Patrizia SIDERI

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Dottore commercialista e revisore legale in Siena, con specializzazione pluriennale nel settore non profit e sportivo dilettantistico, compresa la consulenza direzionale per il controllo di gestione e per il project financing delle realtà più strutturate.
Autore di numerosi articoli in materia di associazioni e società sportive, docente in corsi, seminari e giornate di studio organizzate fra altri da CONI, Federazioni ed Enti di promozione sportiva, Fondazione nazionale dei commercialisti, Ordini locali dei commercialisti.
Consulente della Scuola dello Sport Toscana.
Socio e componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.
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QUESITO N. 442 del 01/06/2009 – utente fiscosport n.2837 – prov.di BARI
Se in un palazzetto di proprietà del Comune, usato da più associazioni, durante le partite casalinghe, sono esposti degli striscioni pubblicitari che sono di altre realtà sportive, come ci si deve comportare per non incorrere in sanzioni da parte del fisco? risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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QUESITO N. 443 del 03/06/2009 – utente fiscosport n.9318 – prov.di MILANO
Gentilissimi, ho bisogno di un Vostro aiuto. A seguito di un accertamento SIAE ad una Associazione Sportiva Dilettantistica che ha optato per la legge 398, i Verificatori hanno chiuso il verbale con nulla da eccepire. Versamenti IVA ok, , bilanci e verbali ok, nessuna evasione etc.. A distanza di circa un mese sembra vogliano riaprire il verbale in quanto a seguito ulteriore esame documentale da parte di un verificatore si è riscontrato che l'associazione ha registrato le fatture emesse (per pubblicità e sponsorizzazione) su normali registri IVA (tra l'altro vidimati) ed integrati con scorporo iva forfettaria, date pagamenti etc.. ma non ha usato il registro previsto per le associazioni sportive dilettantistiche (di cui al d.m. 11.02.97). In effetti l' associazione sportiva dilettantistica ha preferito usare i registri IVA opportunamente modificati ed integrati e ritenuti più precisi e di più semplice compilazione. Esiste qualche sentenza o circolare che prevede la possibilità di utilizzare registri iva opportunamente integrati in luogo del registro di cui al d.m. 11.02.1997 , registro che anche a mio avviso è obsoleto e di scomodo utilizzo? Diversamente la sanzione è da 258 a 1.032 euro circa. Ho qualche possibilità di ricorrere? Vi ringrazio anticipatamente . risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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UN ALTRO SEGNALE POSITIVO PER LE SRL SPORTIVE: DRE Molise 10/12/2008 a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
Con la risposta ad un interpello, viene nuovamente confermata – seppure da un organo periferico dell’Agenzia delle Entrate quale la Direzione Regionale delle Entrate del Molise – la possibilità per le società sportive dilettantistiche di considerare “non commerciali”, sia ai fini IVA che IRES ed IRAP, i proventi derivanti dai tesserati non soci.
