Redditi PF – Nuove istruzioni e vecchi errori
Per il terzo anno consecutivo le istruzioni di compilazione del modello Redditi PF - quadro RE sono errate: il riferimento al decreto ministeriale che stabilisce l’ammontare delle retribuzioni convenzionali per i contribuenti che hanno ricevuto emolumenti a titolo di cooperante o di volontario, nell’ambito di un rapporto di lavoro con una organizzazione non governativa, è errato.
Con la definitiva approvazione del c.d. “Decreto semplificazioni” (d.l. n. 135/2018) ripristinata l’IRES al...
Si tratta, come è noto, di un intervento legislativo in materia soprattutto tributaria, e numerosi sono gli istituti toccati dal decreto: oltre all'ambito di norme relative agli Enti del Terzo Settore, infatti, il d.l. interviene, tra l'altro, sulla disciplina delle c.d. definizioni agevolate (in particolare rottamazione-ter, e il c.d. "saldo e stralcio"), di regime forfettario, e-fattura, Iva sulle cessioni di apparecchi elettronici. Ma è soprattutto il mondo del no-profit a tirare un sospiro di sollievo
Obblighi di trasparenza e pubblicità
Finalmente chiarito il termine da cui decorre l’obbligo a carico degli enti non profit di pubblicare sul proprio sito web le informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e a vantaggi economici ricevuti.
L’eterogeneità della rendicontazione del 5 per mille
Università, enti della ricerca scientifica e sanitaria rendicontano l’utilizzo dei fondi 5 per mille in modo diverso rispetto agli enti del volontariato. Le incongruenze rispetto al d.lgs. 111/2017
LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE – Pubblicate le linee guida
"Esiste un’Italia generosa e laboriosa che tutti i giorni opera silenziosamente per migliorare la qualità della vita delle persone. E’ l’Italia del volontariato, della cooperazione sociale, dell’associazionismo no-profit, delle fondazioni e delle imprese sociali. Lo chiamano terzo settore, ma in realtà è il primo." Inizia con queste parole il testo sul quale si baserà la riforma del mondo del non profit.
LA RIFORMA DEL MONDO NON PROFIT: SUGGERIMENTI, OSSERVAZIONI E QUALCHE CRITICA
Nella Newsletter Fiscosport n. 10/2014 abbiamo pubblicato le Linee Guida sulle quali si baserà la riforma del Terzo Settore promessa dal Governo: l'iter prevedeva il coinvolgimento e l'ascolto delle parti coinvolte, tant'è che tutti gli operatori del settore ma anche cittadini e utenti finali degli enti del non profit sono stati invitati a inviare proposte e suggerimenti. Nel contributo che segue ho accolto l'invito, e ai vari punti delle Linee guida (visualizzati in nero/corsivo) ho ritenuto di poter far seguire alcune osservazioni e proposte (testo visualizzato in blu): in attesa che - come annunciato ieri, 25 giugno, dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine dell'assemblea generale dei soci Coop Italia - il prossimo 30 giugno il Consiglio dei ministri approvi la proposta di legge delega.
PRIMO IMPORTANTE PASSO NELL’ITER DI RIFORMA DEL TERZO SETTORE
La Commissione Affari Sociali della Camera ha approvato il Disegno di legge delega in materia di Terzo settore, Impresa sociale e Servizio civile: è dunque superato il primo step di un percorso iniziato il 13 marzo 2014 con la presentazione, da parte del Governo, delle linee guida per la riforma del terzo settore, e della successiva consultazione on-line terminata il 13 giugno.
Riprende il suo cammino la Riforma del Terzo Settore
Terminato l'esame del centinaio di emendamenti che richiedevano un parere sulla copertura finanziaria, la Commissione Bilancio del Senato ha dato finalmente il via libera all’avvio della discussione in Commissione Affari Costituzionali della legge delega di riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e del servizio civile universale.
RIFORMA DEL TERZO SETTORE: IL SENATO APPROVA
Il Senato ha definitivamente approvato il testo della legge delega di riforma del Terzo Settore. La parola passa ora alla Camera, da cui ci si attende la parola "fine" entro maggio.
Prime osservazioni sulla riforma del Terzo Settore
La portata della legge delega di riforma del Terzo Settore italiano può essere paragonata a un nuovo D-day per l’ampiezza della delega conferita al Governo (forse un po’ troppa). In questo articolo le prime osservazioni di carattere generale.