Maurizio MOTTOLA

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Dottore commercialista e revisore legale in Taranto dal 2008.
Professionista esperto in materia fiscale relativa allo sport dilettantistico.
CTU e perito tecnico presso il Tribunale di Taranto, gestore delle crisi da sovraindebitamento e difensore tecnico dinanzi alle Commissioni Tributarie.
Collaboratore di diverse riviste on line di aggiornamento professionale in materia fiscale sportiva.
Relatore in diversi eventi formativi dedicati al settore sportivo dilettantistico.
Collabora con la rivista online Fiscosport.
Riceve presso lo studio sito a Taranto in Via Polesine 10/a, mail: maurizio.mottola@odcecta.it, mobile: 329 5812182.
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Spese trasporto e albergo per lo svolgimento di gare – Risposta al Quesito dell’Utente n. 23437
In merito alla previsione di commercialità delle somme riscosse dalle asd per i servizi di trasporto, albergo e ristorante ecc., si chiede quanto segue: una asd svolge pattinaggio artistico e organizza gare e competizioni dove è richiesto il trasporto e vitto alloggio, in quanto distante. Le quote pagate dalle agoniste (sia trasporto che albergo) sono comunque attività commerciale o solo quelle relative agli accompagnatori?
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Invio corrispettivi telematici delle s.s.d. – Risposta al Quesito dell’Utente n. 22083
Dal 01 gennaio tutti i corrispettivi devono essere comunicati telematicamente all’agenzia delle entrate. Per tale motivo, una s.s.d. che gestisce palestre in 398/91 si è dotata di un registratore di cassa telematico con i seguenti “reparti”: - Attività istituzionale - Attività Commerciale connessa e non. La norma obbliga a inviare telematicamente solo i ricavi commerciali mentre, attualmente vengono inviati, giornalmente, tutti gli incassi (istituzionali e commerciali). Questo può essere un problema? Oltre a ciò, se si dovessero distinguere gli incassi anche in commerciali connessi e commerciali non connessi la SSD si troverebbe in difficoltà a distinguerli al momento dell’emissione dello scontrino: - commerciali connessi (ricavi che vanno in 398/91: assoggettati ad un’iva ordinaria che verrà versata per il 50%) - commerciali non connessi (ricavi tipo, idromassaggio, sauna, ecc che sono assoggettati al regime Iva ordinario (iva a debito-iva a credito= iva da versare) creando dei sezionali appositi. Si teme che comunicando tutto senza una precisa distinzione, l’AdE cumuli tutti i ricavi facendo uscire la ssd dalla 398/91 e/o consideri non versato il 50% dell’iva sui ricavi commerciali connessi in realtà per la 398/91 non dovuti.
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Attività di palestra: obbligo di presentazione della SCIA? – Risposta al Quesito dell’Utente n. 22213
Una a.s.d. iscritta al CONI organizza "attività sportiva ginnastica finalizzata alla salute ed al fitness" e svolge servizi di palestra solo ai propri associati (circa 100). Il Comune (in provincia di Roma) sostiene che in capo all'a.s.d. sussisteva l'obbligo di presentare al SUAP una SCIA come palestra entro 30 giorni dall'inizio dell'attività, anche se questa è rivolta ai soci. Secondo l'a.s.d. detto obbligo non sussiste. Si chiedono cortesemente riferimenti per la soluzione di questo problema.
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Compensi a collaboratori e rimborsi spese – Risposta al Quesito dell’Utente n. 21202
Una a.s.d. che partecipa a gare automobilistiche chiede se si possano rimborsare le spese, anche non documentate quando si tratta di quelle chilometriche, a un meccanico che percepisce già un compenso di euro 7.500 come collaboratore meccanico.
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Installazione di distributori automatici di alimenti e bevande – Risposta al Quesito dell’Utente n. 22113
Si chiede come si debba trattare un compenso ricevuto dal gestore di distributori automatici collocati in una palestra gestita da una società sportiva dilettantistica in regime 398. Si precisa che: - il gestore provvede alla collocazione degli apparecchi, alla gestione del servizio e della relativa manutenzione; - solo gli associati alla palestra possono usufruire di tali distributori automatici in quanto si trovano all'interno dell'area dell'attività sportiva non accessibile da persone esterne; - la s.s.d. riceve dal gestore un corrispettivo per consentire la collocazione degli apparecchi di somministrazione. Si deve considerare come attività commerciale o comunque essendo usufruibile solo dai tesserati può rientrare nell'attività istituzionale della società? Nel caso si dovesse considerare come attività commerciale, la s.s.d. nei confronti del gestore per la provvigione ricevuta deve emettere una fattura con applicazione dell'iva al 22% e deve versare il 50% Iva in quanto la s.s.d. è in regime 398?