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QUESITO N. 409 del 11/12/2008 – utente fiscosport n.2768 – prov.di MILANO
Sono il consulente fiscale di un'associazione sportiva dilettantistica regolarmente iscritta al registro del Coni (attraverso le federazioni dei vari settori sportivi gestiti) che conta circa 2000 soci e circa 100 collaboratori sportivi. Date le dimensioni non marginali dell'associazione si pongono alcuni problemi sui quali necessito di maggior conforto normativo per farli comprendere ed accettare alla dirigenza. 1. Sostengo la necessità di adottare una contabilità ordinaria in piena regola ma mi viene sempre evidenziata la non necessità in quanto in regime L. n. 398/91 (nonostante i 900.000 euro di introiti). Come fare? Vi è un obbligo normativo per la tenuta di una contabilità ordinaria e conseguenti registri fiscali per queste associazioni? 2. Alcuni collaboratori sportivi (istruttori e segretarie) svolgono in maniera esclusiva e giornalieri il loro impegno nell'associazione. Percepiscono compensi importanti, anche 2000/2500 euro mese, inquadrati nell'art. 67 TUIR. Ho sempre sostenuto la necessità di non abusare di tale dettato normativo, anche per evitare riqualificazioni in caso di controlli da soggetti preposti. Ci possono essere problemi in tal senso? Quali tipi di rapporti collaborativi (istruttore, assistente bagnante, coordinatore di settore, allenatore, segretaria di sede e di segreteria) possono rientrare nell'art. 67 TUIR? Quali i limiti di compenso e di impegno? risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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QUESITO N. 452 del 04/09/2009 – utente fiscosport n.10736 – prov.di PADOVA
Un Motoclub ha in essere con il Suo Comune un contratto di convenzione in diritto di superficie su un area di 170000 m2. Su suddetta area il Motoclub ha in progetto di realizzare un impianto sportivo motoristico. Premesso che il Motoclub è una Società Sportiva Dilettantistica S.r.l. senza scopo di lucro e che intende svolgere attività di tipo istituzionale si chiede se sia applicabile o meno l'aliquota IVA agevolata al 10% per la costruzione della pista e relativa viabilità. risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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QUESITO N. 461 del 17/10/2009 – utente fiscosport n.7288 – prov.di PADOVA
Un'associazione sportiva dilettantistica non riconosciuta affiliata alla F.I.G.C. desidera trasformarsi in società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata ai sensi dell'articolo 90 legge 289/2002. Dalla cosituzione (1998) ad oggi ha sempre optato per le norme agevolative di cui alla legge 398/1991. Il Notaio interpellato ritiene che, ai sensi dell'art. 223 octies delle disposizioni transitorie del codice civile permane il dubbio sulla possibilità di trasformazione in quanto trattasi di agevolazioni fiscali ed al limite bisognerebbe versare le relative imposte (?). Si precisa che non esistono fondi creati con tali risparmi, ma solo poste debitorie. Si desidera conoscere un Vostro qualificato parere in merito. risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente fiscale del C.P. CONI di Siena
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BREVI CENNI AL REGISTRO DEL CONI
PREMESSA L’iscrizione di associazioni e società sportive dilettantistiche nel Registro Coni, pone il problema della valenza dell’iscrizione stessa ai fini della fruizione delle agevolazioni a favore dello sport dilettantistico. I problemi che attualmente si pongono all’interprete sono i seguenti: 1. se l’iscrizione sia costitutiva del carattere sportivo del sodalizio; 2. se l’iscrizione sia obbligatoria ai fini della fruizione del regime fiscale agevolato; 3. se l’iscrizione ottenuta senza il possesso dei requisiti richiesti dalla legge, sia opponibile all’Amministrazione Finanziaria; 4. se, in caso di mancata iscrizione nel Registro, ma in presenza dei requisiti previsti dalla normativa, possa essere comunque applicato il regime fiscale agevolato.
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QUESITO N. 404 – REGISTRO CONI – formulato in occasione del Convegno Nazionale Fiscosport – Venezia 25/10/2008
Riconoscimento provvisorio da parte di federazioni nazionali o enti di promozione sportive (EPS): quanto può durare? risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri - Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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QUESITO N. 402 – REGISTRO CONI – formulato in occasione del Convegno Nazionale Fiscosport – Venezia 25/10/2008
Per l'iscrizione al Registro Coni è sufficiente la semplice scrittura privata. Ma il requisito della pubblicità? La data certa della scrittura privata è necessaria? risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri - Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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QUESITO N. 403 – REGISTRO CONI – formulato in occasione del Convegno Nazionale Fiscosport – Venezia 25/10/2008
Un'associazione sportiva è iscritta sia alla UISP che ad altre federazioni. La UISP trasmette l'iscrizione al Coni per quella attività svolta con UISP. Se viene svolta attività di TENNIS, sia con UISP che con FIT, devo avere due iscrizioni come tennis? Mi posso limitare ad avere solo UISP, come iscrizione, per l'attività di tennis? risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri - Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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