Stefano ANDREANI
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Dottore commercialista specializzato in procedure concorsuali e associazioni sportive, compreso il relativo contenzioso tributario.
Consulente della Scuola dello Sport presso il CONI della Toscana.
Autore di numerosi articoli in materia di associazioni e società sportive, docente in corsi, seminari e giornate di studio organizzate fra altri da CONI, Federazioni ed Enti di promozione sportiva, Fondazione nazionale dei commercialisti, Ordini locali dei commercialisti.
È componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
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QUESITO N. 333 del 11/12/2007 – utente fiscosport n. 8160 – prov.di ROMA
Vorrei sapere come associazione sportiva dilettantistica Circolo Scacchi XY che tipo di fattura dobbiamo emettere nei corsi di scacchi che svolgiamo nelle scuole e se sono soggetti ad IVA, a quale percentuale. Grazie risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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QUESITO N. 314 del 12/11/2007 – utente fiscosport n. 5300 – prov.di MATERA
Le associazioni sportive dilettantistiche in regime di contabilita forfettaria secondo la legge 398/91 devono incassare le quote di iscrizione e per la frequenza dell'attività sportiva tramite bonifico bancario o assegno o anche per contante essendo l'importo molto spesso inferiore alle 516.45 euro, per poterle quindi poi detrarre dalle tasse come spese sostenute dalle famiglie per la pratica sportiva? risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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LA DETRAZIONE PER L’ISCRIZIONE ALLE PALESTRE: la deducibilità è per i figli o è generalizzata per tutti i “ragazzi”? …
a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana Il comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate del 14/5/07 torna, fra l’altro, sulla questione della detrazione del 19% delle spese per l’iscrizione alle palestre. Da tale comunicato non emergono novità, a parte che in più punti si riferisce alla spese sostenute per “i figli”, mentre la Legge parla ben più genericamente di “ragazzi”, non richiedendo quindi ulteriori requisiti, quali essere figli, essere a carico, essere conviventi, o altro.
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FINALMENTE PUBBLICATO IL PROVVEDIMENTO SUGLI ELENCHI CLIENTI E FORNITORI: fine (per ora) delle preoccupazioni per le società ed associazioni sportive in “regime 398”
.... omissis ... Passando agli argomenti di più stretto interesse per le società ed associazioni sportive il provvedimento, dopo aver ribadito che soggetti obbligati sono tutti i titolari di partita IVA, stabilisce che gli elenchi debbono contenere , oltre al codice fiscale ed alla partita IVA del soggetto che effettua la trasmissione ed all’anno di riferimento: - nell’elenco clienti (limitatamente agli anni 2006 e 2007) solo i titolari di partita IVA , - sia per i clienti che per i fornitori (sempre limitatamente agli anni 2006 e 2007) non è necessario indicare anche il codice fiscale - per ciascun cliente e fornitore devono essere indicati gli importi delle operazioni distinte per aliquote ed eventuale titolo di non imponibilità o esenzione, al netto delle note di variazione, nonchè le note di variazione riferite ad annualità precedenti - non debbono essere indicate negli elenchi , oltre a importazioni, esportazioni, acquisti e vendite intracomunitari, anche (limitatamente agli elenchi per il 2006 e 2007) le “ operazioni relative a fatture emesse ... [e] ... ricevute per le quali non è prevista la registrazione ai fini IVA ”, e quindi tutte la fatture di vendita e di acquisto dei soggetti che hanno esercitato l’opzione per il regime di cui alla Legge 398/91 ; ricordiamo infatti che l’art.2, IV comma, della Legge 398/91, stabilisce che sia le fatture di vendita che quelle di acquisto debbono essere numerate e conservate, ma non registrate ( sul punto si veda anche più avanti ) - non debbono infine essere indicati, sempre limitatamente al 2006 e 2007, i dati delle fatture emesse per importi già compresi nel registro dei corrispettivi.
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I cellulari delle società ed associazioni sportive sono ESENTI da CC.GG. … ma non approfittiamone!
