le incongruenze rispetto al d.lgs. 111/2017

LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE – Pubblicate le linee guida

"Esiste un’Italia generosa e laboriosa che tutti i giorni opera silenziosamente per migliorare la qualità della vita delle persone. E’ l’Italia del volontariato, della cooperazione sociale, dell’associazionismo no-profit, delle fondazioni e delle imprese sociali. Lo chiamano terzo settore, ma in realtà è il primo." Inizia con queste parole il testo sul quale si baserà la riforma del mondo del non profit.

LA RIFORMA DEL MONDO NON PROFIT: SUGGERIMENTI, OSSERVAZIONI E QUALCHE CRITICA

Nella Newsletter Fiscosport n. 10/2014 abbiamo pubblicato le Linee Guida sulle quali si baserà la riforma del Terzo Settore promessa dal Governo: l'iter prevedeva il coinvolgimento e l'ascolto delle parti coinvolte, tant'è che tutti gli operatori del settore ma anche cittadini e utenti finali degli enti del non profit sono stati invitati a inviare proposte e suggerimenti. Nel contributo che segue ho accolto l'invito, e ai vari punti delle Linee guida (visualizzati in nero/corsivo) ho ritenuto di poter far seguire alcune osservazioni e proposte (testo visualizzato in blu): in attesa che - come annunciato ieri, 25 giugno, dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine dell'assemblea generale dei soci Coop Italia - il prossimo 30 giugno il Consiglio dei ministri approvi la proposta di legge delega.

PRIMO IMPORTANTE PASSO NELL’ITER DI RIFORMA DEL TERZO SETTORE

La Commissione Affari Sociali della Camera ha approvato il Disegno di legge delega in materia di Terzo settore, Impresa sociale e Servizio civile: è dunque superato il primo step di un percorso iniziato il 13 marzo 2014 con la presentazione, da parte del Governo, delle linee guida per la riforma del terzo settore, e della successiva consultazione on-line terminata il 13 giugno.

Riprende il suo cammino la Riforma del Terzo Settore

Terminato l'esame del centinaio di emendamenti che richiedevano un parere sulla copertura finanziaria, la Commissione Bilancio del Senato ha dato finalmente il via libera all’avvio della discussione in Commissione Affari Costituzionali della legge delega di riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e del servizio civile universale.

RIFORMA DEL TERZO SETTORE: IL SENATO APPROVA

Il Senato ha definitivamente approvato il testo della legge delega di riforma del Terzo Settore. La parola passa ora alla Camera, da cui ci si attende la parola "fine" entro maggio.

Prime osservazioni sulla riforma del Terzo Settore

La portata della legge delega di riforma del Terzo Settore italiano può essere paragonata a un nuovo D-day per l’ampiezza della delega conferita al Governo (forse un po’ troppa). In questo articolo le prime osservazioni di carattere generale.

TERZO SETTORE: UNA RIFORMA CHE NON CONVINCE

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I decreti attuativi della legge delega 106/16 sulla Riforma del Terzo Settore sono stati approvati in via preliminare il 12 maggio 2017 dal Consiglio dei Ministri. I decreti sono ora al vaglio delle Commissioni parlamentari competenti e della Conferenza Stato-Regioni. Le commissioni parlamentari dovranno esprimere i pareri sui tre decreti legislativi ed entro il 3 luglio il Consiglio dei Ministri dovrà approvare in via definitiva i decreti attuativi della Riforma.

LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE: UN PASSO AVANTI O DUE INDIETRO?

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Con questo articolo iniziamo l’analisi del complesso corpus giuridico contenuto nella Riforma del Terzo Settore.

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Adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili: sono obbligate anche le ASD?

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Il legislatore ha introdotto, tra il 2019 e il 2022, un nuovo obbligo per tutti gli operatori economici: l’adozione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili. Il presente intervento ha l’obiettivo di svolgere una disamina circa il presupposto soggettivo, ovvero perimetrare gli enti che devono sottostare al nuovo adempimento; seguiranno interventi specifici per chiarire in cosa consistano, rispettivamente, gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili e quali azioni debbano adottare gli amministratori per dotarsi di un assetto “adeguato”

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