Il quesito
Con le nuove direttive del CONI alcuni sport, come ad esempio la pole dance, non trovano collocazione nelle discipline riconosciute e quindi vanno trattate fiscalmente con il pagamento dell'IVA seppur in maniera ridotta (e di questo si chiede comunque conferma). Gli istruttori che insegnano tali discipline, non potendo più usufruire dei contratti di prestazione sportiva fino a 10.000 euro, per essere in regola devono aprire una partita IVA. Si chiede se vi siano alternative alla partita IVA, tenuto conto che spesso un istruttore presta la propria opera ance solo per una o due ore la settimana.
Risposta di: Barbara AGOSTINIS

Con le nuove direttive del CONI alcuni sport, come ad esempio la pole dance, non trovano collocazione nelle discipline riconosciute e quindi vanno trattate fiscalmente con il pagamento dell'IVA seppur in maniera ridotta (e di questo si chiede comunque conferma). Gli istruttori che insegnano tali discipline, non potendo più usufruire dei contratti di prestazione sportiva fino a 10.000 euro, per essere in regola devono aprire una partita IVA. Si chiede se vi siano alternative alla partita IVA, tenuto conto che spesso un istruttore presta la propria opera ance solo per una o due ore la settimana.
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