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Manutentore impianti sportivi – Risposta al Quesito dell’Utente n. 20262
In relazione alla risposta data al Quesito dell'utente n. 3961 in merito ai compensi dei manutentori degli impianti sportivi, si pone la seguente domanda: considerando di poter utilizzare l'agevolazione prevista dall'art. 67 T.U.I.R. per il manutentore dell'impianto sportivo per lo svolgimento di lavori funzionali alle attività sportive, si chiede se lo stesso possa effettuare altri lavori all'interno dell'impianto sportivo utilizzando la propria P.IVA (tipo manutenzione del verde, piccole riparazioni, ecc.)
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Compenso amministratori e lavoratori – Risposta al Quesito dell’Utente n. 20337
In una S.S.D. unipersonale sono presenti tre amministratori: uno è libero professionista (geometra), amministratore non socio e verrà compensato per quest'attività con cedolino paga come parasubordinato; uno è commercialista, amministratore non socio e verrà compensato per quest'attività tramite fattura; il terso è titolare di impresa individuale che fornisce servizi di consulenza aziendale (codice 70.22.09), unico socio della SSD e Presidente del CDA, e verrà compensato per quest'attività con cedolino paga come parasubordinato. Ovviamente il primo e il terzo soggetto si iscriveranno anche alla gestione separata Inps. Si può considerare corretta tale impostazione? Sempre il primo e il terzo soggetto lavoreranno anche nella S.S.D. con compiti operativi (segreteria, manutenzione, contabilità semplice, ecc.). Il geometra, in quanto non socio, verrà compensato per la sua attività operativa col regime dei 7500. L'imprenditore consulente aziendale invece è l'unico socio ed è già iscritto alla gestione commercianti per la sua attività individuale. La domanda è: come potrà essere compensato per i suoi compiti operativi amministrativo-gestionali ? Potrà emettere fattura alla S.S.D. in quanto tra l'altro consulente amministrativo-gestionale (descrizione che si trova nel codice ateco 70.22.09) oppure ricadrà nel regime dei 7500 euro (tenendo però presente che sarà quasi sempre nella struttura) o vi sono altre alternative da valutare (per esempio dipendente ma in quanto anche Presidente del CDA si ritiene vi siano dubbi sulla fattibilità di questa soluzione).
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Contabilità separata Art. 36 – Risposta al Quesito dell’Utente n. 17427
Una società sportiva dilettantistica a r.l. in regime l. 398 gestisce una palestra con un'attività istituzionale (centro sportivo) e un'attività commerciale (bar-thermarium-estetica”. Si chiede se sia possibile gestire le attività in contabilità separata ex art. 36, d.p.r. 633 al fine di liquidare l’iva nei modi ordinari (a credito fatture fornitori a debito prestazioni) dell'attività istituzionale in regime agevolato L.398 (esente Iva art. 4) dell'attività commerciale in regime ordinario (con liquidazione iva normale).
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Compensi ad associati – Risposta al Quesito dell’Utente n. 6784
Dopo la lettura della risposta a un quesito relativo ai compensi per soci che svolgono pulizie, quesito apparso sulla Newsletter n. 4/2017, una a.s.d. in regime di 398/91 chiede per quali delle seguenti categorie non valga il principio dei compensi non tassabili fino a 7.500 euro annui, rientrando nelle problematiche del quesito sopra menzionato: - calciatori; - allenatori; - responsabile settore giovanile/direttore sportivo; - addetti manutenzione strutture; - massaggiatore e medico; - autisti trasporto giocatori settore giovanile. Si specifica che tutti sono soci dell'associazione.
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Somministrazione alimenti e bevande a persone ospiti al seguito di soci – Risposta al Quesito dell’Utente n. 3090
Si chiede conoscere il quadro normativo di riferimento in merito agli ospiti (non associati) dei soci e all'eventuale regime agevolativo al fine dell'applicazione della normativa sulla somministrazione di alimenti e bevande, essendo questa riservata ai soli soci, oltre ai profili legati al regime sanzionatorio in caso di controlli degli organi preposti.
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