Sulla questione dell’esenzione dalla tassa di Concessioni Governative delle utenze cellulari intestate alle società e associazioni sportive sono necessari due livelli di considerazioni:
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LA DETRAZIONE PER SPESE PER ATTIVITA’ SPORTIVA DI RAGAZZI FRA 5 E 18 ANNI DI ETA’ – il Decreto attuativo è lo spunto per più di una osservazione
E' stato finalmente pubblicato il Decreto Ministeriale attuativo, relativo alla detrazione del 19% per spese per l'attività sportiva di ragazzi fra 5 e 18 anni, fino a un massimo di spesa di 210 euro, come stabilito dal nuovo art. 15, comma I, lettera i-quinquies, del TUIR, introdotto dall'art. 1, comma 319, della Finanziaria 2007. Il decreto, e la relazione che lo accompagna, non presentano novità di particolare rilievo, anche perchè da un lato la norma non appare particolarmente complessa, dall'altro l'entità del vantaggio fiscale (un beneficio massimo del 19% su 210 euro, quindi 39,90 euro annui) non ci pare possa spingere a chissà quali abusi... Di essi riteniamo però opportuno sottolineare quattro aspetti, l'ultimo dei quali, se non ha particolare rilevanza per la questione in esame, ne ha invece molta di più, come vedremo, sotto il profilo del riconoscimento della rilevanza sociale delle "strutture sportive non agonistiche" (in primo luogo centri fitness/wellness e piscine). Esamineremo infine le questioni che decreto e relazione non affrontano direttamente, anche se i principi generali che espongono possono certamente servire a chiarire gli eventuali dubbi residui.
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Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento delle Politiche Fiscali Ufficio Federalismo Fiscale – Area I – Reparto IV – Prot. 1576/2006/DPF/UFF del 3 aprile 2007
Imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni. Esenzione dal pagamento del tributo per la pubblicità realizzata negli impianti utilizzati per manifestazioni sportive dilettantistiche con capienza inferiore a tremila posti. Quesito.
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QUESITO N. 278 del 16/04/2007 – utente fiscosport n. 514 – prov.di REGGIO EMILIA
Sulla DETRAZIONE PER SPESE PER ATTIVITA' SPORTIVA DI RAGAZZI FRA 5 E 18 ANNI DI ETA', di cui all'articolo a firma del Dott. Stefano Andreani, manca a mio avviso una cosa che ritengo sia molto importante: in base alla ricevuta da rilasciare al socio, tenendo presente che l'importo è sempre senza IVA e quindi non fiscale, come ci si deve comportare se per lo stesso importo viene richiesta la fattura? Si è obbligati a rilasciarla oppure basta in qualità di socio la ricevuta non fiscale? Grazie per la sollecita e cortese risposta risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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QUESITO N. 279 del 16/04/2007 – utente fiscosport n. 8229 – prov.di SALERNO
Il Decreto Ministeriale attuativo, relativo alla detrazione del 19% per spese per l'attività sportiva di ragazzi fra 5 e 18 anni, permette di detrarre parte delle spese del 2006 nella prossima dichiarazione dei redditi, oppure parte delle spese del 2007 nella dichiarazione dei redditi che faremo nel 2008? risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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QUESITO N. 369 del 24/03/2008 – utente fiscosport n.7194 – prov.di PADOVA
In base alla legge 4 agosto 2006 n. 248 i titolari di partita Iva dovranno inviare, obbligatoriamente in via telematica, all’Agenzia delle Entrate l’elenco dei soggetti nei confronti dei quali sono state emesse fatture (clienti) e l’elenco dei soggetti dai quali sono stati effettuati acquisti (fornitori). In relazione a ciò ho alcuni dubbi: 1) anche per le associazioni sportive dilettantistiche in regime L. n. 398/1991 vale, per i dati 2007, la data del 29 aprile 2008 come termine per presentare l’elenco di cui sopra oppure l'obbligo decorre solo dal 2008 (per la presentazione nell'aprile 2009)? 2) Se l’attività commerciale è costituita solo da introiti da sponsorizzazioni e gli acquisti riguardano solo l’attività istituzionale, occorre comunque comprendere nell’elenco oltre ai “clienti” (sponsor) anche i fornitori? 3) Se alcuni acquisti (maglie da gara) sono stati fatti utilizzando totalmente i proventi dello sponsor, tali acquisti si devono considerare compresi nell’ ”attività commerciale”? risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana - Campi Bisenzio (FI)
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