Stefano ANDREANI

0 POSTS
0 COMMENTS
Dottore commercialista specializzato in procedure concorsuali e associazioni sportive, compreso il relativo contenzioso tributario.
Consulente della Scuola dello Sport presso il CONI della Toscana.
Autore di numerosi articoli in materia di associazioni e società sportive, docente in corsi, seminari e giornate di studio organizzate fra altri da CONI, Federazioni ed Enti di promozione sportiva, Fondazione nazionale dei commercialisti, Ordini locali dei commercialisti.
È componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
articolo consultabile liberamente
ICI E IMMOBILI UTILIZZATI PER L’ATTIVITA’ SPORTIVA: DUE QUESTIONI ANCORA APERTE
Per gli immobili utilizzati dalle società e associazioni sportive l’art. 7, comma 1, lett. i) del D.L. n. 504/1992 esenta dal tributo gli immobili utilizzati alle società e associazioni sportive “ destinati esclusivamente allo svolgimento di attività ... sportive... ”. Di tale norma l’art. 7, comma 2-bis, del D.L. 30/9/05 n. 203 (conv. con modif. dalla Legge 2/12/2005 n. 248) detta la seguente interpretazione autentica: “ L’esenzione ... si intende applicabile alle attività indicate ... che non abbiano esclusivamente natura commerciale ”. Due sono le importanti questioni che dottrina e giurisprudenza non hanno ancora chiarito con certezza:
articolo consultabile liberamente
BOLLO SU RICEVUTE E FATTURE PER PRESTAZIONI ESENTI
La Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 444 del 18/11/2008, che si allega, definisce chiaramente gli obblighi a carico di entrambe le parti per quanto riguarda il bollo sulle fatture per prestazioni mediche, obblighi che valgono quindi per tutte le ricevute a fronte di pagamenti non soggetti ad IVA, come quelle rilasciate dalle società e associazioni sportive prestazioni rientranti nell’attività istituzionale (in ogni caso, com’è noto, se le fatture o ricevute evidenziano importi superiori a 77,47 euro). Rinviando alla seconda parte di questo intervento per l’importante distinzione fra ricevute per prestazioni e ricevute per quote associative (e solo alle prime ci stiamo riferendo ora), i principi stabiliti dalla Risoluzione sono i seguenti:
articolo riservato agli abbonati
QUESITO n. 566 del 01/02/2011 – utente fiscosport n. 7788 – prov. di MILANO
Spettabile Fiscosport, con riferimento all'introduzione del libro unico sul lavoro, richiedo un Vostro parere sul fatto che tale adempimeno (analogamente alla comunicazione preventiva ai centri dell'impiego, vedasi news del 22 marzo 2007 del Prof. D'Imperio) non riguardi i rapporti parasubordinati di natura sportivo dilettantistica ma bensì i rapporti parasubordinati di natura amministrativo-gestionale. Grazie e cordialità. Risposta a cura del dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana - Firenze
articolo riservato agli abbonati
QUESITO N. 394 del 19/06/2008 – utente fiscosport n.2568 – prov.di CAMPOBASSO
Vorrei sapere se uno sportivo che svolge l'attività di coordinatore di scuola nuoto presso un'associazione sportiva dilettantistica regolarmente iscritta al Coni, ed inoltre, svolge l'attività di istruttore di ginnastica presso un'altra un'associazione sportiva dilettantistica regolarmente iscritta al Coni, è da considerarsi un professionista e di conseguenza versare i relativi contibuti Enpals? la diversa attività svolta lo rende comunque professionista? risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana - Campi Bisenzio (FI)
articolo riservato agli abbonati
QUESITO N. 393 del 18/06/2008 – utente fiscosport n.1625 – prov.di VERONA
