Enzo MARRA

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Laureato in economia e commercio, ha conseguito il master in diritto e patrimonio immobiliare e la specializzazione professionale in diritto tributario. È stato giudice federale ed è coautore di diverse opere come "Il sistema sportivo italiano" ed. de dominicis, "La sussidiarietà nella gestione pubblica del patrimonio immobiliare sportivo", ed. terra del sole, "Il personal trainer" ed. CFC, "Fisco facile per gli enti sportivi".
È collaboratore della rivista on-line Fiscosport.
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QUESITO N. 373 del 04/04/2008 – utente fiscosport n.8018 – prov.di PORDENONE
Volevo aprire partita IVA per il circolo scacchi e sono incappato nel modello AA7/8 che al quadro I introduce l'indicazione dell'immobile dove si svolge l'attività, con tanto di mappale e estremi di registrazione del contratto di locazione o comodato. ahime! non posso dire di avere una sede vera e propria, si organizza un pò di qua e un pò di là ... nelle piazze ... nei bar ... nelle scuole. Mi interessa emettere fattura per i corsi presso le scuole, o incassare pubblicità, ecc.. (la sede legale è posta presso la mia abitazione) qualcuno si è già scontrato con questo problema? Come lo risolvo? ho cercato di spiegare all'impiegato dell'ufficio entrate, ma niente da fare, l'indicazione dei dati al quadro I è secondo lui obbligatoria! risposta a cura del Dott. Enzo Marra, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Napoli
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QUESITO N. 363 del 21/03/2008 – utente fiscosport n.2464 – prov.di MILANO
Sono il Presidente di un Circolo tennistico. Nella scheda di iscrizione alla scuola S.A.T., regolarmente riconosciuta dalla Federazione e condotta dal ns. maestro regolarmente iscritto ed abilitato dalla Federazione, è stato inserito che l'allievo deve produrre certificato medico di buona e sana costituzione. Taluni ragazzi, sia per i costi della certificazione richiesti dal proprio medico che talvolta per negligenza, non producono tale certificazione medica. Vorrei porre questi quesiti: 1) in caso di evento negativo per il ragazzo/a a causa della mancata produzione al Circolo di tale certificato medico, vi è una qualchè responsabilità del Circolo e/o del Presente? 2) Non vi è nessuna legge che consente l'esenzione al pagamento del certificato di tale attività NON agonistica? Ringraziando anticipatamente, porgo distinti saluti. risposta a cura del Dott. Enzo Marra, Consulente Provinciale Fiscosport Napoli
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ENTRO GIUGNO 2008 IL TIRO A SEGNO AVRA’ UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE E FUNZIONE
Con la Finanziaria per l’anno 2008, nella previsione degli enti considerati inutili e quindi da sopprimere, è stato inserito nell’elenco, anche l’Unione Italiana Tiro a Segno. La norma prevede nello specifico, che il tutto sarà reso funzionale in un regolamento da emanarsi entro 180 giorni, quindi entro giugno 2008. In molti hanno asserito che l’Uits è stato sciolto. In verità, a parere di chi scrive, non è stato previsto lo scioglimento dell’Uits, ma prevista la – soppressione – della funzione pubblicista che l’UITS svolge da illo tempore, in considerazione che le sezioni di Tiro a Segno sono abilitate al rilascio dei certificati di uso e maneggio delle armi in dotazione ai corpi di polizia, dei vigili urbani e degli istituti di vigilanza privata. Dunque all’ Unione rimane la funzione di Federazione sportiva riconosciuta ed attribuita dal CONI.
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TEMPO DI ELEZIONI ANCHE NEL MONDO DELLO SPORT: LA PRESIDENZA DEL CONI E LA CONSULTA NAZIONALE DELLO SPORT NEL FORUM DEL TERZO SETTORE
Nei giorni scorsi si è assistito al rinnovo dei vertici del Coni, con l'elezione di Giovanni Malagò alla Presidenza, e all'insediamento del nuovo coordinamento del Forum del terzo settore. Il neo eletto portavoce di quest'ultimo, Pietro Barbieri, in risposta a chi notava come lo sport sia poco rappresentato all’interno del forum, ha precisato che a breve nascerà la Consulta nazionale dello sport, un gruppo di lavoro che "non dovrà attestare il semplice interesse a mantenere una fiscalità privilegiata o piuttosto alcuni finanziamenti pubblici ma che avrà il compito di rilanciare la valenza del nostro agire, valorizzando tutto ciò, dire perché si è nati e perché esistono le associazioni sportive ". D’altronde, prosegue il portavoce, lo sport ha due valenze: " la prima riguarda il valore immenso che riveste per i giovani e la seconda è quella di permettere di tenere aperto un canale di socializzazione nelle comunità essendo momento di aggregazione ". Non possiamo che concordare con tali affermazioni. Al nuovo Presidente Giovanni Malagò e alla nascitura Consulta nazionale dello sport i nostri migliori auguri di buon lavoro! * Enzo Marra, Componente ufficio studi Coni Campania
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REVOCATO IL RICONOSCIMENTO A CINQUE ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA
Su proposta della Giunta Nazionale del Coni, il Consiglio Nazionale ha revocato il riconoscimento a cinque enti di promozione sportiva a seguito della relazione del competente ufficio Organismi sportivi che ha – accertato - la carenza dei requisiti necessari per mantenere il riconoscimento .
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UNA NUOVA BANCA PER LO SPORT DILETTANTISTICO
La missione della neo banca sarà anche quella di diminuire la sproporzione che esiste nel sistema del credito nazionale tra la raccolta che proviene dal non profit e gli impieghi verso lo stesso settore tanto da realizzare un nuovo rating sociale per la valutazione di un nuovo modello di identificazione del rischio del credito nel non profit.
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