Associazione sportiva dilettantistica che annualmente gestisce l'appalto per il servizio di assistenza ai bagnanti ed effettuazione corsi di nuoto/acqua gym presso gli impianti comunali. Oltre alle predette attività organizza corsi di educazione motoria durante il resto della stagione. Premesso che le suddette attività vengono eseguite solo nei confronti degli associati e che l'a.s.d. ha già provveduto ad adeguare lo statuto sociale e all'effettuazione dell'iscrizione presso il registro tenuto dal CONI, si chiede se la corresponsione di compensi/rimborsi spesa effettuata ai maestri di nuoto o di educazione motoria per le prestazioni di cui sopra possa beneficiare della "franchigia" pari a euro 7500,00. Il dubbio ci è sorto in relazione al requisito di "attività sportiva diretta", visto che la ns. associazione non partecipa a gare e/o campionati. E' possibile in tal senso avere anche dei riferimenti legislativi? Grazie. risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana - Campi Bisenzio (FI)
articolo consultabile liberamente
LA CONTRIBUZIONE ENPALS SUL “LAVORO SPORTIVO” EX ART. 67 TUIR: un problema finalmente risolto in senso positivo per le società sportive
... purtroppo facendone sorgere uno più grande: quali sono i redditi compresi nella previsione dell'art. 67, II comma lettera "m", del TUIR? Per mettere le società sportive in condizione di scegliere se avvalersi o meno di tale opportunità, il modo più corretto per inquadrare la vicenda ci è sembrato ripercorrerne le tappe, cercando di costruire in tal modo una interpretazione coerente e sgombrando il campo da alcuni elementi che rischiano di fuorviare molti operatori.
articolo riservato agli abbonati
QUESITO N. 378 del 29/04/2008 – utente fiscosport n.9363 – prov.di RIMINI
Una palestra costituita come società sportiva dilettantistica in forma di Srl tesserata Endas e iscritta al Coni che opta per la legge n. 398/91 deve fare rientrare nei proventi commerciali gli abbonamenti annuali o mensili ai corsi (danza, ginnastica, fitness) incassati dai clienti tesserati Endas? Se si, deve versare l'IVA al 50% e pagare l'IRES? E' provento commerciale solo la differenza tra l'abbonamento (€ 500,00) e la tessera Endas (€ 10,00)? oppure posso considerare tutto l'importo pagato dai clienti-soci Endas (e non soci della società sportiva dilettantistica s.r.l.) come attività istituzionale? Grazie. risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana - Campi Bisenzio (FI)
articolo consultabile liberamente
LA DETRAZIONE PER SPESE PER ATTIVITA’ SPORTIVA DI RAGAZZI FRA 5 E 18 ANNI
Una interpretazione “estensiva” del limite dei 210 euro annui nelle istruzioni al 730: il tetto è per ragazzo e non per soggetto che sostiene la spesa (... ma possiamo fidarci?)
articolo riservato agli abbonati
IL NUOVO REGIME DEI CONTRIBUENTI MINIMI: UN REGIME ESTREMAMENTE INTERESSANTE PER GLI SPORTIVI CON PARTITA IVA
Il nuovo regime speciale per i "contribuenti minimi", disciplinato dai commi da 96 a 117 dell’articolo 1 della Finanziaria 2008 (Legge 24/12/2007 n. 244), appare conveniente solo per alcuni dei contribuenti che vi possono accedere, ma fra di essi ci sono sicuramente gli istruttori, i maestri di sci e di tennis, gli allenatori, professionisti e quindi titolari di partita IVA, che prestano la propria attività a favore delle società sportive in regime 398. Ad essi, ed alle società che ad essi corrispondono compensi, si raccomanda un’attenta lettura del presente articolo.
articolo riservato agli abbonati
QUESITO N. 333 del 11/12/2007 – utente fiscosport n. 8160 – prov.di ROMA
Vorrei sapere come associazione sportiva dilettantistica Circolo Scacchi XY che tipo di fattura dobbiamo emettere nei corsi di scacchi che svolgiamo nelle scuole e se sono soggetti ad IVA, a quale percentuale. Grazie risposta a cura del Dott. Stefano Andreani, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
Ultimi articoli
Le più importanti scadenze fiscali entro il 20 agosto 2025
Di seguito gli adempimenti più importanti con scadenza entro il 20 agosto 2025. Altre scadenze sul sito dell'Agenzia delle Entrate: in particolare per le associazioni senza Partita IVA (categoria G) e per le associazioni con Partita IVA (categoria E)